53.♠

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Mi distesi a letto,all'improvviso entrò mia sorella Vine.


-Ehy..-disse lei.

-Ehy..-le sorrisi.

-Che fai?- chiese.

-Niente,mi riposo.-risposi.

-Posso avere i tuoi appunti di fisica,di quando andavi a scuola?-chiese.

-Si,se li trovi in mezzo a questo casino ,tieniteli.-dissi,chiudendo gli occhi.

Lei li trovò ed uscì dalla camera.

Non volevo stare a letto,tanto mi ero già ripresa,uscì di casa.

Andai al bar,Rick mi avrebbe sicuramente dato qualcosa per tirarmi sù.

Infatti,non appena arrivai,mi sedetti al bancone e lui mi diede un caffè fortissimo.

-Grazie.-sorrisi.

-Di nulla,capo.-rispose lui.

Dietro di me,sentì qualcuno bisbigliare.

-Vai a parlarci,muoviti.-sentì.

-Ma per dirle che? Le ho già detto tutto.-sentì,era Daimon.

Sorrisi.

-Ehy.-sentì vicino a me.

-Daimon.-dissi solo.

-Ascolta,scusa se sono stato brusco,ma è brutto sapere che la persona che ami t'incasina e non ti vuole..-disse.

-Ok,non importa. Ti consiglio di scopare,migliora l'umore.-risposi.

-Emily,mi segui?Io ti amo,se devo scopare,come lo chiami tu,vorrei fosse solo con te.-disse.

-Ok,bella dichiarazione,adesso scusami ma,come sai,il lavoro non aspetta.-risi e gli diedi un bacio sulla guancia.

Lo lasciai lì,impalato,forse a chiedersi perchè,in qualunque cosa,gli sfuggissi sempre.

Risi al pensiero,non mi avrebbero mai avuta,non facilmente.

Uscì dal bar,avevo cose da sbrigare,salì in macchina con Derek.

-Come stai,principessa?-chiese lui.

-Regolare,andiamo ora,qualcuno ci deve dei soldi.-risi.

-Ok.-disse lui.

Arrivammo in una delle case messe peggio,ci fermammo.

-Portati dietro il coltello,se non ci dà i soldi,finiscilo.-dissi.

Lui annuì.

-Toc toc,ciao Teo,si può?-dissi,spaccando la porta.

-Emily,capo,stavo giusto cercando di racimolare i soldi lo sai che,ecco,che ci vuole tempo per queste cose..-cominciò a balbettare lui.

-Tu ti sballi con la roba che ti do io,ti diverti,non mi paghi da una settimana e io dovrei darti più tempo?-risi.

-Si,per favore.-supplicò.

-Derek,controlla in giro se ci sono soldi,se ci sono prendili.- dissi e tornai a fissare Teo.

-Cosa devo farmene di te? Nemmeno una macchina sai rubare.-dissi,sedendomi.

-Posso migliorare,capo. Davvero,è stato solo un brutto periodo..-cominciò lui.

-Un macchina è capace di rubarla anche un bambino ibrido di 5 anni,Teo. Forse,il problema sei tu.-risi,alzandomi.

-Pietà,capo,ti imploro.-supplicò.

-Non s'implora pietà,le punizioni si sopportano.-dissi.

Lo presi dai capelli,lo lanciai contro il muro.

-Ti uccido o ti torturo?-chiesi.

-Emily,meglio finirlo,non serve.-mi disse Derek.

-Le decisioni,qui,le prendo io.Hai trovato qualcosa?-chiesi.

-No,solo roba.-disse lui.

-Nemmeno un centesimo sei riuscito a recuperare?!-urlai,tirandogli un pugno.

Lui cadde a terra,sputò un pò di sangue,ma alzò la testa.

-Ho avuto problemi,capo. Dammi solo altri tre giorni.-disse lui.

-Derek,passami il coltello.-dissi.

Lui me lo lanciò,io lo presi al volo.

-Tu sei solo un drogato,hai lasciato la tua compagna e tuo figlio,da soli,a scontare le tue colpe. Sei un uomo di merda,un compagno di merda e un marito di merda. La tua vita non serve a molto,se ci pensi.-dissi.

Cominciai  a incidergli le guance,lentamente.

Lui urlava,implorava pietà.

-Mi sono stufata,si comporta come una femminuccia. Derek,portalo alla base,lì se la vedranno loro.-dissi,uscendo.

Lui annuì.

-Addio,Teo. Chiedi pietà,prima di morire,alla tua famiglia.-dissi.

Mentre tornavo a casa,pensavo a come gestire la mia vita.

Mi fermai di scatto,avevo qualcuno davanti.

-Ma dico,sei impazzito?! Volevi morire?-chiesi,scendendo.

-No,volevo parlarti.-disse il tizio,guardai bene,era Haziel.

-Che vuoi?-chiesi infastidita.

-Dirti che posso aiutarti,ce la possiamo fare.-disse.

-A fare cosa?- chiesi.

-Ad uscire da sta merda,Emily,possiamo andarcene via e stare bene.-disse.

-Questa merda,come la chiami tu,è la mia vita. Stanne fuori.-ringhiai.

Salì in macchina e tornai a casa,volevo chiudere con tutto.


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