V Capitolo

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BUON NATALE A TUTTI GUERRIERI. COME HO DETTO A QUALCUNO DI VOI, IN QUESTI GIORNI AVREI MESSO IL CAPITOLO E HO DECISO DI FARLO OGGI
COSì DA AUGURARVI UN FELICE NATALE. IO LO STO BELLAMENTE PASSANDO A LETTO CON LA FEBBRE, MA DAI, L'IMPORTANTE E' CHE SIA NATALE AHAHAHAH GODETEVI
QUESTE VACANZE E SE VI VA, FATEMI SAPERE COME LE STATE PASSANDO, SE VI STATE DIVERTENDO E COME VANNO LE COSE.

UN AFFETTUOSO BACIONE E ABBRACCIO A OGNUNO DI VOI. E SE VOLETE FARMI UN PICCOLO REGALO, LASCIATE UN COMMENTO O UNA STELLINA! VI AMO, A PRESTO, NOEMI!




Tradimento.Mi asciugai le mani sul grembiule che indossavo e andai ad aprire la porta. Spalancai gli occhi e il ragazzo che poco prima stava sulla soglia di casa, mi si precipitò addosso, singhiozzandomi su una spalla.

- Liam, che succede? - il moro pianse ancora più forte e non ne voleva proprio sapere di staccarsi da me.

- Lee, amico, se piangi non riesco a capirti. Vieni, ti preparo qualcosa di caldo così ti riscaldi e ti calmi - chiusi il portone e trascinai Liam fino al tavolo in cucina, facendolo poi sedere. Non voleva proprio smettere di piangere e mi si sbriciolava il cuore a vederlo in quello stato.

Gli preparai un tè mentre lo guardavo con la coda dell'occhio, sperando che potesse presto smettere di piangere così da farmi capire cosa gli stesse succedendo. Un po' di minuti dopo si era calmato e beveva il tè in totale silenzio, asciugandosi di tanto in tanto qualche lacrima che ancora scappava dai suoi occhi.

- Zayn... mi ha tradito - mormorò, singhiozzando e immergendo il viso dentro la tazza. Spalancai di nuovo gli occhi. Zayn?

- Tu... n-ne sei sicuro? L'hai visto con i tuoi occhi? - chiesi allibito.

- I-io... no, però era strano ultimamente. Era freddo e non... non facevamo più l'amore e ho pensato che fosse perchè il lavoro lo stressava troppo e invece... invece avevo il suo cellulare in mano e ho dato un'occhiata nei messaggi. Non c'era niente di strano, ma poi all'improvviso è arrivato un messaggio da qualcuno chiamato "Boh" allora ero incuriosito... e-e ho letto... e gli diceva che era stata la miglior scopata della sua vita e... - Liam riprese a piangere e si passò freneticamente le mani sul viso - Mi ha tradito, capisci? Si è scopato un altro! Un altro! - urlò, improvvisamente furibondo. Cerrcai di stargli dietro, ma si muoveva, frenetico, per tutta la cucina.

- No, Liam, fermo! - urlai anche io, quando lo vidi prendere un coltello.

- Mi ha fottutamente tradito, Harry! Mi ha detto che odiava la gente che tradiva, che anche lui era stato tradito e che non l'avrebbe mai fatto e invece no! Invece l'ha fatto il bastardo, mi ha tradito! - agitò il coltello in aria e iniziai davvero a preoccuparmi. Il moro sembrava fuori di sè.

- Liam, ascoltami, posa quel coltello o possiamo farci davvero male e so che non è tua intenzione - parlai calmo, cercando di non avvicinarmi troppo.

- Ho fatto tanti progressi per lui! Ho cambiato tutta la mia vita per lui e invece no! Lui mi tradisce! - furibondo afferrò un piatto che era sul tavolo e lo gettò a terra. Sobbalzai, spaventato. Rischiava davvero di fare del male a qualcuno.

- Liam, fai dei respiri profondi e vieni a sederti. La superiamo insieme questa cosa -

- Non la supererò mai! Il bastardo si è scopato un altro e io non lo sapevo. Non me l'avrebbe mai detto! -

Gli parlai ancora con calma, cercando di avvicinarmi per toglierli il coltello. Sentii la porta di casa aprirsi e ci immobilizzammo tutti. Tremai dal sollievo quando sentii la voce di Louis, ma subito dopo mi si gelò il sangue nelle vene. Zayn apparve accanto a mio marito, mentre quest'ultimo dichiarava allegramente che avremmo avuto altri ospiti per pranzo. Mi gettai su Liam, bloccandolo a terra e il fiato mi si bloccò in gola proprio quando sentii un urlo per tutta la cucina.

