Come previsto,però,non riuscì minimamente a chiudere occhio.
Guardai l'ora sul telefono,segnava 1:50.
Mi alzai,era tutto inutile restare a letto.
Misi semplicemente una felpa,uscì in giardino e mi sedetti sull'erba fresca.
Questa situazione stava diventando ingestibile e mi infastidiva molto,la mia natura era fatta per farmi stare,per lo meno,serena a livello di emozioni interne mentre,adesso,mi ritrovo con uno di quei tremendi uragani che distruggono tutto,dentro di me. Non potevo assolutamente continuare così,maledicendomi ancora,presi la macchina e mi avviai verso l'abitazione di Tayler.
Ero completamente impazzita,lo sapevo,eppure l'adrenalina del pericolo superava qualsiasi barriera che la ragione voleva impormi.
Arrivai a destinazione,parcheggiai e scesi.
Per fortuna,essendo ibrida,sapevo bene come muovermi in queste situazioni. Mi arrampicai fino alla finestra più alta,quella dove vedevo ancora una luce accesa. Molto silenziosamente,annullai la mia presenza,mi accucciai e guardai all'interno.
-Se il nostro piano funzionerà,mia cara,molto presto il nostro nome sarà conosciuto in tutto il mondo.- disse un uomo,abbastanza avanti con gli anni,secondo i nostri standard.
-Josh,tesoro,sarebbe meraviglioso essere acclamati da tutti,in fondo,stiamo facendo del bene.- disse una donna,molto bella,ma non giovanissima.
Probabilmente,se ricordo bene,erano i genitori di Tayler.
-Credi che Tayler sia riuscito a convincere la figlia di Lucifero a presenziare alla conferenza?- chiese la donna.
-Non c'è nulla che quel ragazzo non sappia fare,basta studiare il soggetto,la ragazzina è parecchio scontata e poi,essendo giovane,si può facilmente intuire cosa le piace in un ragazzo.- disse l'uomo,sorridendo.
Che schifo.
-Le donne,mio caro,sono molto complesse.- ribattè la donna.
-Se hai qualche dubbio,a proposito,puoi chiedere direttamente a tuo figlio,sta per entrare.- disse l'uomo.
In effetti,qualche minuto dopo,entrò Tayler.
-Di ritorno da una delle tue notti ingestibili,figlio?- chiese l'uomo.
-Papà,semplicemente mi godo la vita,finchè posso.- rispose lui.
Si sedette su uno dei divani,guardando i suoi genitori.
-Cosa vi serve?- chiese lui.
-Tua madre nutre seri dubbi sul fatto che tu possa convincere la figlia di Lucifero a presenziare alla conferenza. A proposito,è molto bella,come si chiama?- chiese l'uomo.
Mi venne un conato di vomito.
-Si chiama EmilyRose,ma preferisce essere chiamata Amy,ho notato. In ogni caso,mamma,la ragazza è già convinta a venire,basta stuzzicare curiosità,o dubbi.- rispose lui,guardando sua madre.
-E' deliziosa quella ragazza,potrebbe essere un buon partito,tesoro.- rispose la donna.
-Mamma,non m'innamoro,io. In ogni caso,se dovesse accadere,non m'innamorerei di chi,sinceramente,è così facile manovrare.- rispose lui,alzandosi.
-Tayler,ha ragione,Anastacia. La ragazza non fa per lui,ricorda figlio,devi solo convincerla a venire alla conferenza,nient'altro. Sono stato chiaro?- disse lui,serio.
-Limpido.- disse Tayler uscendo.
Scesi dalla finestra,ero davvero disgustata.
Non sarei dovuta venire fin qui,era stato un grosso errore.
Rientrai in macchina,respirai a fatica.
Sentì bussare sul finestrino.
Lo abbassai,Tayler era davanti alla mia macchina,sorridente.
-Hai sentito tutto,giusto?- chiese.
-Cosa importa? Hai ottenuto ciò che volevi,verremo alla conferenza.- risposi.
-Ho ottenuto ciò che mio padre voleva,io da te voglio altro.- disse.
-Non avrai nient'altro.- dissi.
-Vedi,tesoro..- disse aprendo lo sportello della macchina e sedendosi..- la sicurezza in sè stessi è bellissima,specialmente per noi ibridi,ma deve essere accompagnata dalle consapevolezze. E tu,principessa,sei consapevole che,in un modo o nell'altro,tra noi due accadrà qualcosa.- concluse.
-Scendi dalla mia macchina,Anderson.- dissi.
-Non lo vuoi davvero,Black.-rispose ridendo.
Qualcuno,all'improvviso,aprì violentemente lo sportello della macchina.
-Scendi dalla macchina,figlio di puttana,prima che ti strappi le budella una ad una.- disse una voce.
Ero talmente sconvolta che non riconobbi subito Daimon,me ne accorsi non appena notai quello sguardo,solo lui l'aveva così.
-Io scendo,tu placa le tue maniere da zingaro. Frequenti spesso i quartieri malfamati,devo presumere.- rise Tayler,guardandolo in faccia.
-Cosa frequento io,non ti riguarda. A me,invece,riguarda quello che stai facendo ad Emily.- ringhiò.
-Mi sembra,caro Daimon,che tu non abbia maggiori diritti degli altri pretendenti. Ti viene difficile aspettare,vero?- rispose Tayler.
-Senti..- cominciò Daimon ridendo..- i tipi come te mi piacciono,mi stimolano,ma stasera non ho proprio voglia di giocare,amico. Vai a dormire,i bambini a quest'ora vanno a letto.- concluse ridendo.
-Tayler,forse è meglio che tu vada via.- dissi io,essendomi ripresa un poco.
-Lo faccio solo perchè me lo chiede la signorina,amico,in ogni caso ci rivedremo.- disse a Daimon,sparendo.
Daimon mi guardò serio.
-Passa dal lato del passeggero,guido io.- sibilò.
-Non..-cercai di parlare.
-Emily,fallo adesso.- ringhiò.
Sobbalzai,obbedì.
Una volta entrato in macchina,accese il motore e partì con una tale velocità che sobbalzai in avanti.
Cercavo di guardarlo negli occhi,aveva lo sguardo più freddo che mai,non diceva nulla.
-Cerca di riposare,ci vorrà un pò prima di tornare.- disse solo.
Annuì,non riuscendo nemmeno a guardarlo negli occhi.
Qualsiasi cosa mi stia succedendo adesso,qualsiasi cosa accadrà,la situazione tra me e Daimon,sicuramente,cambierà.
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Fallen.
RomansaEmily è sempre stata una ragazza dolce,felice di stare con gli altri. Amava tanto i suoi fratelli, i suoi amici e la sua vita. Un giorno, però, tutto cambiò. Lei cambiò.