Mi sedetti sul balcone,l'aria fresca mi avrebbe rilassata.
Presi un libro,cercai di leggere,ma con scarsi risultati. Pensai di andare a correre,magari avrei sbollito ogni cosa.
Indossai una tuta,mi legai i capelli e cominciai a correre,correvo,correvo,volevo scacciare ogni immagine di Cloe e Daimon,insieme,dalla mia testa.
Mi fermai dopo un'ora,le gambe mi tremavano,mi sedetti sul bordo del palazzo più alto che trovai,lì non c'era nessuno. Cominciai a respirare,l'aria che entrava bruciava come fuoco.
-Ragazzina,vuoi buttarti?- sentì alle mie spalle.
-No,Oscar.-risposi.
-Mi hai riconosciuto?-rise,sedendosi accanto a me.
-Solo tu hai questa strafottenza,con me.-risposi.
-Beh,almeno mi distinguo dagli altri.-rispose.
Non risposi,continuai a fissare il cielo.
-Pensierosa,ragazzina?-chiese.
-Non particolarmente.-risposi.
-Senti,magari io e te non ci conosciamo,anzi,è così,però se pensi in questo modo così intenso,vuol dire che la questione è brutta. Se vuoi parlarne,sono qua.-disse.
Lo guardai.
-Non sembravi così amichevole la prima volta.-dissi.
-Sono un tipo scherzoso,ragazzina,però so anche essere serio e tu,adesso,hai bisogno di essere ascoltata. Spara.-disse lui.
Magari parlarne con qualcuno che non mi conosce sarebbe stato più facile.
-Ho visto quello che,una volta,era qualcuno d'importante per me con una ragazza.-dissi.
-Mh,presumo sia qualcuno che hai amato,o stai amando,se ti crea questo scossone,essendo ibrida.- rispose.
Non dissi nulla.
-Si,presumo di sì.-concluse lui.
-E' brutto,troppo brutto,come mi sento.-dissi.
-Ascolta,so che sembra scontato,ma non dovresti sentirti così,sei bella,intelligente e simpatica,puoi avere il mondo ai tuoi piedi,però,noto,questo non t'importa. Giusto?- concluse,guardandomi.
-Si.-risposi.
-Datti la possibilità di guardarti intorno,al di là di questa persona,potresti avere sorprese piacevoli,ragazzina.-disse.
Annuì,mi alzai e cominciai a camminare sul cornicione.
-Fossi in te,starei seduta,non è divertente ragazzina.-disse lui.
-Voglio solo camminare.-dissi,il vento mi scuoteva i capelli.
-Siediti o potresti cadere..-disse alzandosi.
-Non importa,non muoio così.-risposi.
-Ma potresti romperti,siediti.-disse tendendomi la mano.
Lo guardai.
-Ti stai preoccupando per me?-chiesi.
-Si. Non ti voglio avere sulla coscienza,ragazzina.-disse.
Risi.
-Va bene,mi siedo.-dissi.
-Brava.-disse sospirando.
Restammo un pò in silenzio,fino a quando lui,alzandosi,mi disse.
-Ti va di fare un giro in moto,con me? Ti lascio guidare.-disse.
Alzai gli occhi e lo fissai,contenta.
-Si,mi piace guidare le moto.-sorrisi.
-Sembri una bambina.-rise.
Sbuffai.
-Dai,andiamo.-rise.
Annuì contenta.
Arrivammo dove aveva parcheggiato la sua moto,salì davanti e lui si sedette dietro.
-Guida piano,se non sei pratica.-disse.
-Ma scherzi? Pensa a tenerti stretto,Oscar.-risi.
Partì velocemente,lui si strinse più a me,io mi sentivo libera.
Facemmo il giro del quartiere,ero contenta.
-Ora fermati,ragazzina.-disse lui.
-Perchè?-chiesi.
-Stai andando troppo veloce,non sei pratica.-disse.
Mi fermai,stranamente lo ascoltai.
-Ecco,adesso,guido io e ti riporto a casa.-disse.
-Così presto?-chiesi.
-Vuoi stare con me?-rise.
-No,voglio dire,devi riportarmi a casa,adesso?-chiesi.
-Si,ho da fare.-rispose.
Annuì,salì sulla sua moto e lui mi riportò a casa.
-Alla prossima,ragazzina.-rise.
Lo salutai con la mano ed entrai in casa.
-Amy..-Daimon cercò di fermarmi.
-Io e te non abbiamo niente da dirci,lasciami.-dissi.
Mi divincolai dalla sua presa e mi chiusi in camera mia,adesso sì,adesso volevo stare sola.
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Fallen.
RomanceEmily è sempre stata una ragazza dolce,felice di stare con gli altri. Amava tanto i suoi fratelli, i suoi amici e la sua vita. Un giorno, però, tutto cambiò. Lei cambiò.