XII Capitolo

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Spazio autrice: 

SORPRESA! Ho pubblicato moolto prima del previsto, perchè noto che ad alcuni la storia piace e quindi quando posso cerco di pubblicare il prima possibile! Quindi, godetevi questo capitolo! Ringrazio coloro che commentano e mettono stelline perchè siete fenomenali e mi date tantissima voglia di continuare! E ringrazio anche i lettori silenziosi! A presto, un bacione, Noemi :*

Ps: Quanti come me quest'anno hanno la maturità? :(

Ancora ps: Vi ricordo che potete acquistare il mio libro "Come un battito di ali" se siete interessati. Grazie a chi l'ha già fatto! 



Aiutare un amico




-Zayn? E' in camera sua? - chiese Louis a sua madre, Trisha.

- Si, sono tornati a casa questo pomeriggio. Liam è già andato via e Zayn non è ancora sceso... - riuscii a leggerle lo sguardo distrutto. Gli occhi velati da pura disperazione.

- Vado a parlargli - annunciò mio marito. Io annuii e mi accomodai in salotto con Trisha.

- Come lo hai visto ultimamente? -

- Mi preoccupa davvero molto, Harry - disse la donna, fissando Louis che saliva le scale per raggiungere Zayn.

- Mangia? O si è completamente chiuso nel suo mondo? -

Trisha sospirò, scosse il capo e asciugò una lacrima -Non è più lui. Per giorni interi non ha lasciato la sua stanza. Sono arrivata al punto da lasciargli qualcosa da mangiare fuori dalla porta, ma ogni volta il vassoio era quasi intatto. Mangiava qualcosina, oppure la buttava via, facendomi capire che comunque aveva mangiato -

- Ti ha parlato di quello che è successo? -

- Solo quando è arrivato qui. Ha pianto sulla mia spalla per almeno mezz'ora sussurrando che lui non aveva fatto nulla, che non avrebbe mai tradito Liam e che lo ha perso. Si è insultato per un'altra mezz'ora. Poi si è chiuso in camera sua -

- Okay. Voglio vedere se si apre con Louis, in caso andrò a parlargli io -

Proprio come se avessi chiamato il diretto interessato, scese dal secondo piano con uno sguardo completamente afflitto.

- Non mi risponde proprio. Credo non voglia parlarmi -

- Aspettiamo cinque minuti. Trisha mi prepareresti qualcosa di caldo?Provo a salirci io e a farlo parlare. Ho bisogno di alcuni fogli bianchi e di due penne, se è possibile - Louis mi fissò curioso e la donna si mise subito all'opera. Preparò due tazze di tè caldo e mi diede in mano un gruppo di fogli e le penne,come avevo richiesto. Passati i cinque minuti, salii le scale e mi fermai davanti alla porta della sua stanza.

Bussai due volte e mi sedetti a terra.

- So che non vuoi parlare e infatti non ti chiedo di usare la voce. Ti sto passando un foglio sotto la porta. Mi basta che tu scriva una parola o uno scarabocchio giusto per capire se sei sveglio e se ti va di ascoltarmi -

Feci scorrere il foglio bianco e la penna dalla piccola fessura. Sentii alcuni movimenti e attesi in silenzio, sorseggiando la mia tazza di tè.

Il foglio mi ritornò indietro e sorrisi. Vi aveva scritto sopra "Mi sei mancato, Harry".

- Mi manchi anche tu, Zayn. Per questo vorrei tanto parlarti,guardandomi negli occhi. Sai che potrei capirti e aiutarti. Ho qui con me una bella tazza di tè caldo. Potremmo berla in ottima compagnia oppure potremmo continuare a parlare così. A me va bene qualsiasi cosa -

Gli passai un altro foglio e aspettai la sua risposta.

Scrisse "E' che non ho il coraggio di guardare negli occhi nessuno. So quello che vi leggerei. Odio e disprezzo. Fidati, lo provo per me stesso ogni volta che mi guardo allo specchio"

- Quante ne abbiamo passate, Zayn? Quante volte ti ho messo con le spalle al muro e giudicato? Quante volte ci siamo alzati a vicenda,facendo affidamento sulle nostre forze. Facciamo che mi fai entrare, ma ti prometto di non guardarti negli occhi. Lo farò solo quando tu vorrai. Ma non lasciarmi qui fuori, con questa tazza di tè che si sta raffreddando -

Gli passai un altro foglio ancora. Dopo qualche minuto l'ansia mi era arrivata alle stelle, ma lui non mi aveva risposto. Poi sentii la serratura scattare, quindi mi alzai in piedi e aspettai che aprisse la porta. Mantenni lo sguardo basso per evitare di guardarlo negli occhi.Volevo fargli capire che si poteva fidare di me.

Sentii il suo corpo gettarsi sul mio e subito ricambiai l'abbraccio.

- Non potrei mai guardarti con odio e disprezzo. Sono sicuro che dietro a tutto questo caos ci sia un motivo valido e sono qui proprio per questo. Non potrei mai giudicarti Zayn. In questi anni sei stato come un fratello per me, lo sai -

Zayn mi afferrò il mento e mi spinse il viso verso l'alto,così che potessi guardare il suo. Aveva gli occhi lucidi,arrossati, gonfi di lacrime. Le guance leggermente scavate. Le labbra screpolate e con qualche taglietto fresco, probabilmente per averle torturate con i denti.

- L'amore fa schifo a volte, eh? - gli chiesi, accarezzandogli una guancia.

- Fa schifo quando sei tu a mandarlo a puttane - mormorò con la voce rauca. Si sedette sul letto disfatto, facendomi segno di accomodarmi accanto a lui. La finestra della camera era stata aperta,forse per far circolare l'aria e lì dentro un po' si gelava.

