Mi fermai davanti ad un bosco,perfetto mi ero persa.
Mi maledì mentalmente,ci mancava solo perdermi in mezzo ad un bosco.
Controllai il cellulare,era quasi scarico.
" Perfetto,peggio di così non può andare. " sbuffai.
Mi sbagliavo.
Sentì uno scricchiolio,non che avessi paura ma,sinceramente,non avevo alcuna voglia di avere problemi.
-Chi c'è?- chiesi ad alta voce.
Nessuno rispose,prevedibile.
-Se non esci,chiunque tu sia,ti troverò e ti ucciderò. Risparmiami la fatica.- dissi.
-Che coraggio,ragazza.- sentì una voce.
-Senti,esci fuori,non ho pazienza.- risposi.
-Agli ordini.- sentì.
Di fronte a me,apparve un ragazzo dalla pelle bianchissima,i capelli bianchi e gli occhi viola.
-Chi cazzo sei? Un albino con le lentine?- chiesi,acida.
-Non sono albino e non ho le lentine,ragazzina. Che caratteraccio.- rispose lo sconosciuto.
-Dev'essere la giornata del " Importuniamo Emily. " -risposi.
-Ti chiami Emily,quindi?- chiese.
-Si,tu?- risposi.
-Oscar..-rispose il ragazzo.
-Ok,Oscar piacere,ora addio.- dissi.
-Non sai dove andare,è inutile che tenti di scappare,girando in tondo,solo per non parlare con me.- rise.
Sbuffai.
-Senti,che problemi hai?-ringhiai.
Lui alzò le braccia,in segno di resa.
-Ragazzina,calma,era solo per spiegarti che non serve fingere di scappare solo per non parlarmi.- rispose.
-Uno non chiamarmi ragazzina,due non fingo proprio niente.- sbraitai.
Lui scoppiò a ridere,tanto da tenersi la pancia.
Io ringhiai.
-Se non la smetti,ti ammazzo.-dissi.
-Ok,ok,scusami.- disse.
-Cosa sei? Uno stregone?- chiesi.
-Perchè?-chiese.
-Di solito,gli stregoni sono acidi e bastardi.- risposi.
-Sono negromante,ma preferisco essere etichettato come ibrido.- rispose.
-Ah,bene. Allora,se permetti,parliamo la stessa lingua.- risposi.
-Perchè? Tu saresti ibrida?- chiese lui.
-Si,esatto,il capo.- dissi.
Rise.
-Tu,il capo? Derek dev'essere impazzito.- disse,dopo che finì di ridere.
-Si dia il caso che ho battuto Derek,in una gara,meritandomi il posto.-dissi,acida.
-Va bene,allora mia signora,mi permetta di scortarla fino alla sua lussuosa dimora.- disse lui,ridendo.
-Ci vado sola!- urlai.
-Ah si? E come? Hai la minima idea di dove siamo?- chiese lui,alzando un sopracciglio.
-No.-ammisi.
-Ecco,allora verrai con me.- disse lui.
-Non verrò da nessuna parte con un bastardo narcisista come te!- ringhiai.
-Allora resterai qui,da sola,in eterno.-rise.
Lo guardai per un attimo,non volevo restare qui,da sola.
-Ok,andiamo,ma fai un passo falso e ti ucciderò.- dissi.
-Si,si,come vuoi tu,capo.- disse lui,ridendo.
Mi fece salire sulla sua moto,partì.
-Come sai dove dobbiamo andare?- chiesi.
-Sono negromante,ricordi? So chi sei,EmilyRose Black.- rise.
Non dissi nulla.
Dopo un pò arrivammo a casa.
-Ti lascio qui,figlia di Lucifero.-rise.
-Non chiamarmi così.- risposi.
-Mh,hai ragione..- mi squadrò.- ti chiamerò ragazzina.- disse.
-Non sono una ragazzina!- urlai.
Rise.
-Si,a presto,ragazzina.- disse,salendo sulla sua moto.
Non mi diede neanche il tempo di rispondere,odiavo già questo ragazzo.
Rientrai in casa,ancora più nervosa di quando ero uscita.
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Fallen.
RomanceEmily è sempre stata una ragazza dolce,felice di stare con gli altri. Amava tanto i suoi fratelli, i suoi amici e la sua vita. Un giorno, però, tutto cambiò. Lei cambiò.