27.♠

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Avevo deciso di andare a prendere un pò d'aria,tanto avevo faccende da sbrigare.

-Esci?- chiese mio padre.

-Si,ho cose da fare,papà.- dissi solo.

-Prendi una macchina,se devi uscire.- disse.

-Si.- dissi.

Andai in garage,avrei preso la Jeep di mio fratello Hardin,era più pratica.

Dovevo andare nel quartiere più malfamato,il quartiere degli ibridi peggiori.

Guidai fino a lì,la musica in sottofondo mi riempiva la testa.

Scesi dalla macchina.

Entrai nel bar del quartiere.

-Ehy Emily,che ci fai qui?- mi chiese Rick,il barman.

-Questioni di lavoro.- gli dissi.

-Beh,capisco,se certi Angel,è nel retro.- mi disse.

-Si,vado subito.- dissi io.

Mi incamminai verso il retro del bar,c'era puzza di fumo ovunque.

-Ehy bellezza.- mi salutò Jeff.

-Gira al largo,oggi non è giornata,porco.- sputai acida.

-Alla prossima,allora.- disse lui,avvicinandosi.

-Levati.- gli dissi,spingendolo fino a farlo volare sul tavolo.

Mi davano sui nervi questi tipi,costantemente ubriachi.

-Angel.- le dissi.

-Ehy,Amy.- mi salutò alzandosi.

-Ho un lavoro,per te.- le dissi.

-Siediti.- disse lei.

-Mi serve che tu ingaggi qualcuno per portare fuori da qui della roba,roba seria.- dissi.

-Che tipo di roba,Emily?- chiese.

-Non ti deve importare,l'importante è che io ti paghi,no?- dissi.

-Si,era per chiedere. Per quando?- chiese.

-Entro una settimana,più tardi ti invierò tutte le informazioni.- mi alzai.

-Va bene.- disse lei.

Prima di uscire la richiamai.

-Ah, Angel?- le dissi voltandomi.

-Si?- chiese.

-Non serve ricordarti che se dirai qualcosa,anche minima,a qualcuno,ne pagherai le conseguenze. Vero?- le sorrisi.

-Non serve,capo.- disse lei,abbassando la testa.

Uscì da lì,mi guardai intorno e feci per rientrare in macchina.

-Ehy bellezza.- disse uno,ubriaco.

-Chi cazzo sei?- sbuffai.

-Non importa,che dici se ci facciamo un giro?- disse lui,barcollando.

-Non credo proprio. Levati.- dissi.

-Non penso proprio.- disse spingendomi contro la portiera.

-Non mi fai paura.- dissi io.

Lui mi soffiò sul collo.

-Ehy,amico,fossi in te la lascerei stare.- disse una voce.

-E tu chi sei?- disse lo sconosciuto.

-Non importa,lascia la ragazza.- disse.

-Obbligami.- disse lui,ridendo.

Il ragazzo in un lampo gli fù dietro,lo stordì in un secondo e una volta a terra,lo colpì alle costole,rompendogliele.

Io lo guardai,ero sotto shock,se era ibrido,io non lo conoscevo.

-Ehy tu,superman,non avevo bisogno del tuo aiuto.- dissi acida.

Non sopportavo quando qualcuno,specialmente uno sconosciuto,si immischiava negli affari miei.

-Non so se dalle tue parti si usa rispondere così a chi,gentilmente,perde tempo a salvarti da un maniaco,ma dalle mie parti si ringrazia.- disse lui.

-Non so neanche come ti chiami.- dissi acida.

-Non importa,un grazie sarebbe gradito.- disse lui,ridendo.

-Non penso proprio.- dissi entrando in macchina.

-Beh dolcezza..- disse prendendomi dal braccio.- io credo che tu debba ringraziarmi..- disse con voce suadente.

-Ehm,grazie..- mormorai,sembravo in trance.

Mi ridestai,mi aveva incantata,sicuramente aveva il potere di controllare i sentimenti e le emozioni altrui,modificandole a suo piacimento.

-Molto bene,prego,principessa. Comunque,mi chiamo Tayler,tu?- disse.

-Emily,mi chiamo Emily.- dissi.

-Ok,molto piacere Emily.- disse lui.

Non dissi nulla,lui mi lasciò,entrai in macchina e ancora stordita tornai a casa.

Quel ragazzo dagli occhi verdi intensi,così intensi da sembrare liquidi,e i capelli biondo cenere,mi aveva mandata in tilt.


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