Chapter 73

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"I-io..." Dico senza respirare. Mio fratello fissa entrambi: prima me poi Harry, Harry e poi me. Io sono di un color rosso vermiglio, e dire che sono di questo colore è un enorme eufemismo! Suppongo che anche il mio complice sia particolarmente colorato e imbarazzato.

"Che state facendo!?" Chiede stampandosi un sorrisino beffardo in faccia. Harry decide di prendere in mano le redini della situazione, da brav'uomo qual è: spegne la luce lasciando che il buio non ci faccia vedere. "Hey!" Sento mio fratello che cerca l'interruttore sulla parete accanto a lui. Harry nel frattempo si nasconde sotto il letto.

Quando la luce si riaccende mio fratello mi fissa "Dov'è Harry!?" Io scuoto la testa "Harry? A casa sua!" Lui sembra confuso "Ma... Non era lì un momento fa?" Io tengo la mia posizione "No... E ora se non ti spiace vorrei dormire..." Mio fratello inizia a parlare fra sé mentre si chiude la porta alle spalle, molto con

Harry ricompare da sotto il letto "Abbiamo rischiato, tanto..." Dico mentre lui si siede accanto a me "Già... Ma ne è valsa la pena..." Spegne nuovamente la luce ed inizia a baciarmi "Ora... Me lo lasci leggere il tuo diario?" Chiede in un sussurro. Sorrido e gli passo l'agenda "Non ad alta voce..." Accendo la lucina blu e Harry inizia a leggere le mie parole.

Un susseguirsi di risatine e sorrisini si alternano sul suo volto. Mi mordo le unghie per l'ansia e l'imbarazzo. Passano 2 minuti, 2 interminabili minuti e poi Harry mi guarda in viso "Sofia, giuro... Non pensavo potessi essere così... Diretta e 'piccante' nei tuoi racconti..." Mi mordo il labbro sentendo le sue parole e nascondo il viso fra le mani. Harry le sposta "Non devi vergognartene..." Dovrei ascoltarlo?

Assolutamente sì.

Forse perché sono proprio andata, lui mi ha fatto letteralmente perdere la testa. Gli lascio un bacio sul naso e poi mi alzo.

Vado verso la porta e la chiudo a chiave. Harry è particolarmente confuso dalla mia azione. Mentre mi siedo su di lui mi dice qualcosa "Chiederti per quale motivo l'hai fatto è inutile, vero? Tanto non mi risponderai..." Gli bacio il collo "Ah, ah... Hai proprio centrato il punto..." E nello stesso momento sento un brivido alla schiena: la sua mano sta giocando con il tessuto dei miei slip sul fianco destro.

Lo bacio e andiamo avanti così per un po' di tempo e, a quel punto, non ce la faccio più: non resisto! Gli sfilo la maglietta mentre Harry fa lo stesso con me. Lo faccio alzare per togliersi quei maledettissimi jeans stretti "Mai pensato di prendere dei pantaloni normali? Ovvero che non sembrino leggins?" Chiedo divertita dalla scena di lui che fatica a togliere l'indumento "Na, mi stanno bene questi..." Le sue parole vengono seguite da una linguaccia troppo buffa.

Quando torna nel letto con me ci guardiamo "Ma sei sicura di voler andare avanti? Cioè... Se vuoi andiamo a casa mia, così non ci sono i tuoi e..." Harry cerca di farmi cambiare idea, accompagnando il tutto con un carezza sulla guancia "No, io voglio andare fino in fondo a questa storia... E adesso..." Sono determinata, non c'è niente da fare.

Harry sembra divertito dal fatto che gli stia sorridendo in modo sfacciato: forse sta pensando a tutte quelle stupidaggini che ho scritto nel mio diario, e scommetto che le vorrà usare contro di me. "Adesso cosa?" Chiede lui "Adesso spogliami, su." Più seria che mai esprimo le mie volontà "Oh, non serviva che chiedessi, bambolina..." Ecco le parole di Harry mentre si sistema sopra di me.

I miei occhi non lasciano i suoi nemmeno per un attimo. Harry è tutto preso dal levarmi l'intimo quando mi viene in mente una cosa "Ricordati che dobbiamo fare meno rumore possibile..." Anche il reggiseno ci saluta e Harry prende la palla al balzo "Sarà difficile... Il problema qui sei tu...". Scuoto la testa cercando di togliergli i boxer "È un male?" Lui sembra combattuto e quando torno con lo sguardo sul suo parla "Dipende... Il fatto che tu sia così bella mi fa andare fuori di testa e... E poi sei tu che fai casino!".

