Mi distesi a letto,all'improvviso entrò mia sorella Vine.
-Ehy..-disse lei.
-Ehy..-le sorrisi.
-Che fai?- chiese.
-Niente,mi riposo.-risposi.
-Posso avere i tuoi appunti di fisica,di quando andavi a scuola?-chiese.
-Si,se li trovi in mezzo a questo casino ,tieniteli.-dissi,chiudendo gli occhi.
Lei li trovò ed uscì dalla camera.
Non volevo stare a letto,tanto mi ero già ripresa,uscì di casa.
Andai al bar,Rick mi avrebbe sicuramente dato qualcosa per tirarmi sù.
Infatti,non appena arrivai,mi sedetti al bancone e lui mi diede un caffè fortissimo.
-Grazie.-sorrisi.
-Di nulla,capo.-rispose lui.
Dietro di me,sentì qualcuno bisbigliare.
-Vai a parlarci,muoviti.-sentì.
-Ma per dirle che? Le ho già detto tutto.-sentì,era Daimon.
Sorrisi.
-Ehy.-sentì vicino a me.
-Daimon.-dissi solo.
-Ascolta,scusa se sono stato brusco,ma è brutto sapere che la persona che ami t'incasina e non ti vuole..-disse.
-Ok,non importa. Ti consiglio di scopare,migliora l'umore.-risposi.
-Emily,mi segui?Io ti amo,se devo scopare,come lo chiami tu,vorrei fosse solo con te.-disse.
-Ok,bella dichiarazione,adesso scusami ma,come sai,il lavoro non aspetta.-risi e gli diedi un bacio sulla guancia.
Lo lasciai lì,impalato,forse a chiedersi perchè,in qualunque cosa,gli sfuggissi sempre.
Risi al pensiero,non mi avrebbero mai avuta,non facilmente.
Uscì dal bar,avevo cose da sbrigare,salì in macchina con Derek.
-Come stai,principessa?-chiese lui.
-Regolare,andiamo ora,qualcuno ci deve dei soldi.-risi.
-Ok.-disse lui.
Arrivammo in una delle case messe peggio,ci fermammo.
-Portati dietro il coltello,se non ci dà i soldi,finiscilo.-dissi.
Lui annuì.
-Toc toc,ciao Teo,si può?-dissi,spaccando la porta.
-Emily,capo,stavo giusto cercando di racimolare i soldi lo sai che,ecco,che ci vuole tempo per queste cose..-cominciò a balbettare lui.
-Tu ti sballi con la roba che ti do io,ti diverti,non mi paghi da una settimana e io dovrei darti più tempo?-risi.
-Si,per favore.-supplicò.
-Derek,controlla in giro se ci sono soldi,se ci sono prendili.- dissi e tornai a fissare Teo.
-Cosa devo farmene di te? Nemmeno una macchina sai rubare.-dissi,sedendomi.
-Posso migliorare,capo. Davvero,è stato solo un brutto periodo..-cominciò lui.
-Un macchina è capace di rubarla anche un bambino ibrido di 5 anni,Teo. Forse,il problema sei tu.-risi,alzandomi.
-Pietà,capo,ti imploro.-supplicò.
-Non s'implora pietà,le punizioni si sopportano.-dissi.
Lo presi dai capelli,lo lanciai contro il muro.
-Ti uccido o ti torturo?-chiesi.
-Emily,meglio finirlo,non serve.-mi disse Derek.
-Le decisioni,qui,le prendo io.Hai trovato qualcosa?-chiesi.
-No,solo roba.-disse lui.
-Nemmeno un centesimo sei riuscito a recuperare?!-urlai,tirandogli un pugno.
Lui cadde a terra,sputò un pò di sangue,ma alzò la testa.
-Ho avuto problemi,capo. Dammi solo altri tre giorni.-disse lui.
-Derek,passami il coltello.-dissi.
Lui me lo lanciò,io lo presi al volo.
-Tu sei solo un drogato,hai lasciato la tua compagna e tuo figlio,da soli,a scontare le tue colpe. Sei un uomo di merda,un compagno di merda e un marito di merda. La tua vita non serve a molto,se ci pensi.-dissi.
Cominciai a incidergli le guance,lentamente.
Lui urlava,implorava pietà.
-Mi sono stufata,si comporta come una femminuccia. Derek,portalo alla base,lì se la vedranno loro.-dissi,uscendo.
Lui annuì.
-Addio,Teo. Chiedi pietà,prima di morire,alla tua famiglia.-dissi.
Mentre tornavo a casa,pensavo a come gestire la mia vita.
Mi fermai di scatto,avevo qualcuno davanti.
-Ma dico,sei impazzito?! Volevi morire?-chiesi,scendendo.
-No,volevo parlarti.-disse il tizio,guardai bene,era Haziel.
-Che vuoi?-chiesi infastidita.
-Dirti che posso aiutarti,ce la possiamo fare.-disse.
-A fare cosa?- chiesi.
-Ad uscire da sta merda,Emily,possiamo andarcene via e stare bene.-disse.
-Questa merda,come la chiami tu,è la mia vita. Stanne fuori.-ringhiai.
Salì in macchina e tornai a casa,volevo chiudere con tutto.
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Fallen.
RomanceEmily è sempre stata una ragazza dolce,felice di stare con gli altri. Amava tanto i suoi fratelli, i suoi amici e la sua vita. Un giorno, però, tutto cambiò. Lei cambiò.