Una brusca frenata mi svegliò di soprassalto.
-Scendi,siamo arrivati.- disse Daimon,scendendo velocemente dalla macchina e chiudendo lo sportello violentemente.
Scesi,in silenzio,e con lo stesso silenzio,mi diressi in camera mia.
Vidi,con la coda dell'occhio,che mi stava seguendo.
Non dissi nulla,quando Daimon arrivava a questo limite,era meglio non discutere con lui.
Entrai in camera mia,con uno schiocco di dita indossai il mio pigiama,mi sdraiai sul letto.
Lui entrò,poco dopo,chiudendo la porta a chiave.
Si appoggiò al muro,osservandomi.
-Vorrei dormire.- dissi.
-Non dormirai finchè non finiremo di parlare.- disse.
-Allora,parliamo.-dissi alzandomi.
-Cosa pensavi di fare,uscendo sola,arrivando fin lì?- chiese.
-Nulla,semplicemente capirci di più.- risposi.
-Andando,da sola,nel posto che ti terrorizza?- chiese.
-Si.- mormorai.
-Allora sei proprio stupida!-ringhiò.
Sobbalzai.
-Tu,invece,come facevi a sapere dove mi trovassi?- chiesi.
-Uno: sei prevedibile,se una cosa t'interessa che sia notte,che sia giorno,farai sicuramente di tutto per andare fino in fondo. Due: ti ho seguita,sapevo che ti saresti cacciata in qualche guaio.- rispose.
-Ah.-dissi solo,sempre non guardandolo.
Lo sentì sospirare.
-Senti,se non ci fossi stato io,ti sarebbe potuta succedere qualsiasi cosa.- disse.
-Ci sono abituata,non serve che io ti ricordi il mio passato.- risposi.
Lui mi costrinse a guardarlo negli occhi,prendendomi il viso tra le mani.
-E' proprio questo che sto cercando di evitarti,Amy. Il tuo passato è passato,il tuo presente dev'essere diverso. Deve. Capisci?- disse.
-Lo so,ma non mi avrebbe sfiorata con un dito. Voleva solo provocarmi.- risposi.
-Non ha provocato te,ha provocato me,quando ti guardava come se fossi la preda e lui il cacciatore,il sangue mi ribolliva. Non sarei riuscito a tollerare,per un secondo di più,la sua vicinanza a te.- ringhiò.
-Geloso?- risi.
-Non sto scherzando,Emily. Lo avrei torturato e torturato,fino a quando non avrebbe avuto nemmeno il fiato di implorare pietà e,anche se lo avesse fatto,avrei continuato.- sibilò.
Il suo sguardo era sincero,sapevo che l'avrebbe fatto.
-Sadico.- dissi.
-Solo quando serve,per difendere chi è importante per me.- rispose.
Lo guardai.
-Io sono importante?- chiesi.
Lo vidi stupirsi.
-Lo sei.- disse solo.
Non dissi altro,restammo in silenzio per un pò.
-E' tardi,dovremmo riposare. Buonanotte.- dissi io.
-Aspetta,Amy.- disse.
-Dimmi,è tardi.- risposi.
-Amy,da quanto tempo è,contando anche il passato,che io e te non stiamo insieme come si deve,per non soddisfare solo istinti?- chiese,guardandomi serio.
-Mi stai chiedendo da quanto tempo,io e te,non facciamo l'amore?- chiesi.
-Esatto.- rispose.
-Beh,non ci ho pensato. Credevo che il sesso bastasse,in qualche modo,anche prima.- risposi sincera.
-Il sesso è una cosa,l'amore è un'altra. Mi sono reso conto che,io e te,ci siamo sempre amati in modo sbagliato,ci ho pensato.- disse.
-Beh,ok.- dissi solo.
Lo vidi avvicinarsi a me.
Mi prese in braccio,si sedette sul letto e cominciò ad accarezzarmi i capelli.
-Daimon,che schifo.- dissi,cercando di spostarmi.
-Bella bugia,vero? Non dispiace nè a te,nè a me,tutto questo.- disse.
-In confronto a te,sono una bambina.- risi.
-Lo sei sempre stata,questa cosa mi piace.- rise,notai che si stava rilassando.
Visto che ormai non poteva andare peggio di così,gli strinsi la mano.
-Amy?- mi chiamò dopo un pò.
-Mh?- dissi,alzando lo sguardo,tentando di arrivare a guardarlo negli occhi.
Rise.
-Non sforzarti tanto,eh.- rise con le lacrime.
-Cretino,non è colpa mia se sei alto.- mugugnai.
-Non è colpa mia se sei bassissima.- rise ancora.
Cercai di alzarmi,ma la sua presa era troppo stretta.
-Tu non vai da nessuna parte,adesso.- disse.
-Perchè?- gli chiesi.
-Perchè voglio fare l'amore con te.- disse serio.
-Da me,con me,avrai solo sesso.- risposi alzandomi.
-Non mentire,ti manco,esattamente come manchi tu a me.- disse sfiorandomi la mano.
Non sapevo se avesse ragione o meno,sapevo,però,che se avessi fatto l'amore con lui,mi sarei legata,di nuovo,a qualcuno.
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Fallen.
RomansaEmily è sempre stata una ragazza dolce,felice di stare con gli altri. Amava tanto i suoi fratelli, i suoi amici e la sua vita. Un giorno, però, tutto cambiò. Lei cambiò.