Dopo aver letto le dichiarazioni d'amore quasi certo da parte di chi,sinceramente,non mi è assolutamente indifferente,me ne sto qui,seduta sul mio letto,a chiedermi cosa dovrei fare e come dovrei comportarmi. Loro,devo ammetterlo,sono migliori di me,loro si sono esposti,io non so e non posso farlo. Non so farlo,non mi ricordo più come ci si espone con i sentimenti,non posso farlo perchè,se lo facessi davvero,mi esporrei troppo e,se mi ferissi,mi ridurrei in un milione di pezzi,di nuovo,come in passato. Me ne sto qui a pensare,ripensare,fino a quando non sento bussare.
Mi alzo dal letto,vado alla porta e apro.
-Ehy.- mi disse mia sorella Vine,entrando.
-Ehy.- le sorrisi.
-Volevo scusarmi con te,da quando sei tornata te stessa,diciamo,non sono stata molto partecipe,non perchè non ci tenessi,ma perchè avevo paura che non t'importasse.- disse tutto d'un fiato.
La guardai,in fondo era sempre mia sorella,i legami familiari,di sangue,rimangono intatti e hanno un valore immenso,anche per noi ibridi.
-Non devi scusarti tu,sono io che dovrei farlo,non accettavo neanche a me stessa tutto l'affetto che provo fratelli. Essendo più grande di te,dovrei aiutarti,eppure sto solo facendo il contrario,ti sto mostrando quello che non devi fare o essere. Mi dispiace. - dissi.
Ero sincera,Vine aveva quindici anni,io non mi stavo comportando affatto da sorella maggiore.
-Apprezzo le scuse,Amy. Posso stare un pò qui,con te?- mi disse,sorridendomi.
-Certo,siediti.- dissi.
-Stavi pensando?- chiese.
-Si,penso che tu abbia saputo delle lettere,dei ragazzi e tutto il resto. Stavo riflettendo su come comportarmi.- risposi.
-Sai,se posso darti un consiglio,non che io abbia molta esperienza,è di valutare come ti senti con ognuno di loro,non ci credo che siano sempre le stesse emozioni o sensazioni. Ognuno ha qualcosa di diverso,concentrati su questo.- disse lei.
Forse aveva ragione.
-Se penso ad ognuno di loro,penso a qualcosa che hanno in comune con me. Se penso a George,per esempio,penso che abbiamo la stessa voglia di vivere,la stessa energia,lo stesso punto di vista su molte cose. Se penso a Daimon,invece,penso che abbiamo lo stesso coraggio,la stessa forza e la stessa testardaggine. Se penso a Derek,beh,penso che ha la stessa mia spregiudicatezza,ma anche la mia sensibilità interna. Se penso a Caleb,beh.. Caleb è un casino. Con Caleb ci sono di mezzo promesse infantili,ma sincere. Io dovrei pensare che mi faceva stare bene,era un buon amico,un buon tutto,ai tempi. Siamo uguali nel dire che il dolore che sentivamo ci è servito,eravamo uguali a viverlo con rispetto e dignità,prima.- dissi sincera.
-Beh,Amy,per come la vedo io,da quello che mi stai dicendo,Caleb ha tutte le carte in regola per essere il prescelto,ma rifletti bene. In ognuno di loro c'è qualcosa di speciale,di prezioso,non buttarti a caso.- disse lei.
-Grazie sorellina,beh stai facendo tu la sorella maggiore,adesso.- risi.
-Ogni tanto,se c'è bisogno,ci diamo il cambio.- disse lei.
-Eh si.- sorrisi.
-Ehm,Amy?- chiese.
-Si?- dissi.
-Posso,ehm,posso abbracciarti? Ti spiace?- chiese titubante.
Mi resi conto del perchè avesse tanto imbarazzo,per noi ibridi l'affetto non è ben visto,anzi è vietato. Ma c'è una bella eccezione per quanto riguarda la famiglia,i legami di sangue,quindi accettai.
-Certo.- sorrisi.
Mi abbracciò forte,ne avevo bisogno anch'io.
-Adesso vado a studiare,Amy. Mi ha fatto piacere stare un pò con te.- disse lei.
-Anche a me e grazie.- dissi io.
Rimasta di nuovo sola,continuai a pensare.
Non volevo fermarmi su Caleb,mi sembrava troppo facile,volevo pensare se,per prima cosa,volevo pensare all'amore,poi a come gestirmi,poi su chi focalizzarmi.
Sarebbe stato difficile,molto difficile,se non impossibile.
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Fallen.
RomanceEmily è sempre stata una ragazza dolce,felice di stare con gli altri. Amava tanto i suoi fratelli, i suoi amici e la sua vita. Un giorno, però, tutto cambiò. Lei cambiò.