XLIII Capitolo

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Spazio autrice:

Ce l'ho fatta!! Alloooora, che dire, sono sempre più fiera di voi e del vostro modo di interagire con me! Grazie davvero, davvero di cuore, guerrieri. Se potessi, vi abbraccerei tutti! Vi auguro una buona lettura e ditemi un po' cosa ne pensate alla fine di Christopher, di quello che farà e di come reagirà James!

Un bacione, a presto, Noemi :*

PS: meno 6 capitoli alla fine!



*Christopher's Pov*


Istruzioni d'amore.



- Sono in ritardo? - mi voltai e osserva Cloris che aveva il fiatone. Poi fissai l'orologio al polso - Tu e il ritardo andate a braccetto. Sei arrivata in tempo per la torta -

- Oh... be' vuol dire che mangerò quella! -

- Scherzo, è rimasto ancora qualcosa che puoi mangiare - risi e Cloris sbirciò dietro la mia spalla. - Tu devi essere James! - disse entusiasta. Fissai il ragazzo e notai che era rimasto in silenzio in quel frangente di tempo.

- Oh... emh, sì, sono io -

- E' un piacere conoscerti! - Cloris avanzò e lo abbracciò. James mi fissò sgranando gli occhi come a dire "Ma tutta questa confidenza?". Alzai le spalle e mi guardai attorno. La festa stava procedendo davvero bene e Darcy si stava divertendo come una matta.

Dopo un paio di secondi imbarazzanti, passati in assoluto silenzio, Cloris mi disse di avere fame e io le feci cenno di seguirmi in cucina. Misi qualcosa in un piatto e glielo porsi - Tieni, ingozzati! -

- Spiritoso! - mi diede uno schiaffo sul braccio e iniziò a mangiare - James è scomparso? -

- La vuoi finire? Sei proprio fissata male -

Socchiuse gli occhi - Che vuol dire? E' il tuo ragazzo, dovresti essere fiero di avercelo sempre accanto -

Alzai gli occhi al cielo - Okay ma se non ci ha seguiti, vuol dire che doveva fare qualcosa. Magari è in bagno e non posso certo seguirlo anche lì -

- Certe volte sei davvero stupido - mangiò un pezzo di pizza e con la bocca mezza piena disse - Non so se lo fai apposta. Intendo, trattarlo così - inghiottì - Quasi come se fossi bipolare. Prima che arrivassi io parlavate fitti fitti e ora lo perdi di vista. Se tu fossi stato il mio ragazzo, ti avrei cambiato i connotati -

Ridacchiai - Fortunatamente non lo sono e in ogni caso mangia e stai tranquilla. James ha capito che non c'è bisogno di essere geloso -

- E questo te l'ha detto James o lo hai dedotto tu con le tue grandi doti? -

Sbuffai - Cloris, mio Dio, puoi smetterla e mangiare? Lascia le cose come sono. C'è sintonia, va tutto bene tra di noi e basta -

- Oh, se lo dici tu - riprese a mangiare e Harry entrò in cucina.

- Sto uscendo la torta così facciamo le foto. Darcy è già sudata come un pulcino -

Risi - Non ha smesso di correre nemmeno per un secondo. Hai bisogno di una mano? -

- No, no. Adesso viene Louis. Lei è una tua amica? - indicò Cloris e appoggiò la torta sul bancone.

- Sì. Cloris, lui è Harry - non aggiunsi altro anche perchè ancora Cloris non sapeva tutta la mia situazione familiare. Il fatto che l'avessi invitata per me era già tanto.

- Vado a posare la torta, raggiungici per le foto - annuii e mi voltai verso la mia amica. Mi fissava già in attesa di spiegazioni.

- E' il mio genitore... affidatario? Oh insomma, la mia famiglia fa schifo e Harry e Louis hanno preso me e mia sorella in affido -

- Stanno insieme? - quasi urlò, il suo entusiasmo quasi mi colpiva in faccia.

- Sì -

- Oddio. Devo andare a conoscere suo marito? Sono sposati? Che bello! -

- Ma che ti prende? - risi - Sembra quasi che tu non abbia mai visto una coppia gay -

- Non mi capita mai di vederli, tanto meno in famiglia, in questo modo. E' stupendo, davvero. -

- Sembri una bimba in un luna park! -

- Lo sono! Fammi conoscere Louis! -

- Chi mi vuole conoscere? - Louis entrò in cucina e Cloris arrossì tutta in una volta. Per poco non scoppiai a ridere - Oh, lei è una mia amica, Cloris. Ci teneva a conoscerti visto che sa che stai con Harry -

- Allora è un piacere conoscerti, Cloris. Harry ha preso già la torta? -

- Sì, poco fa -

- D'accordo... senti... il tuo amico, James... avete litigato? - domandò cauto. Aggrottai le sopracciglia e feci di no con la testa.

- E' da solo in sala, pensavo che aveste discusso -

Sul punto di rispondere, fui fermato da un pugno alla spalla da parte di Cloris - Idiota! - sbottò, sotto lo sguardo divertito di Louis.

