Spazio autrice:
Ce l'ho fatta!! Alloooora, che dire, sono sempre più fiera di voi e del vostro modo di interagire con me! Grazie davvero, davvero di cuore, guerrieri. Se potessi, vi abbraccerei tutti! Vi auguro una buona lettura e ditemi un po' cosa ne pensate alla fine di Christopher, di quello che farà e di come reagirà James!
Un bacione, a presto, Noemi :*
PS: meno 6 capitoli alla fine!
*Christopher's Pov*
Istruzioni d'amore.
- Sono in ritardo? - mi voltai e osserva Cloris che aveva il fiatone. Poi fissai l'orologio al polso - Tu e il ritardo andate a braccetto. Sei arrivata in tempo per la torta -
- Oh... be' vuol dire che mangerò quella! -
- Scherzo, è rimasto ancora qualcosa che puoi mangiare - risi e Cloris sbirciò dietro la mia spalla. - Tu devi essere James! - disse entusiasta. Fissai il ragazzo e notai che era rimasto in silenzio in quel frangente di tempo.
- Oh... emh, sì, sono io -
- E' un piacere conoscerti! - Cloris avanzò e lo abbracciò. James mi fissò sgranando gli occhi come a dire "Ma tutta questa confidenza?". Alzai le spalle e mi guardai attorno. La festa stava procedendo davvero bene e Darcy si stava divertendo come una matta.
Dopo un paio di secondi imbarazzanti, passati in assoluto silenzio, Cloris mi disse di avere fame e io le feci cenno di seguirmi in cucina. Misi qualcosa in un piatto e glielo porsi - Tieni, ingozzati! -
- Spiritoso! - mi diede uno schiaffo sul braccio e iniziò a mangiare - James è scomparso? -
- La vuoi finire? Sei proprio fissata male -
Socchiuse gli occhi - Che vuol dire? E' il tuo ragazzo, dovresti essere fiero di avercelo sempre accanto -
Alzai gli occhi al cielo - Okay ma se non ci ha seguiti, vuol dire che doveva fare qualcosa. Magari è in bagno e non posso certo seguirlo anche lì -
- Certe volte sei davvero stupido - mangiò un pezzo di pizza e con la bocca mezza piena disse - Non so se lo fai apposta. Intendo, trattarlo così - inghiottì - Quasi come se fossi bipolare. Prima che arrivassi io parlavate fitti fitti e ora lo perdi di vista. Se tu fossi stato il mio ragazzo, ti avrei cambiato i connotati -
Ridacchiai - Fortunatamente non lo sono e in ogni caso mangia e stai tranquilla. James ha capito che non c'è bisogno di essere geloso -
- E questo te l'ha detto James o lo hai dedotto tu con le tue grandi doti? -
Sbuffai - Cloris, mio Dio, puoi smetterla e mangiare? Lascia le cose come sono. C'è sintonia, va tutto bene tra di noi e basta -
- Oh, se lo dici tu - riprese a mangiare e Harry entrò in cucina.
- Sto uscendo la torta così facciamo le foto. Darcy è già sudata come un pulcino -
Risi - Non ha smesso di correre nemmeno per un secondo. Hai bisogno di una mano? -
- No, no. Adesso viene Louis. Lei è una tua amica? - indicò Cloris e appoggiò la torta sul bancone.
- Sì. Cloris, lui è Harry - non aggiunsi altro anche perchè ancora Cloris non sapeva tutta la mia situazione familiare. Il fatto che l'avessi invitata per me era già tanto.
- Vado a posare la torta, raggiungici per le foto - annuii e mi voltai verso la mia amica. Mi fissava già in attesa di spiegazioni.
- E' il mio genitore... affidatario? Oh insomma, la mia famiglia fa schifo e Harry e Louis hanno preso me e mia sorella in affido -
- Stanno insieme? - quasi urlò, il suo entusiasmo quasi mi colpiva in faccia.
- Sì -
- Oddio. Devo andare a conoscere suo marito? Sono sposati? Che bello! -
- Ma che ti prende? - risi - Sembra quasi che tu non abbia mai visto una coppia gay -
- Non mi capita mai di vederli, tanto meno in famiglia, in questo modo. E' stupendo, davvero. -
- Sembri una bimba in un luna park! -
- Lo sono! Fammi conoscere Louis! -
- Chi mi vuole conoscere? - Louis entrò in cucina e Cloris arrossì tutta in una volta. Per poco non scoppiai a ridere - Oh, lei è una mia amica, Cloris. Ci teneva a conoscerti visto che sa che stai con Harry -
- Allora è un piacere conoscerti, Cloris. Harry ha preso già la torta? -
- Sì, poco fa -
- D'accordo... senti... il tuo amico, James... avete litigato? - domandò cauto. Aggrottai le sopracciglia e feci di no con la testa.
- E' da solo in sala, pensavo che aveste discusso -
Sul punto di rispondere, fui fermato da un pugno alla spalla da parte di Cloris - Idiota! - sbottò, sotto lo sguardo divertito di Louis.
- Non abbiamo litigato ma adesso vado da lui -
- Okay, io sono da Harry -
- Che carini! - Cloris sembrava avere gli occhi a cuoricino - Hai finito? Ieri eri tutta "Ah, io sono una dura" e oggi quasi vesti con i colori dell'arcobaleno -
- Tu zitto! Te l'ho detto che qualcosa non andava. Andiamo da lui, ora! -
Alzai gli occhi al cielo e la seguii. James era nello stesso punto in cui l'avevo lasciato, aveva il cellulare in mano e lo sguardo perso.
