-Ciao..-salutai.
Vidi mamma stringere forte il braccio di papà.
-Ci dispiace,a tutti noi. Noi,Emily,volevamo solo proteggerti,sbagliando,e di questo ti chiediamo perdono,ma il nostro intento era solo questo. E' che,spesso,è difficile capire cosa vuoi,cosa ti passa per la testa,non vogliamo perderti. Adesso,però,parlo solo di me. Amy,sei la mia sorellina,come fratello maggiore,sento addosso diverse responsabilità,queste responsabilità,però,mi fanno felice. Non vorrei mai vederti vivere una vita infelice,una vita che,un giorno,magari,ti ritroverai a rimpiangere. Mi sento in colpa per non esserci potuto essere,tu avevi bisogno di me,di noi,invece hai dovuto affrontare la vita da sola. Sei una vincente,questo,però,non significa che io smetterò di vederti come la mia bambina,la bambina che proteggerò anche a costo di perdere me stesso. Mi dispiace per tutto,spero mi perdonerai.-disse Abel,abbassando lo sguardo.
Sorrisi,sapevo che era tutto ciò che pensava.
-Sorellina,ti chiedo perdono. Non sopporterei di perderti,per me,sarebbe come rivivere quello che ho già passato. Mi stava andando in tilt il cervello,ho sbagliato,lo so,però non riuscivo ad accettare anche solo l'idea di non poter più fare parte della tua vita. Per me,come ti ho detto,sei una parte fondamentale di me stesso,sei una delle poche persone che proteggerei a costo della vita,una delle più importanti che,spesso,per fare del bene,ho abbandonato. Ti chiedo perdono per le lacrime,per le scelte che ti ho fatto prendere con la mia assenza,per la solitudine,per non averti protetta,quando serviva. Questo senso di colpa mi devasta,mi devasta,ogni giorno e ogni notte. Però,credimi,non posso perderti,non voglio.-disse Hardin,aveva gli occhi lucidi.
Lo fissai,sapevo che stava dicendo la verità.
-Amy,ascolta,so di avere un caratteraccio,sono molto simile a papà,è vero,però questo non significa che io non ti voglia bene. Ho metodi molto bruschi,lo so,mi dispiace e mi dispiace per l'idea che ti ho fatto avere di me,vorrei solo che tu stessi bene e fossi protetta,noi,intendo tutti noi,ci sentiamo responsabili della tua incolumità. Volevamo,anche se sbagliando,farti capire che hai una famiglia,una famiglia che vorrebbe solo che tu fossi felice,felice con qualcuno che,in ogni caso,ti avrebbe accettata per quella che sei,senza allontanarti da nessuno. Ti voglio bene,te ne vogliamo tutti..-disse Lucio,tremante.
Sapevo quanto gli fosse costato dire questo.
-Figlia,io non ho parole in questo momento. Spero,spero vivamente,che tu possa capire.-disse mio padre,chiudendosi nel suo ufficio.
Mi sentì schifosamente in colpa.
Io rimasi ferma,a guardare i miei fratelli,ero davvero impacciata.
Loro,da veri eroi,avevano ammesso i loro sentimenti,anche se ibridi,io non ci riuscivo.
-Dai,abbraccio di gruppo!-urlò Vine.
La guardai,non sapevo se,sinceramente,sarei stata in grado di stringere forte i miei fratelli.
Lei mi tirò e mi mise in mezzo a quell'abbraccio,era un abbraccio strano,non ci ero più abituata.
Sorrisi.
-Andrà meglio,vedrai.-mi sussurrò Hardin all'orecchio.
Non risposi,però,in quel secondo,solo per un secondo,mi fidai di quelle parole.
Dopo l'abbraccio,sorrisi semplicemente,non avevo parole.
Li lasciai lì e uscì di casa,avrei dovuto affrontare,da sola,me stessa e ciò che realmente volevo.
Era giunta l'ora,non avrei più potuto tirarmi indietro.
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Fallen.
RomanceEmily è sempre stata una ragazza dolce,felice di stare con gli altri. Amava tanto i suoi fratelli, i suoi amici e la sua vita. Un giorno, però, tutto cambiò. Lei cambiò.