Sgrano gli occhi sentendo le sue 'accuse' poco serie "Io casino!? Chi è qui quello che parla tutto il tempo!? Tu!" Gli appoggio l'indice sul petto. A quel punto capisco che è tutto un pretesto per 'giocare'. Le labbra di Harry si posano sulla mia pancia dopo avermi sfoderato un enorme sorriso "Ora... Vediamo chi ha ragione..." I suoi capelli mi fanno il solletico. Cerco di trattenere le risate ma la cosa non va a buon fine.

Io ho una risata alquanto fastidiosa e ridicola, ma soprattutto rumorosa: ciò conferma la tesi di Harry, più che la mia. Lui alza gli occhi verso il mio viso "Avevo ragione io, non puoi negarlo..." Sbuffo "Ma che mi tocca sentire...". Harry si avvicina alla mia guancia e rimane a guardarla, come incantato "Tutte le scemenze che dice il tuo amato fidanzato..." Poi la sua bocca si appoggia delicatamente sulla pelle che fissava un momento fa.

Sorrido e cerco di prenderlo alla sprovvista: mi avvento sulle sue labbra per un bacio, ma il punto è un altro. Tengo il suo labbro inferiore fra i denti ma Harry si lamenta "Ti stai cacciando in un guaio più grande di quello che pensi..." Rido appena e gli rispondo mentre la sua mano mi percorre il busto "Dimostramelo...".

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HARRY'S POV

Apro gli occhi controvoglia e noto, grazie alla finestra, che il freddo sole invernale è già alto in cielo. Sbadiglio guardando Sofia che dorme sul mio petto: ma quanto è dolce? Le accarezzo la spalla scoperta a causa del grande scollo della maglietta. Starei ore e ore qui a guardarla dormire, è uno spettacolo, altro che Broadway!

Sorrido fra me pensando alla notte passata insieme: dovremmo farle più spesso queste 'rimpatriate' fra 'vecchi amici'... Ma il fatto che mi ha stupito di più, oltre all'assenza dell'onnipresenza dei suoi genitori, è stato il suo comportamento: non è stata così titubante e 'distaccata' come le altre volte, ha fatto un enorme passo in avanti. Si è lasciata andare veramente, godendosi il momento come non mai.

Sospiro: forse dovrei svegliarla, o forse no... Come si fa a svegliare qualcuno che dorme beatamente? No, non sono un mostro... Mi giro verso il comodino accanto al letto e guardo il mio telefono: cavolo! Una cosa come 46 chiamate perse riempie lo schermo con Sofia sorridente sullo sfondo. Mamma, Louis, Liam, Gemma, Mamma, di nuovo Gemma... A quel punto decido che leggere tutti i nomi che si ripetono è inutile: ma cosa mai sarà successo da dovermi chiamare mille volte nell'arco di mezz'ora!?

Bo... Ma sul più bello mi accorgo di un messaggio fra le mille chiamate, è da parte di Lou. Sorrido aprendolo:

-Hey Hazza! È possibile che non rispondi al telefono!? Appena vedi l'apocalisse sul tuo cellulare chiamami, grazie <3 è una cosa importante, basta dirti che c'entra Lux... :D-

Lux!? La mia piccoletta!? Non starà mica male? Io adoro quella bambina, è un po' come fosse mia figlia dato che è sempre con me e i ragazzi... Oh santo cielo... Mi alzo cercando di non svegliare Sofia: mi spiace doverla lasciare ma devo andare. Lei si rigira su un fianco "Mmm..." Non si deve svegliare.

Mi metto i jeans saltellando di qua e di là, forse aveva ragione Sofia con l'osservazione sui miei pantaloni. "Harry..." Per un momento mi fermo allacciandomi la cerniera e inizio a sudare pensando di aver svegliato la mia principessa "You and I, we don't wanna be like them, we can make it till the end..." Mentre mi infilo la maglietta le canto qualcosa "Harry... Bacio..." Sorrido e mi fermo a guardarla: sta parlando nel sonno. Mi avvicino e le bacio la fronte

"Dormi bene dolcezza... Ti amo...".

||AUTHOR'S SPACE||

Buonasera miei amati lettori :*

Ecco a voi il capitolo perfezioni :D non vedo l'ora di vedere cosa direte 😋 e... Cosa sarà successo? Perché tutte quelle chiamate perse? Sono curiosa di sapere le vostre idee :D

Ora vi ringrazio: GRAZIEEEEE! Senza di voi non sarei niente, mi motivate a scrivere :*

Adesso vado, ci 'vediamo' al prossimo capitolo :D

Love ya ❤️

GRAZIE A TUTTI 💜

You smile, I smileDove le storie prendono vita. Scoprilo ora