Fissai Liam, sotto di me che respirava terrorizzato e con l'affanno. Poi guardai il coltello, vicinissimo alla mia gola. Tremai terrorizzato e intimai agli altri di stare dietro.

- Ascoltami, lascia quel coltello Liam, potresti ferirmi. E' un miracolo che non sia già successo. Ti prego, adesso lascia il coltello e ne parliamo tutti insieme. Superiamo pure questa Liam, ma ti prego, molla quel coltello -

Il moro annuì ancora spaventato e lasciò la presa. Sospirai e spinsi il coltello lontano. Mi ero buttato su di lui senza pensarci due volte, perchè Liam era già pronto per scattare con l'arma puntata verso Zayn e avrebbe potuto ferire Louis se quest'ultimo avesse pensato di difendere il suo amico. Non avevo pensato molto al fatto che durante la manovra il coltello avrebbe potuto ferirmi e ci voleva davvero poco visto che mi ero bloccato in tempo. Avrei potuto rimanerci secco e quando sentii Liam scusarsi ripetutamente e scoppiare a piangere più forte, capii che anche lui era a conoscenza di quello che sarebbe potuto succedere. Louis entrò poco dopo nella stanza, con gli occhi colmi di panico e lacrime, ma gli sorrisi mentre abbracciavo Liam e gli feci capire che stavo bene. Ritornò in salotto solo per dire a Zayn che doveva aspettarlo fuori o le cose si sarebbero messe male.

- Louis, vai pure con Zayn, qui ci penso io -

- No, non ti lascio - affermò, guardando gelidamente Liam. Quest'ultimo si rannicchiò a me e si scusò ancora.

- Non so cosa mi sia passato per la testa, scusami Harry, non me lo perdonerò mai - continuava a mormorare impanicato.

- Lou, è tutto okay, almeno vai fuori da Zayn - insistetti.

- Ho detto di no -

Cercai di calmare anche il mio fiato. Sentivo ancora la paura scorrermi nelle vene.

- Cos'è successo? - chiese Louis, cercando di capirci qualcosa.

- Il tuo fottuto migliore amico mi ha tradito - mormorò Liam.

Louis era sul punto di fare un'altra domanda, ma lo zittii con uno sguardo truce. Gli intimai di uscire fuori e lui lo fece... ma solo dopo aver portato con sè ogni coltello presente in cucina. Si, anche le posate...

- Liam, sei un po' più calmo? - domandai dopo un po'. Lui annuì.

- Sai cosa stava per succedere, vero? - chiesi ancora.

- Mi dispiace, ho perso il controllo. Giuro che se ti avessi anche solo fatto un po' male, non me lo sarei mai perdonato -

- Non è successo, fortunatamente, ma devi controllarti. Non puoi scattare in questo modo. Lo so che la situazione è difficile e ti senti distrutto... ma avresti davvero potuto ferire gravemente qualcuno e questo serve a farti capire che devi proprio calmarti adesso -

- I-io... ci provo... -

Sospirai e lo strinsi ancora più forte, passandogli una mano sulla schiena.

- Sto per farti una domanda, sei più calmo? - aggiunsi poco dopo. Liam mi assicurò che era molto più calmo così gli chiesi cosa avesse intenzione di fare. Se preferiva che parlassi anche con Zayn o se fosse stato meglio buttarlo fuori casa e basta. Lui mi disse che non voleva vederlo, non quella sera almeno.

- Allora voglio che tu vada a sederti sul divano. Io vado fuori e torno subito. Liam, non fare cavolate -

Dopo una sua conferma, uscii fuori e trovai Zayn seduto a terra, accanto a Louis, che piangeva con la testa poggiata sulla sua spalla.

- Zayn. E' meglio che tu te ne vada, per stasera - aggiunsi, irrimediabilmente freddo e distante. Il ragazzo alzò gli occhi su di me e poi si tirò su, barcollando. Louis gli fu subito accanto, aiutandolo con l'equilibrio.

- Ho bisogno di vederlo. Ho bisogno di dirgli che non è stato intenzionale. Ho bisogno di spiegargli come sono andate le cose. Ti prego Harry, ero ubriaco. Ti supplico, ho bisogno che lui lo sappia. Digli che la pressione era troppa. Il lavoro mi opprimeva, ma più di tutti mi opprimeva l'idea di avere dei figli. Sa come la penso su questo argomento. Allora ho bevuto, davvero tanto ti giuro e non ricordo niente, ma mi sono svegliato a casa di questo tizio... mi ha detto che... che avevamo fatto sesso e io sono scappato via, ma deve aver segnato il suo numero sul mio cellulare. Ti prego Harry, ho bisogno che lui sappia che sono colpevole ma non del tutto. Ero ubriaco marcio, quella è la mia colpa, ma avrei pure potuto uccidere qualcuno senza ricordarlo quindi non ero in pieno delle mie facoltà. Ti supplico, io amo solo lui - mormorò piangendo. La porta alle mie spalle si aprì e Liam venne fuori, con gli occhi rossi e colmi di pianto.