- Perchè non ci hai seguiti? - domandai a due passi da lui.
Il suo viso scattò verso l'alto e poi alzò le spalle - Dovevo? - aggiunse, continuando a usare il cellulare.
- Be', direi di sì -
Rimase zitto e mi infastidii. Era una scenata di gelosia?
- Posso parlarti? - il ragazzo mi seguì un po' lontano da Cloris.
- Cos'è? Una scenata di gelosia? -
James emise una risata che di divertente non aveva nulla e capii di aver nuovamente fatto una mossa idiota - No, Christopher, stai fottutamente tranquillo okay? Non sono geloso, smettila di dirmi sempre che faccio scenate di gelosia! Non mi sembrava il caso e non vi ho seguiti. Devo sempre starti dietro? - il volto si arrossì un po' per la rabbia e io continuai a rimanere zitto.
- Sai cosa? Non capisco mai quale sia la cosa giusta da fare con te! Se hai un manuale d'istruzioni, ti prego, forniscimelo! - James mi lasciò a metà salotto e uscì verso il giardino. Rimasi fermo come uno stoccafisso per minuti fino a quando Cloris non decise di raggiungermi.
- Avete litigato? -
- Ma che ne so... senti andiamo a fare la foto che è meglio -
Passammo una buona mezz'ora tra il taglio della torta, le foto di gruppo e i regali. Alla fine Cloris andò via verso le 21 e 30 e io aiutai Harry per un'altra mezz'ora. Quando Niall e Charly fecero il loro annuncio, la gioia era palpabile in sala.
- Ci sono cose in giardino da togliere? -
- Mmh... credo di si... puoi andare a vedere? -
- Certo - Louis mi ringraziò e tornò agli abbracci calorosi dei suoi amici. Prima finivamo di pulire, prima potevo rilassarmi a letto. Notai una figura poco distante dal dondolo. James?
Mi avvicinai, se ne stava seduto a terra, con una spalla appoggiata a un muretto.
- James? -
Non mi rispose. Riprovai.
- James? -
- Giuro... - singhiozzò - Giuro che non ti capisco davvero Chris -
Lo fissai sconvolto. Perchè piangeva? Avrei voluto uccidermi all'istante.
- James... cosa... - si alzò e si parò di fronte a me.
- Dimmi un po' come funzioni. Un giorno sei il mio ragazzo, il giorno dopo non ho il diritto di essere geloso. Ma perchè non posso essere geloso di te e tu di me si? Perchè a me complichi sempre tutto? Stai aspettando che ceda? -
- No... io... -
- No cosa? Sparisci per mezz'ora con Cloris, torni ed è pure colpa mia se mi sentivo a disagio a seguirvi! Me ne vado e nemmeno te ne frega. Sono da un'ora seduto qui e nemmeno te ne frega! Ma cosa vuoi da me? Cosa vuoi? - urlò ancora.
Lo fissai scioccato. Che dovevo dire?
- Resta nel tuo mutismo Chris e se il tuo scopo era allontanarmi, complimenti. Sto davvero gettando la spugna - iniziò a camminare e poco dopo gli corsi dietro. Avevo tre mila cosa per la testa, davvero tante e non sapevo cosa fare ma con sicurezza non volevo perderlo.
- James aspetta ti prego! - non mi ascoltò.
- James! - bloccai il suo braccio e quando mi fissò persi di nuovo le parole. Era un fiume di lacrime per colpa mia.
- Ti prego io... sto pensando tante cose in questo momento e per il 90% mi sto insultando ma non voglio perderti e non voglio che tu getta la spugna con me. Sono stato un coglione e non so nemmeno io perchè alle volte ti allontano, forse è per paura. Ho paura che affezionandomi troppo a te, ci rimarrò male quando andrai via e mi lascerai da solo e non lo so. Alle volte non ci penso e ti tratto come il mio ragazzo, altre volte ci penso e divento stronzo ma mi dispiace, davvero. Non voglio allontanarti -
- Perchè dovrei andare via? - si asciugò le lacrime e mi fissò serio ma ancora stravolto.
- Diventerai o no un chirurgo? Sicuramente andrai in chissà quale prestigiosa scuola e non potrò seguirti. Saremo distanti e ci perderemo.
- Non è detto... - mormorò.
- E non voglio pensarci ora. Magari non sarà per sempre ma almeno ora voglio godermi ogni cosa... -
- E allora ogni volta che penserai di allontanarmi... pensa anche a questo. A goderci tutto questo. Il resto si vedrà -
- Hai ragione... mi dispiace... -
James scosse il capo e mi afferrò il viso con le mani. Poi mi baciò e come succedeva ogni volta, tutto il resto spariva.
- Vuoi venire da me? Non c'è nessuno in casa -
- E io non ho nulla da fare... ti seguo volentieri - il mio ragazzo rise e mi baciò ancora. Poi lo seguii a casa sua dove sapevo che qualcosa sarebbe successo.
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Lacrime di polvere
FanfictionSequel de " Il Grido della libertà", primo libro della trilogia. Terzo libro della trilogia: Come la prima volta. Sette anni dopo, le cose sono parecchio cambiate. Louis e Harry sono sposati e di solito dopo il matrimonio si pensa subito ad allargar...