XVII Capitolo

1.9K 104 35
                                    

Spazio autrice:
Volevo inserire una foto, ma il programma che usavo prima non va più... voi come le inserite di solito? Comunque sono un po' in ritardo ma oggi ho finito la seconda prova di maturità quindi capitemi, vi supplico. Sono stressata, disorientata e totalmente nervosa. Ho preso qualche oretta libera da dedicare a voi solo per staccare un po' dallo studio, apprezzate il capitolo e un minuto di silenzio per quelli che, come me, stanno studiando o hanno studiato per gli esami, tutti i tipi!

Introduco un nuovo personaggio in questo capitolo, come potete intuire dal titolo e chissà, magari vi piacerà tanto quanto piace a me ;) A presto, buona lettura, Noemi :*

Ps: ricordo a tutti che il personaggio "Christopher" lo immagino come Dylan Sprayberry quindi andatelo a cercare su internet... vi piacerà!

James.*Christopher's Pov*

Ricordo ancora la discussione avvenuta con Louis e Harry. Diciamo che mi aveva straziato quello che mi avevano proposto. Insomma, fare parte della loro famiglia? Ma avevano visto quanto ero incasinato? Come potevano volermi nella loro famiglia così perfetta? E poi non li conoscevo nemmeno, avevo paura che la loro gentilezza fosse una facciata. Non mi fidavo di nessuno e di certo non avrei messo la mia sorellina nella mani di persone delle quali non mi fidavo ancora o non mi sarei fidato mai.

- Clis... Clis... sto chiamando te! -

-Voi? - chiesi con un'espressione indecifrabile sul viso. Non riuscii bene a classificarla nemmeno io.

- Be'... si - affermò Harry non più tanto sicuro quanto prima. Risi amaramente e scossi il capo.

- Certo come no... -

- Non stiamo scherzando Chris. Mi servirebbe qualche carta e un po' di tempo per ottenere la vostra custodia. Ho le mie amicizie - disse Louis e spostammo tutti l'attenzione su di lui.

- Non posso denunciare i miei... e lasciare la casa e... insomma devo... lasciate stare okay? E' una cosa che voglio sbrigarmi da solo.Posso farcela benissimo da solo -

- Non lo metto in dubbio. Ma una mano non fa mai male a nessuno e... -

- Continua ad essere no la mia risposta. Se pensate che restando qui qualche giorno potrei cambiare idea allora vado via subito. Vi ringrazio per l'ospitalità, ma lo faccio solo perchè sono costretto dagli avvenimenti. Darcy deve avere i suoi genitori, è giusto così. Io cambierò le cose. Aiuterò mamma e papà cambierà. Adesso basta parlarne! - mi surriscaldai, gli occhi diventarono leggermente lucidi e subito allontanai lo sguardo per non farmi notare. Ma lo avevano già visto che ero sul punto di piangere. Decisero di far crollare il discorso e gli fui grato per quello.

Scossi il capo e cercai di non pensare più a quello che era successo in quella casa. Avevo notato quanto comunque avevo ferito quei due rifiutando la loro offerta, ma davvero, potevo e dovevo cavarmela da solo.

- Insomma Clis! -

- Cosa c'è Darcy? Sto pensando! - sbottai, pentendomene l'attimo dopo non appena vidi gli occhioni lucidi di mia sorella. Eravamo rimasti altri due giorni in casa Tomlinson, poi avevo deciso che era arrivato il momento di andare via ed era già trascorsa una settimana da quella strana permanenza in quella casa.

- Non pensare! Ascolta me -

- E va bene, ti ascolto, scusami... che volevi dirmi? -

- Se ti fa male qui - disse, toccandomi piano lo zigomo. Mi tirai indietro contraendo la mascella per il dolore - E' tutto nero... -aggiunse. Scossi le spalle ed evitai il suo sguardo. - Adesso passa, lo sai. Diventa nero e dopo qualche giorno sparisce -

Lacrime di polvereDove le storie prendono vita. Scoprilo ora