Ok, calma. Mia madre è alla porta e io sono qui con una maglia di Harry addosso... Sì, direi zero problemi.
"Oh, buon anno anche a lei!" Harry stringe la mano a mio padre: fantastico non c'è solo mia madre, ma c'è anche mio padre: yeee! Sono la persona più felice del mondo, sul serio.
Cosa faccio!? Ok, devo stare calma. Valutiamo le opzioni... La prima è nascondermi sotto il letto prima che mi vedano, la seconda è far finta di dormire.
Io scelgo la prima. Mi alzo e mi metto a gattoni sul pavimento, pronta per nascondermi quando vengo scoperta "Sofia! Che ci fai per terra?" Guardo i miei con un sorriso tiratissimo "Oh, ciao! Stavo... cercando la mia lente a contatto..." Mi alzo con molta calma. Poi penso alla stupida scusa che ho trovato: le lenti a contatto!? Sono i miei genitori, sanno benissimo che non le porto.
Mi avvicino a loro e li abbraccio facendo finta di niente "Allora, che ci fate qui?" Chiedo mettendomi le mani sui fianchi "Be', abbiamo deciso che sarebbe stato carino venire qui a New York durante questo periodo..." Ascolto con molta attenzione le parole di mia madre "Ma che stai dicendo? Volevate solo controllarmi!" Dice la mia mente convinta di quel fatto.
"Che ne dite se andiamo a fare un giro insieme?" Chiede mio padre guardandoci entrambi. Per un attimo guardo Harry poi sposto lo sguardo nuovamente su di loro. Apro la bocca per replicare quando mia madre mi ferma parlando per prima "Ma vi abbiamo disturbati? Voglio dire..." Indica Harry che è in boxer.
Tutto d'un colpo arrossisco "No, no, no! Stavamo solamente dormendo!" Mio padre sorride appena "Non credo... Abbiamo sentito un 'Chiunque sia: lo odio'..." Incrocio le braccia al petto "E il vostro abbigliamento, be'... Lascia poco all'immaginazione..." Continua mio padre. Già... E in effetti tutti questi vestiti sparsi a caso sul pavimento non aiutano... Cerco di coprirmi più che posso con la maglietta di Harry ma la cosa non va a buon fine: la t-shirt mi arriverà sì e no 4 dita sotto il sedere.
Harry sembra divertito da questa situazione: io per niente. "Aspettateci nella hall... Adesso ci vestiamo e vi raggiungiamo!" Dico spingendoli verso la porta "Ma Sof, lascia che stiano qui..." Se Harry osa aprire nuovamente quella boccaccia lo distruggo "No, tranquillo Harry... Vi aspettiamo sotto." Taglia corto mia madre aprendo la porta "Veloci però..." Papà sorride prima di chiudere la porta alle sue spalle.
Mi giro verso Harry scioccata di tutto ciò che è appena successo "Dai amore... Non è niente..." Lui mi abbraccia ma io mi sposto "Non è niente!? Ma cavolo Harry, certo che è qualcosa!" Mi dirigo verso l'armadio cercando qualcosa da mettermi "E allora spiegami tutto perché io non ho capito..." La mano di Harry si posa sul mio fianco alzandomi la maglietta portando così le sue dita a contatto con la mia pelle. Sbuffo prendendo un paio di jeans e una maglietta "È lunga la storia..." Dico appoggiando i vestiti sul suo petto "... E adesso non ho tempo... Vestiti!".
Mi avvio verso il bagno ma vengo fermata dalla presa di Harry sul mio polso "Perché se no?" Il suo sorriso lascia trasparire tutto quello che sta pensando, e vi dico che è meglio non dire a cosa stia pensando... Mi riavvicino a lui e gli prendo il viso con una mano "Perché se no ti faccio del male..." Poi sorrido e mi dirigo, nuovamente, verso il bagno camminando come fossi una modella.
"La sai una cosa?" Harry ride appena. Mi giro verso di lui "Sì?" Lui si volta dandomi la schiena "Più male di così probabilmente non puoi farmi..." Ow... Io spero che i miei non abbiano visto la schiena di Harry... Voglio dire: è un graffio unico. Arrossisco chiudendo gli occhi "Giuro che non volevo..." Davvero, non volevo che la sua schiena sembrasse uno di quei cosi dove i gatti si fanno le unghie.
Harry sorride e mi spinge delicatamente dentro il bagno con lui "Lo so che non volevi..." Poi mi alza facendomi sedere sul piano vicino al lavandino "Appunto... Su, ho voglia di uscire..." Cerco di spostarlo ma lui si mette fra le mie gambe "E io no... 5 minuti..." Harry gioca con il bordo della maglietta che indosso "Non fare il bambino, per favore..." Dico mettendogli le mani sul petto pieno di tatuaggi.
Non ricevo una risposta e mi ritrovo le sue labbra sulle mie: come dire di no a un bacio? Mi lascio prendere mentre le mani di Harry si posizionano sulla mia schiena "Mi sembra che non hai niente in contrario..." Mi istiga lui. Faccio un verso simile a quello di un gatto ma ad un tratto sento come se qualcosa mi graffiasse, proprio nella schiena.
"Harry!" Dico con un mezzo sorriso quando mi accorgo che era proprio lui "Sofia!" Continua lui "Facciamo così... Esci e fammi vestire..." Harry sorride allontanandosi un po' dal mio viso "Sto qui... Vestiti pure..." Incrocio le braccia al petto "Ok... Anche tu però..." Lui annuisce.