- Non abbiamo litigato ma adesso vado da lui -

- Okay, io sono da Harry -

- Che carini! - Cloris sembrava avere gli occhi a cuoricino - Hai finito? Ieri eri tutta "Ah, io sono una dura" e oggi quasi vesti con i colori dell'arcobaleno -

- Tu zitto! Te l'ho detto che qualcosa non andava. Andiamo da lui, ora! -

Alzai gli occhi al cielo e la seguii. James era nello stesso punto in cui l'avevo lasciato, aveva il cellulare in mano e lo sguardo perso.

- Perchè non ci hai seguiti? - domandai a due passi da lui.

Il suo viso scattò verso l'alto e poi alzò le spalle - Dovevo? - aggiunse, continuando a usare il cellulare.

- Be', direi di sì -

Rimase zitto e mi infastidii. Era una scenata di gelosia?

- Posso parlarti? - il ragazzo mi seguì un po' lontano da Cloris.

- Cos'è? Una scenata di gelosia? -

James emise una risata che di divertente non aveva nulla e capii di aver nuovamente fatto una mossa idiota - No, Christopher, stai fottutamente tranquillo okay? Non sono geloso, smettila di dirmi sempre che faccio scenate di gelosia! Non mi sembrava il caso e non vi ho seguiti. Devo sempre starti dietro? - il volto si arrossì un po' per la rabbia e io continuai a rimanere zitto.

- Sai cosa? Non capisco mai quale sia la cosa giusta da fare con te! Se hai un manuale d'istruzioni, ti prego, forniscimelo! - James mi lasciò a metà salotto e uscì verso il giardino. Rimasi fermo come uno stoccafisso per minuti fino a quando Cloris non decise di raggiungermi.

- Avete litigato? -

- Ma che ne so... senti andiamo a fare la foto che è meglio -

Passammo una buona mezz'ora tra il taglio della torta, le foto di gruppo e i regali. Alla fine Cloris andò via verso le 21 e 30 e io aiutai Harry per un'altra mezz'ora. Quando Niall e Charly fecero il loro annuncio, la gioia era palpabile in sala.

- Ci sono cose in giardino da togliere? -

- Mmh... credo di si... puoi andare a vedere? -

- Certo - Louis mi ringraziò e tornò agli abbracci calorosi dei suoi amici. Prima finivamo di pulire, prima potevo rilassarmi a letto. Notai una figura poco distante dal dondolo. James?

Mi avvicinai, se ne stava seduto a terra, con una spalla appoggiata a un muretto.

- James? -

Non mi rispose. Riprovai.

- James? -

- Giuro... - singhiozzò - Giuro che non ti capisco davvero Chris -

Lo fissai sconvolto. Perchè piangeva? Avrei voluto uccidermi all'istante.

- James... cosa... - si alzò e si parò di fronte a me.

- Dimmi un po' come funzioni. Un giorno sei il mio ragazzo, il giorno dopo non ho il diritto di essere geloso. Ma perchè non posso essere geloso di te e tu di me si? Perchè a me complichi sempre tutto? Stai aspettando che ceda? -

- No... io... -

- No cosa? Sparisci per mezz'ora con Cloris, torni ed è pure colpa mia se mi sentivo a disagio a seguirvi! Me ne vado e nemmeno te ne frega. Sono da un'ora seduto qui e nemmeno te ne frega! Ma cosa vuoi da me? Cosa vuoi? - urlò ancora.

Lo fissai scioccato. Che dovevo dire?

- Resta nel tuo mutismo Chris e se il tuo scopo era allontanarmi, complimenti. Sto davvero gettando la spugna - iniziò a camminare e poco dopo gli corsi dietro. Avevo tre mila cosa per la testa, davvero tante e non sapevo cosa fare ma con sicurezza non volevo perderlo.

- James aspetta ti prego! - non mi ascoltò.

- James! - bloccai il suo braccio e quando mi fissò persi di nuovo le parole. Era un fiume di lacrime per colpa mia.

- Ti prego io... sto pensando tante cose in questo momento e per il 90% mi sto insultando ma non voglio perderti e non voglio che tu getta la spugna con me. Sono stato un coglione e non so nemmeno io perchè alle volte ti allontano, forse è per paura. Ho paura che affezionandomi troppo a te, ci rimarrò male quando andrai via e mi lascerai da solo e non lo so. Alle volte non ci penso e ti tratto come il mio ragazzo, altre volte ci penso e divento stronzo ma mi dispiace, davvero. Non voglio allontanarti -

- Perchè dovrei andare via? - si asciugò le lacrime e mi fissò serio ma ancora stravolto.

- Diventerai o no un chirurgo? Sicuramente andrai in chissà quale prestigiosa scuola e non potrò seguirti. Saremo distanti e ci perderemo.

- Non è detto... - mormorò.

- E non voglio pensarci ora. Magari non sarà per sempre ma almeno ora voglio godermi ogni cosa... -

- E allora ogni volta che penserai di allontanarmi... pensa anche a questo. A goderci tutto questo. Il resto si vedrà -

- Hai ragione... mi dispiace... -

James scosse il capo e mi afferrò il viso con le mani. Poi mi baciò e come succedeva ogni volta, tutto il resto spariva.

- Vuoi venire da me? Non c'è nessuno in casa -

- E io non ho nulla da fare... ti seguo volentieri - il mio ragazzo rise e mi baciò ancora. Poi lo seguii a casa sua dove sapevo che qualcosa sarebbe successo.

Lacrime di polvereDove le storie prendono vita. Scoprilo ora