IV Capitolo

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Vi prego di leggere un solo secondo questo spazio autrice. Credo sappiate tutti quello che è successo a Louis, ovvero la sua insostituibile perdita, e non voglio fare questo avviso per dire che smetterò di scrivere la storia, ma viprego, leggete bene.

Johannah è sempre stata un tassello super importante in questa storia, amata da tutti anche qui. Per questo motivo ho deciso di rendere al meglio il suo personaggio in questa storia perchè già mi pesa il cuore a parlare di lei, senza conoscerla e stravolgendole il carattere. Per questo motivo, vi assicuro che in questa storia vivrà in eterno e continuerà ad essere amata da ognuno di noi. Non potrei parlare male di lei,soprattutto non dopo quello che è successo! Spero possa piacervi l'idea e spero che non ci saranno critiche del tipo "Non sei nessuno per fare il suo nome in questa storia" mi dispiace se il mio voler mantenerla invita qui possa farvi pensare questo.Detto questo, buona lettura! Riposa in pace, dolce angelo! #Johannah.Ps: mi scuso perchè ho sempre scritto il suo nome Johanna senza "h" finale.Vedrò di modificarlo durante le correzioni. E guerrieri, vi prego,amate tutti coloro che vi stanno sempre vicino. In questi giorni mi sono sentita terribilmente triste perchè mi sono accorta di quanto fugaci siano i momenti che passiamo con chi amiamo. Quindi apprezzate ogni singolo gesto! Vi amo!

IV Capitolo

Ladruncolo.

- Pronto? - risposi al cellulare, trafficando con la mia cartella alla ricerca delle chiavi della macchina.

- Haz, ho bisogno di un favore -

Sbuffai perchè quella cartella sembrava la borsa di una donna. Infinitamente spaziosa, tanto che dovevo dotare gli oggetti di gps o avrei rischiato di non ritrovarli più.

- Ma se ti secca, fa nulla -

- No, no, Lou, non ce l'avevo con te. Non trovo le chiavi della macchina. Che favore? - tenni in equilibrio il cellulare, comprimendolo tra l'orecchio e la spalla. Infossai la mano ancora di più nella cartella ed esultai quando trovai la chiave.

- Avrei dovuto fare io la spesa stasera, ma ho bisogno che ci vai tu. E' arrivato un cliente e perderò un po' di tempo -

- Va bene, vado adesso che ho appena finito di lavorare. Ceni a casa o ti porto qualcosa lì? - aprii la portiera e salii alla guida, posando la cartella sul sedile accanto al mio.

- Ceno a casa, non ci arrivo solo a fare la spesa -

- Non ti preoccupare. Stacco sennò faccio tardi, a dopo -

- Okay, a dopo -

Chiusi la chiamata e partii in direzione del supermercato più vicino. Fortunatamente ricordavo la maggior parte delle cose che servivano in casa. Di solito Louis scriveva una lista che veniva presa da chi faceva la spesa e quella volta non avevo il foglio.

Parcheggiai e poi tirai fuori il cellulare dalla tasca quando sentii l'avviso di un messaggio. Sorrisi accorgendomi che Louis mi aveva mandato una foto della lista. Afferrai un carrello e ci misi dentro tutto quello che era scritto sulla lista, risparmiando lì dov'era possibile. Feci per afferrare un pacco di cereali quando mi accorsi di un ragazzino che si guardava furtivamente intorno, a pochi metri da me. Lo riconobbi solo dopo qualche istante e sgranai gli occhi. Quello era Christopher... e stava cercando di rubare un pacco di pasta e di infilarlo sotto la maglietta. Mi avvicinai a lui, non volevo che si incasinasse più di quanto lo potesse essere già.

- Cosa ti salta in mente? Posa subito quel pacco di pasta! - sussurrai, coprendolo con il mio corpo e facendogli da scudo. Il ragazzino sobbalzò e lasciò cadere il pacco a terra.

- Ma che cazzo fai? Mi hai fatto prendere un colpo! -

- Modera il linguaggio, ragazzino. E ti ho appena salvato la pelle. La sicurezza è nel corridoio di fianco a questo, quindi rimetti quel pacco dov'era se non hai intenzione di acquistarlo -

Lacrime di polvereDove le storie prendono vita. Scoprilo ora