66.♠

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Mi sedetti sul letto,nella mia nuova camera,Matt doveva sbrigare alcune faccende di lavoro.

Presi il telefono,nessun messaggio,niente. Non potevo e dovevo aspettarmi niente,in fondo,avevo agito di nascosto e,sinceramente,solo adesso mi rendo conto di quanto,tutto questo,mi pesi. Adesso,avrei bisogno di compagnia,di qualcuno che mi dica che andrà tutto bene,invece mi ritrovo,da sola,in una grande casa che non conosco,che mi sembra così estranea,a pensare che le persone importanti per me sono lontane. Mi addormentai,sicuramente,perchè,dopo un pò,mi sentì scuotere.

-Ehy,sei stanca?- mi chiese Matt,a bassa voce.

-Ehy,si un pò. Perchè?- chiesi.

-Beh,dovremmo partire per la luna di miele.-disse.

-Ah,vero. Dobbiamo partire per forza?-chiesi.

Vidi il suo sguardo incupirsi.

-Perchè?-mi chiese serio.

-Non metterti sulla difensiva,Matthew,mi sento molto stanca e,sinceramente,non mi va di partire per luoghi che non mi interessano.-risposi.

-Capisco,era per passare del tempo insieme,da soli.-disse lui.

-Guardati intorno,Matthew. Vedi qualcuno a parte noi? Il tempo possiamo passarlo insieme anche qui,non credi?- chiesi.

-Si,hai ragione. Vado a farmi una doccia,sono stanchissimo.-disse.

-Si,vai.-risposi sorridendo.

Non sapevo cosa mi stesse succedendo,mi sentivo male,di nuovo.

Perchè quando sembra che la felicità bussi alla mia porta,mi ritrovo a fare i conti con la solita malinconia inspiegabile?

Mi alzai,cercando di non dare peso al mio umore,decisi di cucinare qualcosa.

Andai a guardare,in una delle tre grandi cucine,cosa ci fosse in frigo.

Come previsto,era tutto pieno.

Misi a friggere in padella delle cotolette e preparai una semplice insalata,aspettai che Matthew finisse di cambiarsi e portai i piatti sul tavolo della cucina.

-Hai cucinato?-mi chiese Matt,scuotendosi i capelli.

-Si.-sorrisi.

-Non dovevi,avremmo potuto ordinare qualcosa.-disse.

-No,a me piace cucinare e poi,adesso,siamo sposati e uno dei miei compiti è anche cucinare,avendo tempo libero.- risposi.

-Emily,non sei una schiava.-disse serio.

-Matthew,a me piace,sono sempre stata abituata a fare qualcosa in casa. Non preoccuparti,davvero.-dissi sincera.

-Va bene..-sorrise.

-Dai,assaggia,voglio vedere se ti piace.-dissi.

Lui morse un pezzo di cotoletta,la masticò e non appena ingoiò sorrise.

-E' veramente buona,brava!-mi disse sorridendo.

-Mi fa piacere.-sorrisi.

Mangiammo con calma,parlando un pò di tante cose,del lavoro,del fatto che lui avrebbe avuto piacere ad avermi a lavoro con lui. Io,sinceramente,non ci stavo pensando anche perchè,in ogni caso,avrei avuto le mie incombenze per conto di mio padre da sbrigare e degli ibridi e degli eretici.

-Beh,io già lavoro,Matt.-dissi.

-Si,lo so,ma oltre a quello che già fai.-disse.

-Non credo,vorrei avere anche un pò di tempo libero.-ammisi.

-Ah,va bene. Cercherò,comunque,di ritagliarmi del tempo per te.-disse.

-Grazie,ma non complicarti la vita.-dissi.

-Mi fa piacere,ormai sono sposato,ho dei doveri che mi fa piacere rispettare.-disse lui.

Dopo cena,Matthew si offrì di aiutarmi a lavare i piatti e non appena finimmo io andai a cambiarmi,ero molto stanca.

-Matt,vado a cambiarmi,sono stanca.-dissi.

-Va bene,Amy,finisco una cosa di lavoro e ti raggiungo.-disse lui.

Sobbalzai,se mi avesse raggiunta,magari,desiderava,beh,quello che è giusto e io,al momento,non me la sentivo proprio.

Cercai di sbrigarmi,volevo mettermi a dormire prima che lui arrivasse in camera.

Infatti,mi misi sotto le coperte,cercando di dormire.

All'improvviso,lui entrò,lo sentì.

Si cambiò,o meglio,si tolse quello che aveva e indossò un semplice pantalone di tuta.

-Dormi?-chiese,avvicinandosi a me,sotto le coperte.

-Mh,si.-dissi.

-Va bene,allora ti lascio riposare,buonanotte piccola.-disse,dandomi un bacio sulle labbra.

Mi voltai dall'altro lato,sperando che fosse finita qui,invece mi prese dai fianchi e appoggiò il suo petto sulla mia schiena.

Chiusi gli occhi,sospirando,qualunque cosa avessi avrebbe fatto meglio a sparire.

Avevo deciso,ero felice,perchè complicare,inutilmente,le cose?

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