- Parliamone dentro - affermò glaciale, per poi rientrare in casa. Zayn lo seguì subito e io e Louis ci scambiammo uno sguardo rassegnato. Mai una cosa sarebbe andata per il verso giusto. Li seguimmo dentro e trovai Zayn ai piedi di Liam, che piangendo gli chiedeva scusa e gli raccontava quello che aveva detto a me.

- Ti giuro che non l'ho fatto volontariamente. Non so nemmeno se è successo davvero! - ammise piagnucolando. Liam lo fissò impassibile.

- Mi hai tradito comunque Zayn. Non avresti dovuto andare via di casa. Non avresti dovuto ubriacarti fino a non capirci niente. Dannazione non ti volevo obbligare ad adottare un bambino, ho solo preso in considerazione l'idea. A casa non ho nulla da fare e penso sempre alla famiglia. A una famiglia che vorrei avere con te. Ma avrei capito se la tua risposta fosse stata un semplice "No" oppure "non è il momento". Invece sei scappato via e non mi hai dato il tempo di parlare -

- Lo so e mi odio per aver reagito in quel modo. Non posso ovviamente cambiare le cose, ma ti assicuro che non succederà più -

Liam riflettè per qualche istante, poi disse - Zayn... h-ho bisogno di una pausa... - e in quel momento il moro smise di piangere e si lasciò cadere completamente a terra, con lo sguardo perso nel vuoto.

- Mi stai lasciando? - disse.

- Una pausa non è una rottura... ma forse è meglio se la consideriamo tale. Non voglio darti false speranze. Ho bisogno di... valutare la situazione. Quello che hai fatto mi ha ucciso dentro e ho bisogno di capire se perdonarti può essere la scelta migliore -

- Allora capiscilo standomi accanto. Se passi del tempo accanto a me, capisci se mi vuoi ancora, se puoi perdonarmi - disse supplichevole Zayn, ma Liam scosse il capo - Non posso guardarti nemmeno in faccia Zayn. Ti vedo con un altro e la cosa mi fa schifo mi... mi uccide. Ho bisogno di prenere aria... ho... è difficile per me capisci? Andrò dai miei genitori per un po'... tu puoi restare a casa se vuoi. Rifletteremo entrambi. Per ora non riesco nemmeno a guardarti, Zayn... -

Zayn incassò il colpo, continuando a rimanere impassibile ma distrutto. Mormorò un flebile -Okay - poi si alzò da terra.

- Vado a casa di mia madre. Non ce la farei a stare a casa nostra senza di te - ammise. Liam non aggiunse altro.

- Scusami Harry, per tutto. E scusami Louis, avrei potuto commettere una follia e mi dispiace davvero tanto per questo. Vi giuro che non accadrà più -

- Tranquillo Liam. Ma non credo tu sia in condizioni adatte per guidare. E nemmeno tu, Zayn. Lasciate che qualcuno di noi vi riaccompagni - aggiunsi.

- No, sarebbe inutile, ci sono le nostre macchine fuori. Inoltre mi sono ripreso e casa dei miei non è molto lontana da qui. Me la sento di guidare - disse Liam, abbracciandomi e poi abbracciando Louis che però reagì irrigidendosi.

- Zayn, tu invece, fatti accompagnare da me - disse mio marito, ma il moro scosse il capo - No, anche io me la sento di guidare. Scusate tanto per il disturbo... - senza dire altro uscì fuori e poco dopo sentimmo il rumore delle ruote sul vialetto. Anche Liam ci salutò, con la premessa che ci avrebbe chiamato una volta arrivato.

Per ben mezz'ora, sia io che mio marito, restammo seduti sul divano ad aspettare notizie. Fortuntamente erano arrivati entrambi sani e salvi. Così, mentre io preparai il pranzo, Louis si occupò di rimettere a posto tutti i coltelli e poi mi baciò possessivo.

- Avresti potuto farti male - mi disse, ancorato a me.

- Avrebbe potuto fare del male a te e non lo avrei mai permesso -

Inspirai il suo odore, mi tranquillizzai sentendo il regolare battito del suo cuore e mi lasciai cullare dal suo abbraccio. Non avrei mai permesso che gli accadesse qualcosa di brutto.

Lacrime di polvereDove le storie prendono vita. Scoprilo ora