- Mi dispiace non aver fatto entrare Louis, non dico che lui mi giudicherebbe, ma non voglio che mi veda in questo stato perchè per anni sono sempre stato attento a farmi vedere in un certo modo -

- Forte e indistruttibile... sì, ricordo Zayn - gli sorrisi dolcemente e gli poggiai tra le mani la tazza di tè.

- Dobbiamo proprio parlare di quello che è successo o posso parlare di tutto ciò che voglio? -

- Sono qui, puoi dirmi anche se trovi possibile che all'improvviso gli asini decidano di volare -

Il moro ridacchiò e incrociò le gambe sul letto.

- Ti è mai capitato di ubriacarti così tanto da non ricordarti nulla? -

- Può essere... o forse si... decisamente. Due anni fa. Io e Louis abbiamo alzato il gomito così tanto che ci siamo svegliati nudi a pochi passi da un laghetto. Non ricordiamo propriamente quello che è successo... -

- Certo che siete folli voi due... -

Gli sorrisi e cercai di tornare all'argomento principale - A te è capitato recentemente o sbaglio? -

- E' capitato - sospirò - Io e Liam avevamo litigato davvero molto quella sera. Lui mi aveva chiesto di adottare un bambino e ho avuto paura. Di solito quando litighiamo ci chiudiamo in due stanze diverse fino a quando uno dei due si scusa... ma quella sera avevamo litigato così tanto che ho sentito il bisogno di scappare via.Ho bevuto davvero tanto Harry e non ricordo nulla. Mi sono svegliato nel letto di questo tizio, eravamo nudi, ma ti giuro che non ricordo nulla. Se ho davvero tradito Liam io... io non me lo perdonerei... -singhiozzò. Le spalle iniziarono a tremare e d'istinto lo abbracciai forte.

- Risolveremo tutto Zayn. Te lo assicuro. Louis è un bravo avvocato e sai che ha questo dannato potere di tirar fuori la verità dalle persone. Potrebbe parlare con questo tizio e cercare di capire se davvero siete stati a letto insieme, oppure no -

- Potrebbe farlo? Questo Jacob mi ha detto di si, mi ha detto che era il passivo e che se il culo gli faceva male un motivo c'era. C'era anche un preservativo usato tra di noi, Harry. Io ho paura di aver davvero fatto una cazzata del genere. Che motivo avrebbe di mentire,sennò? -

- Non lo so, ma lo capiremo. Di certo non lasceremo la situazione in questo stato. Ti va se ne parliamo con Louis mentre mangiamo qualcosa?Non ha cenato nessuno ancora. E io ho davvero fame! -

- Mi vedi molto dimagrito, vero? -

Non dissi nulla per non rischiare di giudicarlo ma Zayn fece un sorrisetto che mi fece capire che sapeva la mia risposta.

- Puoi anche dirlo, è molto evidente. Ho perso qualche chilo, mene sono accorto pure io. Non volevo arrivare a questo punto ma ho lo stomaco totalmente chiuso. Ho provato a mangiare qualcosa, ma non entrava altro. Giusto qualche boccone per non fare preoccupare mia madre -

- Ti capisco. Certe situazioni chiudono davvero lo stomaco. Ma credo che questo sia il momento migliore per aprirlo, in compagnia di alcuni amici! -

- Liam è andato via? - "La verità Harry... devi sempre dire la verità in questi casi", mi dissi.

- Sì. O per lo meno così mi ha detto Trisha. Ma non so per quale motivo -

- Lo so io - affermò, posando sul comodino la tazza vuota - Non vuole più avere nulla a che fare con me. Mi ha detto che è totalmente distratto in questo periodo, che ha pensato a perdonarmi ma... ma è come se non fosse più sicuro di quello che prova per me -

- E' accettabile, lo sai. Non è più sicuro della stabilità della relazione. Ma vedrai che gli serve solo del tempo per schiarirsi le idee e capire quanto ci tiene a te -

Il moro annuì e poi mi disse di scendere. Doveva parlare con Louis e fargli capire che nonostante si fosse sfogato con me, lui sarebbe rimasto comunque fondamentale nella sua vita.

- Zayn! - esclamò mio marito.

- Lou, mi sei mancato. Scusami per prima, ma sai che tuo marito è portato per questo compito! - gli disse ridacchiando. Sorrisi anche io e sentii lo sguardo di Louis bruciarmi addosso - Oh, è il migliore per questo compito. Ha deciso pure di laurearsi in questa cosa! -

Ruotai gli occhi al cielo - Scordalo Lou, non racconterai nuovamente tutta la mia storia e il perchè io abbia deciso di studiare psicologia! - lo rimproverai.

Trisha rise, facendoci segno di andare in cucina perchè aveva preparato una cenetta con i fiocchi.

- No, devo proprio raccontarla! -

- La sanno già tutti, Lou. Davvero, taci! -

Zayn rise e disse che sì, la sapeva anche lui, ma poi arrivò Trisha a rompere i miei piani.

- Io non credo di saperla! -

- Ah, ecco vedi? Lei non la sa! Vieni con me, Trisha - se la prese a braccetto e superò me e Zayn. Le iniziò a raccontare di quella volta che, sdraiati sul letto (fortunatamente non disse che avevamo appena finito di fare l'amore) io gli avevo raccontato di quanto mi piacesse ascoltare le persone e aiutarle nelle loro difficoltà. Andò avanti per almeno un quarto d'ora, sotto il mio sguardo stremato e quello divertito di Zayn che probabilmente per un po' aveva staccato la spina, mettendo da parte il peso che gli bloccava lo stomaco e facendogli gustare una cena decente, dopo giorni.   

Lacrime di polvereDove le storie prendono vita. Scoprilo ora