Non avevo voglia di restare in camera mia,se avessi continuato a camminare avanti e indietro l'avrei consumata,per evitare di esagerare mi chiusi in palestra.
Cominciai a correre per tutta la palestra,dopo 70 giri,mi fermai. I polmoni mi scoppiavano,le gambe bruciavano,non volevo interrompere questa distruzione,nel caso l'avessi fatto avrei cominciato a pensare e non volevo. Presi un sacco da boxe,senza guanti nè alcun tipo di protezione,cominciai a tirare calci e pugni. Le mani sanguinavano,le gambe tremavano,continuai. Dopo aver distrutto 30 sacchi da boxe,mi sedetti a terra,le gambe avevano ceduto. Dopo mezz'ora ricominciai,di nuovo. All'improvviso la porta della palestra si aprì,non m'interessava chi fosse entrato,se mi avesse disturbato l'avrei preso a pugni,chiunque fosse.
-Ti massacri in questo modo,Amy.- sentì dirmi.
Non avevo bisogno di voltarmi,era Daimon.
-Cazzi miei.-risposi,continuando a tirare pugni.
Il sangue colava,le mani erano un miscuglio rosso.
-Aspetta,fermati.- disse lui,prendendomi i polsi.
-Lasciami! Io non so chi sia questo ragazzo,ma se sei tu,stai già cominciando a rompere le palle!-gli urlai.
-Senti,non mi pare che io stia facendo qualcosa di sbagliato! Sto solo cercando di evitare che tu ti ferisca ancora di più!- disse lui,infastidito.
-Non ho bisogno di una baby sitter,Daimon.- dissi.
-Hai bisogno di qualcuno che t'impedisca di fare cavolate!-urlò.
-Non sei tu quella persona,ok? Non è nessuno! Adesso,levati. Mi stavo allenando.- dissi.
-La palestra non è tua.- disse.
-Mi stavo allenando io.-mi girai.
-Ti stai comportando come una bambina.- disse.
Mi voltai e gli tirai uno schiaffo.
-Non ti permettere mai più.- ringhiai.
-Senti,Amy..-disse sbattendomi al muro..- la mia pazienza ha un limite,stavo solo cercando di aiutarti,evidentemente tu preferisci quelli che ti usano come una puttana,loro vanno bene,io,invece,che cerco di farti stare bene e di proteggerti,sbaglio. Vero? Sai che ti dico? Te lo meriti,ti meriti di essere trattata come la puttana che sei.- concluse.
Mi divincolai dalla sua presa.
-Con questa puttana ci scopavi e ti piaceva!-urlai.
-Certo,questo lo sai fare e anche bene.-rispose lui,ridendo.
-Se io sono puttana,visto che tu venivi con me,sei un puttaniere.- dissi.
-Certo,sai cosa? Non te lo meriti l'amore che provo per te.- disse lui.
-Allora non lo provare,sai che ti dico? Tieniti la tua merda di palestra,io me ne vado!- gli urlai addosso.
Di corsa,nonostante il dolore e le ferite,uscì dalla palestra e mi fiondai per strada.
Non sapevo dove stessi andando,non avevo nessuna meta,il dolore pulsava e pensavo di svenire,decisi di andare nel bosco,magari avrei potuto riprendere le forze.
Mi sedetti a terra,vicino ad un albero,tentando di curarmi.
Il potere rigerenativo era più lento del solito visto che le ferite erano più profonde.
Sentì delle voci,all'improvviso.
Salì sull'albero più alto che trovai,non ero al meglio del mio aspetto,non mi sarei fatta vedere.
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Fallen.
RomanceEmily è sempre stata una ragazza dolce,felice di stare con gli altri. Amava tanto i suoi fratelli, i suoi amici e la sua vita. Un giorno, però, tutto cambiò. Lei cambiò.