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All'alba delle 11 siamo pronti "Hai preso Eleanor?" Chiede Harry mentre prendo la borsa dal letto "Sì, sempre presente!" Prendo per mano il mio bel ragazzo ed insieme scendiamo.
Siamo in ascensore. Mi appoggio alla parete "Lo sai che non ci baceremo per tutto il giorno?" Harry mi guarda quasi sconvolto da una frase così semplice "Come!?" Sorrido "Ci sono i miei genitori, mi mette in imbarazzo già tenerti per mano..." Lui si morde il labbro inferiore "Come faccio io tutto il giorno?" Sospiro divertita io, questa volta "Puoi farlo adesso...". Harry mi prende baciandomi dolcemente.
DIN!
L'ascensore si apre ed entra una signora sulla quarantina. Ci spostiamo l'uno dall'altro. La donna rimane girata verso le porte, non ci degna nemmeno di uno sguardo "Potete continuare, non mi scandalizzo..." Ci sorridiamo e il nostro bacio continua "Non so come farò senza tutta questa dolcezza per tutto il giorno..." Mi sussurra Harry. I suoi occhi verdi mi lasciano per la centesima volta senza parole.
"Sei un uomo forte, ce la puoi fare..." Gli accarezzo la guancia ed usciamo dall'ascensore che è arrivato al piano terra. Eccoli lì: mia madre e mio padre. Avanziamo mano nella mano.
HARRY'S POV
Mi metto una mano in tasca cercando di essere più confidente possibile. "Dove andiamo?" Chiede Sofia stringendomi la mano più forte: è agitata, lo sento. "Mi piacerebbe vedere Central Park..." Dice sua madre "Perfetto...".
Iniziamo a camminare. Io e Sofia rimaniamo dietro i suoi genitori. La sua mano stringe la mia "Calmati..." Le sussurro "Mi sento giudicata... Sono sociofobica, non ce la faccio..." La sua voce trema "Sociofobica?" Chiedo interessato della risposta "Vuol dire che ho paura delle persone che mi giudicano..." Sofia non incontra il mio sguardo.
Ci penso un attimo: anche io odio essere giudicato... Vorrei fare qualcosa per lei, ma cosa? Le metto una mano attorno alla vita "Fregatene..." Lei scuote la testa "Non ci riesco, capisci?". Sospiro e le bacio la guancia "Pensa a qualcosa che ti fa star bene..." Finalmente un sorriso timido compare sul suo viso "Tu...".
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Dopo varie foto a Central Park decidiamo che è ora di andare a pranzo. Entriamo in un ristorante semplice ma accogliente. Ci sediamo.
Io sono vicino a Sofia e suo padre: grande posizione. "Guardiamo insieme il menù?" Lei mi sorride "Certo..." Lo apro difronte ai nostri visi "Mi piacerebbe la pasta ma non so..." Le labbra di Sofia sono così invitanti... Vorrei baciarla, ma non posso: dimmi tu! Appoggio il mio ginocchio contro il suo senza farmi notare. Sofia mi sorride "Allora?" Chiudo il menù fra di noi "Scelto...".
Faccio scivolare la mia mano sotto il tavolo alla ricerca della sua gamba: trovata!
SOFIA'S POV
La mano di Harry mi accarezza la gamba: mille brividi si propagano per tutto il mio corpo "Allora... Quando andate via?" Chiedo ai miei cercando di non essere distratta dalle azioni di quell'idiota seduto al mio fianco "Voi?" Fisso indignata mia madre "Non si risponde con un'altra domanda...".
Harry sorride "Credo dopodomani..." Risponde mio padre. Annuisco "Bene...". Harry sembra non riuscire a stare serio: uno di quei suoi sorrisi così belli gli illumina il viso.
"Cosa avete fatto ieri sera?" Nemmeno sento mio padre parlare, sono troppo impegnata a guardare il viso di Harry e cercare di non perdere la testa per la mano sulla mia gamba, nonché per la sensazione di vuoto che sento dentro "Siamo andati a cena e poi in un locale carino..." Grazie per l'aiuto Harry, davvero.
Mi alzo da tavola "Scusate... Vado un attimo in bagno... Arrivo subito..." Vado alla ricerca del bagno: semplicemente non potevo stare ancora lì, avevo bisogno di un momento da sola per respirare e mettere a posto le idee. Trovo il bagno e mi chiudo dentro: chiudo gli occhi appoggiandomi alla porta con la schiena. Sono troppo stressata in questo momento per capirci qualcosa, mi sento veramente male.
HARRY'S POV
Sofia non sta bene... Ha talmente paura di un giudizio negativo dei suoi genitori che il nervosismo la stressa, troppo. Mi si stringe il cuore a vederla così. Sospiro guardandomi le mani "Harry?" Alzo lo sguardo verso la gradevole voce della madre di Sofia "Sì?" Dico incerto "Perché Sofia si è alzata?" Ma che domanda è!?
"Credo dovesse andare in bagno..." Rispondo guardandoli. Poi c'è un attimo di silenzio "Scusate, arrivo subito..."
Mi alzo dalla sedia noncurante di ciò che pensano e vado a cercare Sofia.
||AUTHOR'S SPACE||
Buongiorno miei prodi! :D
Scusate se c'ho impiegato così tanto ma volevo che fosse un po' decente ed ecco cosa è saltato fuori! :) spero vi piaccia! Mi raccomando, lasciatemi le vostre impressioni e commentini :D
GRAZIE a tutti quanti, siete davvero cariniii *-*
Ora vado, ci si vede al prossimo capitolo 👋
Love ya ✌️
GRAZIE DI ❤️
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You smile, I smile
Fanfiction"É incredibile quanto le cose possano cambiare con poco..."