Chapter 89

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Ah, è anche vero che sono una pigra assurda, ma il giorno del mio compleanno voglio passarlo con la mia adorabile famiglia. Faremo festa fra noi, non usciremo in chissà quale locale o ristorante famoso, no, sono più da torta, candeline e chicchere di paese.

Mi sto preparando con mia cugina "Perché non ti metti uno di quei vestiti tanto fru fru?" Mi chiede sistemandosi il trucco davanti allo specchio: lei è già pronta, impeccabile come sempre con un vestito nero con la scollatura piena di brillantini color argento.

Siamo in camera mia. È proprio come l'ho lasciata circa un anno fa: pareti piene di poster degli One Direction, scrivania posta vicina ad una finestra sempre disordinata e un letto a una piazza attaccato con la testiera ad una parete. Se Harry vedesse questa stanza probabilmente ne rimarrebbe scioccato, ma come biasimarlo? Vedere la sua faccia e quella dei suoi migliori amici sparse su tutte le pareti della vecchia stanza della sua ragazza fa un po' strano, non trovate?

Annuisco e mi vesto: abitino a quadretti con spalline sottili e gonna a balze che mi da l'aria di una quindicenne indifesa e invece? E invece sto per compiere 18 anni, ancora non ci credo... 18 anni e non sentirli, come si suol dire. Sentirsi ancora una bambina che adora camminare mano nella mano con il proprio papà, sentirsi senza pensieri ma allo stesso tempo iniziare a capire che le responsabilità si fanno sempre più vicine.

Sorrido rimirandomi nello specchio a piena figura. "Sei bellissima..." Mia cugina mi abbraccia "Però adesso andiamo, si va a cena!" Continua tirandomi verso la porta "Ok, ok, calma!" Ridacchio mentre scendiamo le scale mano nella mano.

HARRY'S POV

Finalmente sono arrivato! Il problema adesso sarà arrivare a casa di Sofia... Ho il nome del paese che si trova vicino a Milano, la via, il numero civico ma... Non ho idea di come arrivarci! Fermo un taxi fuori dall'aeroporto e gli do la via "Quanto dista da qui?" Chiedo. Il taxista non ha alba di cosa sia l'inglese probabilmente: fantastico, nemmeno ci capiamo!

Faccio mente locale su qualche parola di italiano che mi ha insegnato Sofia e cerco di spiegarmi, soprattutto a gesti e finalmente riusciamo a intenderci: l'uomo mi mostra il navigatore. Un'ora di viaggio. Cavolo! Pensavo di arrivare prima... Tiro fuori il cellulare e compongo il numero della madre di Sofia, devo avvisarla del mio ritardo, dato che non avevo calcolato il fuso orario...

SOFIA'S POV

Stiamo cenando fra una risata e l'altra: ci sono nonne, zie e cugini, insomma una specie di riunione di famiglia. C'é un momentaneo silenzio mentre stiamo mangiando quanto sento il cellulare di mia madre suonare "Rispondo io!" Dico alzandomi di corsa.

Prendo il cellulare e leggo il numero: aspetta, mi è particolarmente familiare... Sto per rispondere quando la mia cara mamma mi strappa il telefono dalle mani "È il mio telefono!" Poi si chiude in un'altra stanza. Sbuffo: ma chi mai sarà perché non mi lasci rispondere?

HARRY'S POV

"Harry! Perché hai chiamato?" La voce di sua madre rimbomba nel telefono spaccandomi il timpano

"Per dirle che sono leggermente in ritardo... Mi scusi!" Mi giustifico io

"Ok, ok... Per che ora pensi di arrivare?" Continua lei a più bassa voce

"Per le 23... A proposito, è tutto pronto per la sorpresa?" Chiedo un po' preoccupato

"Sì, sì... Quando arrivi mandami un sms che ti faccio entrare dal retro. Buon viaggio" Annuisco ringraziandola e poi finisco la telefonata.

Sospiro e appoggio la testa alla mano: sono un po' stanco ma non vedo l'ora di vedere il suo sorriso di nuovo.

SOFIA'S POV

"Chi era mamma?" Chiedo guardandola uscire dalla stanza "Una compagnia telefonica di Londra... Torniamo di là? Manca il secondo e la nonna ci tiene a farti assaggiare la sua nuova creazione!" Annuisco poco convinta: non me la racconta per niente giusta...

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Finita la cena è l'ora dei regali: siiii! Scarto ogni singolo pacchetto con calma assaporandomi il momento che tanto amo. Sono soddisfatta di tutti questi doni, davvero. Ringrazio "Oh grazie a tutti! Vi adoro!" E dopo abbraccio uno ad uno ogni singolo parente. Per un attimo non trovo né mia madre né mio padre "Nonna, dove sono la mamma e il papà?" Chiedo aiutandola a portare i piatti in cucina "Non lo so... Comunque non affaticarti, adesso andiamo in salotto, ci penseremo dopo a questo..." Annuisco e insieme torniamo dove ci sono tutti gli altri.

Entrando trovo un enorme pacchetto: sarà alto almeno due metri! In cima c'è un enorme fiocco rosso di organza. Mi porto le mani alla bocca "Ecco il nostro secondo regalo, te lo meriti..." Mia madre introduce il pacco regalo "Speriamo che ti piaccia..." E il mio papà finisce la frase. Li abbraccio coinvolgendo anche il mio amabile fratellino: ho quasi le lacrime agli occhi "Grazie mille! Chissà cosa ci sarà qui dentro..." Mi avvicino e noto che sulla carta da regali variopinta c'è una frase scritta con il pennarello indelebile nero in una scrittura troppo familiare, ma non è dei miei genitori -Sweet 18- sorrido ed inizio a togliere la carta.

Tolto il primo strato mi accorgo che la scatola di cartone ha come una porta, così la apro.

||AUTHOR'S SPACE||

Buongiorno bellissimeeee :D

Tadaaaa: il capitolo a voi servito! Che dite? Vi piace? Vi fa schifo? Ovviamente sono curiosa di leggere i vostri commenti che sono sempre dolcissimi :*

GRAZIE che continuate a sostenermi, che leggiate anche questa parte di ringraziamenti e delucidazioni e per tutti i voti e commenti :*

Infine, spero che il capitolo vi sia piaciuto :)

Adesso vado, ciao ciao 👋

GRAZIE A TUTTI ❤️

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