La mattina dopo,con la sveglia che mi perforava i timpani,mi alzai controvoglia.
-Amy,c'è Katia,scendi.- disse mia madre.
-Falla salire.- mugugnai dalla porta.
Mentre la mia amica saliva le scale,mi alzai e mi diedi una pettinata ai capelli,per sembrare un pò più decente.
-Buongiorno!- disse lei,allegra.
-Ciao..- la salutai sorridendo.
Mi abbracciò,rimasi sotto shock,non ero più abituata a questo affetto e,forse,nemmeno mi piaceva.
Non dissi nulla,lei si staccò e mi fissò negli occhi.
-Mi dispiace.- disse solo.
-E' già passato,ora sono qui.- dissi sorridendo.
-Si,ma non con la testa.- disse lei.
Non risposi,era inutile,si notava.
Certe cose ti segnano dentro,fino a macchiarti l'anima,per sempre.
-Oggi usciamo,ti va?- chiese.
-Ok,passo a prenderti nel pomeriggio.- dissi.
-Bene,chiamerò anche le altre,va bene?- disse.
Annuì,lei mi salutò ed io tornai a letto.
-Sorellina,ancora a letto?- mi disse qualcuno dalla porta.
Alzai lo sguardo,era Lucio.
-Mi sento così strana,non è solo per la situazione appena passata,è una cosa mia. Mi sento come se,ormai,ci fosse qualcosa di completamente diverso in me,qualcosa che deve venire fuori altrimenti mi farà impazzire.- dissi sincera.
Lui si sedette sul letto.
-Io e gli altri ci sentiamo come te,ne parlavamo prima,tranne Vine. Forse,per la nostra natura mista,non siamo completamente sviluppati.- disse.
-Siamo eretici,non è sufficiente?- chiesi.
-Forse non del tutto,dovremmo capirci di più.- rispose.
-Non troveremo nulla sui libri eretici,credo. Dovremmo esaminarci dentro,però,per forza. Comincio a stancarmi di questa sensazione.- sbuffai.
-Sono d'accordo,sorellina. Scendi che ne parliamo,forse papà ne sà qualcosa.- disse lui.
Mi alzai e lo seguì giù.
-Papà?- lo chiamò Lucio.
-Ho sentito,sedetevi.- disse lui.
Ci sedemmo,mamma e Vine erano distanti,strano che questo discorso non riguardasse anche mia sorella.
-Come sapete,tanto tempo fà,erano criticati i rapporti tra angeli e demoni,erano mal visti e vietati. Però,nonostante tutto,queste unioni continuarono ad esserci e da essere nacquero dei figli. Questi figli,però,non avevano sempre la parte angelica predominante,quella che li avrebbe condotti,come sapete,alla morte. Molto spesso la parte demoniaca prendeva il sopravvento,facendo vedere solo qualche sfaccettatura della parte angelica,tanto da potersi definire misti. Per tanto tempo,questi figli,furono chiamati " Feccia ",poi,però,ci si rese conto che il termine più adatto era " Ibridi ". Voi,tranne Vine,siete ibridi poichè vostra madre era ancora angelo,quando vi concepì. Vine,invece,è nata quando lei,spontaneamente,scelse completamente la caduta. E' per questo,quindi,che voi vi sentite così a disagio,così inadeguati. La vostra vera natura vuole uscire,adesso siete voi stessi solo per metà. Sappiate,però,che, essendo ibridi,avrete poche cose di cui vantarvi,sarete preda dei vostri istinti,impulsivi,sadici,sboccati e privi di qualsiasi remora o valore che non sia per un fattore egoistico,o in qualche caso,nobile e qui,ricorderete il vostro lato angelico. - disse.
Noi ci guardammo tutti,eravamo senza parole,almeno adesso si spiegava il nostro disagio.
-Non c'è un modo per rendere il tutto meno schifoso,papà?- chiese Hardin.
-No,purtroppo. Sarete il quadruplo di tutto ciò che rappresenta il vostro essere eretici,non potrete tornare indietro,una volta che sarete voi stessi. Parlatene tra voi,adesso.- disse alzandosi.
-Che facciamo?- chiesi io.
-Non siamo noi stessi,ci meritiamo di sbloccarci.- disse Lucio.
-I rischi e gli inconvenienti sono tanti.- disse Abel.
-Lo schifo pure.- disse Hardin.
-Non so,questa cosa mi spaventa,magari verremo etichettati come chi,adesso,non siamo.- dissi io.
-Tutto ciò che siamo adesso,Amy,è una fottuta bugia.- disse Lucio.
Restammo in silenzio,ognuno immerso nei propri pensieri e dubbi.
-Credo che dovremmo farlo,ci meritiamo qualcosa,come ha detto Lucio.- dissi.
-E le conseguenze?- chiese Hardin.
-Ci siamo sempre presi le nostre responsabilità,fratello,continueremo a farlo,specie avendo la parte angelica.- disse Abel.
Ci guardammo tutti,annuendo.
Avevamo deciso,saremmo cambiati,o meglio,ci saremmo ripresi la nostra vera identità.
Nel pomeriggio,mandai un messaggio a Katia,non mi sembrava il caso di uscire.
Venni a sapere,però,che anche altri eretici si sentivano come noi,li informammo della realtà e incontrammo altri nostri " fratelli ",già ibridi.
Scoprì,da sola,che James era,in realtà,un ex umano di nome Daimon,ora del tutto demone eretico e,per quanto riguarda la sua famiglia soprannaturale,anche ibrido.
Ne fui felice,sarebbe stato bello condividere con qualcuno d'importante questa esperienza.
Ci incontrammo tutti nel castello eretico,lì ci saremmo sbloccati.
Occupammo la sala delle riunioni,ci sedemmo tutti e aspettammo.
-Come funziona?- chiese Lucio.
-Ho visto che serve il potere negromante,bisogna canalizzare tutta l'energia in un solo punto,precisamente il cervello,far fuoriuscire l'energia e attendere.- dissi.
-Non tutti siamo negromanti.- disse Abel.
-Ci penso io,chiudete gli occhi.- dissi.
Mi concentrai sull'anima di ognuno di loro,li focalizzai nella mia testa,cominciai il lavoro.
Uno.
Due.
Tre.
L'energia mi scorreva nelle vene,uno strano calore mi inondava il corpo.
Quattro.
Cinque.
Aprì gli occhi,gli altri fecero lo stesso.
Era fatta.
-Bentornati fratelli.- disse Derek,capo degli Ibridi,al momento.
Ci alzammo tutti,eravamo stranamente gasati e felici.
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Fallen.
RomantiekEmily è sempre stata una ragazza dolce,felice di stare con gli altri. Amava tanto i suoi fratelli, i suoi amici e la sua vita. Un giorno, però, tutto cambiò. Lei cambiò.