Sposto un ramo e la vedo: sta piangendo con in mano un pacchetto di caramelle. Ha una canottiera e dei pantaloni larghi: sembra stia tremando, non so se per il freddo o per il pianto. Sorrido appena: mi spiace che stia male per me, e scommetto che è colpa mia.
Mi avvicino piano e mi siedo a gambe incrociate al suo fianco "Hey... Non ci eravamo detti che avremmo sempre mangiato le caramelle insieme?" Dico cercando di farla sorridere. Sofia mi guarda e si asciuga velocemente le lacrime. Sembra sorpresa di vedermi.
"Già..." Dice offrendomi un orsetto gommoso. Lo accetto "Hai già finito quelli rossi?" Chiedo sorridendole. Riesco a strapparle un sorriso vero "Lo sai che sono i miei preferiti..." Le porto una ciocca di capelli dietro l'orecchio "Mm... Anche i miei...".
Quando mangiamo gli orsetti gommosi ci rubiamo l'un l'altro quelli rossi, che in realtà non so che gusto abbiano, forse fragola, ma sta di fatto che c'è sempre questa battaglia all'ultimo orsetto rosso.
Sorrido vedendola sorridere.
Rimaniamo lì a mangiare caramelle senza parlare di quello che ci ha fatti lasciare. "Ho freddo..." Sofia si stringe nelle spalle e io la avvicino a me, abbracciandola forte. Non si sposta, non oppone resistenza. Il suo corpo rimane contro il mio e questo mi fa sentire meglio, spero sia così anche per lei.
Sofia alza il viso verso il mio e poi mette le braccia dietro al mio collo, circondandomi il bacino con le gambe. Nascondo il viso fra i suoi capelli "Haz..." Sorrido sentendo come mi chiama "Sì?". "Mm... Grazie di essere qui, adesso..." Il cuore mi si riempie di gioia e le parole quasi mi mancano "Io ci sarò sempre per te, amore mio..." Non dice niente rispetto a come l'ho chiamata, anzi, nasconde il viso ancora di più nell'incavo del mio collo baciandolo.
Mi mancavano questi momenti, mi mancava lei, punto e basta. Sono come lo ying senza lo yang, pane senza nutella, senza di lei.
Dopo una decina di minuti passati abbracciati Sofia si sposta leggermente, guardandomi negli occhi "Io... Vado a dormire, ecco..." La aiuto ad alzarsi e la accompagno fino alla finestra: ho paura che possa farsi del male, anche se sa badare a sé stessa, più o meno.
Sofia oltrepassa il davanzale, poi si gira e mi guarda con mezzo sorriso "Grazie..." Le accarezzo la guancia "Di nulla... Ti va se domani sera ci vediamo...?" Lei per un attimo esita poi mi bacia la guancia "Volentieri... Buonanotte tesoro..." Quel 'tesoro' se lo lascia scappare perché so che vuole sembrare forte, che mi ama ma non è ancora il momento di parlarne. Sorrido e le restituisco un bacio umido sul collo.
SOFIA'S POV
Gli sorrido e poi ci salutiamo. Sono una stupida: non dovevo dirgli quel 'tesoro', ma... Pace! Non vedo l'ora di vederlo domani... Basta, finalmente saprò qual è la verità e non mi farò più venire il mal di testa per i mille pensieri.
Vado a dormire con il sorriso sulle labbra, una cosa che non succedeva da quando io e Harry ci siamo lasciati.
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"Ti ho detto di no!" Sbuffo "Ma papà! È questione di vita o di morte!" Lo imploro mettendomi in ginocchio "Sofia, ne abbiamo già parlato: è no!" Lui continua a rispondermi negativamente.
Qual è il problema? Be', mio padre non mi lascia uscire con Harry stasera perché devo andare ad un concerto di pianoforte con tutta la famiglia. Il problema non il concerto di musica classica, che mi piace anche, ma il fatto che non possa vedere Harry! Ed ho ragione a dire che è questione di vita o di morte, dato che dobbiamo chiarirci una volta per tutte!
Continuo la mia battaglia "Ti prego papà! Io devo chiarire con Harry..." Lui mi guarda, poi torna con lo sguardo sullo specchio dove vede la sua figura che si annoda la cravatta "Puoi chiarirti anche domani, su... Vai a vestirti!" Sbuffo nuovamente e corro in camera a prepararmi.
Siccome la serata è particolarmente formale, dato che ci saranno anche persone importanti, mi tocca infilare un vestito nero, maniche lunghe semplice con una scollatura abbastanza ampia. Per rifinire il lavoro indosso delle scarpe col tacco nere, quelle che mi aveva regalato Harry. Dopo essermi messa un filo di rossetto, rigorosamente rosso, scendo le scale di corsa.
Mio padre mi guarda "Quella collana non va bene..." Guardo il crocifisso di Harry: non me lo sono mai tolta da quando me l'ha dato e non ho certo intenzione di farlo ora! "Va benissimo! Io non me la tolgo! Andiamo!" E detto ciò vinco il round. Dopo pochi minuti siamo in auto, pronti per il concerto.
Mando un messaggio a Harry.
HARRY'S POV
Guardo il cellulare impaziente: sto aspettando un messaggio di Sofia per sapere a che ora andarla a prendere...
Eccolo!
-Non possiamo vederci stasera perché mio padre mi obbliga ad andare ad una serata elegante -.- scusa :(-
Mi passo le mani fra i capelli: questa no! Cavolo! Tamburello con i pollici sul cellulare e poi digito la risposta:
-Tranquilla, nessun problema... Dove vai di bello?-
Aspetto nemmeno un minuto ed ecco la risposta:
-Prince of Wales Theatre... :)-
Sorrido e le rispondo più veloce che posso:
-Bello quel teatro! Buon divertimento, allora x.-
Metto il telefono in tasca e prendo la giacca: anche io uscirò...
||AUTHOR'S SPACE||
Ecco a voi il nuovo capitolooooo :D che dite? Vi è piaciuto? Cosa pensate farà Harry? Altro locale, altra ragazza? Oppure andrà da sua madre a farle un saluto? Be', ditemi la vostra ipotesi :)
Ora vi ringrazio come sempre: GRAZIEEEEEE siete i migliori :*
Now, I'm going 👋
Spero di aggiornare presto e... Buona giornata :D
GRAZIE DI ❤️
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You smile, I smile
Fanfiction"É incredibile quanto le cose possano cambiare con poco..."