Era mattina,la luce filtrava dalle finestre della mia camera.
Mi alzai,controvoglia,non volevo vedere nessuno.
Ancora in pigiama,scesi le scale,entrai in cucina.
Per fortuna,c'era solo mia madre.
-Buongiorno Amy,ho le carte degli esami medici,li leggiamo insieme?- mi chiese.
-No,li leggo da sola.- risposi.
Non stavo bene,avevo molte analisi sfasate,poi,con mio grande stupore,scoprì di essere sterile,in maniera diversa.
Le donne eretiche,avendo parte demoniaca espansa,se sterili,potevano comunque avere un solo figlio,con il rischio di morire durante il parto. Se fossero state abbastanza forti avrebbero salvato il bambino,loro,invece,sarebbero morte di stenti. Oppure,in casi rari,si salvavano entrambi.
-Va bene.-disse mia madre.
La ringraziai mentalmente per non aver insistito,certe cose volevo affrontarle da sola.
Bevvi il mio latte,come al solito,rientrai in camera mia,portandomi le carte.
Mi sedetti sul letto.
Le lessi.
" Il corpo della signorina EmilyRose Black,richiede urgentemente sangue umano,per continuare a reggere,discretamente. Nel caso in cui questo non dovesse accadere,la signorina,si consumerà fino a perire. Per evitare questa disgrazia,La preghiamo di sostenersi,per permettere al suo corpo di lavorare al meglio delle sue possibilità. Le alleghiamo il responso delle analisi particolari che Lei stessa,ci ha chiesto di fare. "
Guardai le analisi,avevo chiesto di controllare se,il mio corpo,potesse reggere un'ipotetica gravidanza.
"Signorina,come noterà,il suo corpo è molto fragile,in caso di gravidanza,sarebbe molto debilitato e non sarebbe in grado di sopportare l'ingente sforzo che,un parto,richiederebbe. Le consigliamo,quindi,di riflettere bene sull'eventuale decisione di partorire,in tutta onestà,potreste non farcela Lei e il Suo bambino. "
Buttai le carte a terra,tutto questo era umiliante.
Non che io,al momento,desiderassi un bambino ma sapere che,nel caso in cui l'avessi voluto,non ce l'avrei potuta fare,come ipotesi maggiore, mi faceva sentire una donna a metà. Se la sterilità fosse stata senza eccezione,magari,l'avrei accettata,con il tempo,ma avere una possibilità su mille,sapendo,inoltre,che non c'era certezze sulla buona riuscita della gravidanza,era devastante.
Mi alzai,avevo bisogno d'aria.
Presi il telefono,uscì a piedi,volevo camminare e camminare,fino a sbollire.
Mi fermai al parco,mi rilassava,dopo diverse ore di camminata.
-Tutto bene?- sentì.
-Si,perchè?-risposi,senza voltarmi.
-Beh,una ragazza sola,buttata su una panchina,non credo sia cosa da tutti i giorni.- rispose lo sconosciuto.
-Senti,io non so chi sei,nemmeno m'interessa,fatti i cazzi tuoi.- dissi voltandomi.
Notai che,a parlarmi,era stato un ragazzo,forse della mia età,che continuava a fissarmi.
-Allora? Non hai sentito? Vattene.- ringhiai.
-Invece no,si nota che hai bisogno d'aiuto.- si sedette.
-Cosa sei? Un cazzo di psicologo?- chiesi.
-Una specie,mi piace aiutare la gente. Allora? Cosa c'è che non va?- chiese.
-Senti,non ti conosco,non vado a dire i fatti miei ad uno sconosciuto. Figurati che non li dico neanche a chi conosco.- risposi.
Il ragazzo continuava a fissarmi,era snervante.
-Senti,io me ne vado,nemmeno seduti in pace si può stare.- dissi,alzandomi.
-Volevo solo aiutarti,in ogni caso,scusa.- rispose.
-Bel modo di aiutare,se tu aiuti innervosendo le persone,beh,fallisci la tua missione di aiutante del mondo,lasciatelo dire.- risposi.
Lui rise.
-Beh,ciao.- dissi.
-Ciao ragazza difficile.- disse lui.
Ecco,adesso ero ancora più nervosa,ricominciai a camminare.
Per colpa di quel ragazzo mi sarebbero servite altre ore di camminata,prima di sbollire completamente.

STAI LEGGENDO
Fallen.
RomantikEmily è sempre stata una ragazza dolce,felice di stare con gli altri. Amava tanto i suoi fratelli, i suoi amici e la sua vita. Un giorno, però, tutto cambiò. Lei cambiò.