XI Capitolo

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SPAZIO AUTRICE:

Piccolo spazio autrice per augurarvi una buona Domenica e anche Buona Pasqua! I miei più affettuosi auguri! Passate una bella giornata e spero che la parte finale del capitolo possa addolcirla un po'. Se vi va, lasciate qualche commento o una stellina! Auguri, auguri, auguri! Un bacione, a presto, Noemi :*

Fratello protettivo



- Le hai rimboccato le coperte? - sobbalzai e mi allontanai dal corpo della piccola Darcy. Guardai Louis e poi abbassai lo sguardo, come se avessi paura di un suo giudizio.

- La coperta era scivolata via e l'ho sollevata - biascicai. Louis mi cinse il busto con le braccia - Le hai rimboccato la coperta -affermò. Poi mi lasciò un bacio sulla guancia e si allontanò quando sentì qualcuno tossire a pochi passi da noi. Christopher, con il volto deformato da una smorfia di rabbia, misi avvicinò.

- Ti posso parlare? - domandò, astio.

- Certo... Lou perchè non mi aspetti di sopra, arrivo subito -

Anche se controvoglia, mio marito annuì e salì le scale.

- Vieni, andiamo fuori, così non si sveglia Darcy e non ci sente nessuno -

Christopher mi seguì fino alla piccola veranda. - Che succede? -

- No, che succede a te? Tutta questa protezione nei confronti di mia sorella? Che cazzo vuoi fare? Strapparmela via e adottarla? -sibilò rabbioso, afferrandomi la felpa. Mi tolsi le sue mani di dosso.

- Stai scherzando Christopher? Non potrei mai fare una cosa del genere.Le ho solo alzato le coperte, questo non vuol dire che sarò suo padre -

- Ah meno male, perchè di certo non lascerei mai che venisse adottata da voi -

Il mio sguardo subito si indurì - Che problemi hai con noi? Mi sembra che per chiedere aiuto tu sia venuto qui -

- Potevo anche andarmene - ribatté - Ma voi non volevate -

- Si, perchè ho avuto la decenza di darti un posto caldo dove stare e dove proteggere meglio tua sorella! Dovresti ringraziarmi e non sputarmi veleno addosso. Noi non ti abbiamo fatto nulla! -

- Si invece, state facendo molte cose! Ad esempio, cosa cavolo stai cercando di dare a Darcy eh? Le racconti la favoletta, le prepari i biscotti al cioccolato, fai tanto il premuroso! - il volto gli si colorò di rosso e a quel punto non ci vidi più.

- Sto cercando di darle quello che non ha! -

- Una figura paterna? Stai cercando di darle una figura paterna? - chiese rabbioso, spingendomi all'indietro.

- Amore! - urlai di rimando, rimettendomi in piedi -Sto cercando di darle amore! - sentii la voce grattare in gola e tossii. Se andavo avanti in quel modo finivo per perderla del tutto. Louis sbucò fuori dalla porta, fissandomi perchè probabilmente aveva sentito il nostro battibecco. -Entrate, fuori si gela. Christopher decidi tu dove dormire, in salotto o nella camera degli ospiti. Vieni Haz, andiamo a letto -

- Entra su - dissi comunque al ragazzino, non volendo che scappasse via mentre io mi rifugiavo dentro casa. Ci mise qualche secondo, poi fece uno scatto all'indietro e poi si bloccò di nuovo. - Stai forse dicendo che io non gliene do? - disse, ma con voce molto più flebile.

- Sto dicendo che ricevere amore in più non le farebbe di certo male -

- E allora lascia che sia io ad amarla con tutto me stesso, a darle tutto l'amore di questo mondo. Tu pensa a vivere la tua bella e dolce favoletta, che i miei casini li risolvo io. E non provare più a starle così vicino. Domani stesso andiamo via e qui non rimetterò più piede! -

- Che succede Christopher? - lo bloccò Louis, afferrandogli un braccio.

- Succede che il tuo cazzo di maritino si diverte tanto a fare il paparino! Tienilo a freno -

- Chris attento a come parli - lo ammonì.

- Ah certo, adesso è colpa mia, ma fatemi il favore -

- Cliiiis! - si sentì urlare da dentro. Sgranammo tutti gli occhi e vidi il fratello piombare in casa all'urlo della sorella. Stavo per entrare io, ma Louis mi bloccò.

- Lo so, anche io vorrei andare lì al momento, ma dai un po' di tempo a Chris per ricordargli che lui è ancora suo fratello -

- Non ho fatto nulla di male Lou, le ho solo alzato le coperte -asciugai qualche lacrima che mi era scesa dagli occhi e Louis mi abbracciò di getto - Ti prego non piangere, non c'è motivo. Ti credo, anzi so per certo che non hai fatto nulla di male e nemmeno Chris lo pensa davvero. Sta solo cercando di riempire tutte le figure che mancano a sua sorella. Fa il fratello, il padre e la madre. Cerca di capirlo, è geloso -

Annuii senza emettere alcun suono. Cercai di ricompormi e dissi a Louis di entrare. Mi sedetti sulla poltroncina in veranda e nonostante il freddo mi ghiacciasse le guance, rimasi fuori per almeno dieci minuti.Poi decisi di entrare, solo perchè non sentivo più le dita delle mani, le guance e il naso.

Darcy piangeva ancora, ancorata al fratello. E Chris aveva uno sguardo che mi fece tremare il sangue nelle vene. Non era geloso, era protettivo. La cullava, tenendola come se fosse fatta di cristallo. La cullava con cura, proteggendola da tutto il mondo. Proteggendola anche da se stesso. E feci finta di nulla quando notai i suoi occhi farsi un po' lucidi. Louis si era rintanato in cucina, forse per lasciarli da soli. Feci per andare da lui, ma Darcy mi notò. In fretta asciugò tutte le lacrime sul viso, tirò su con il naso e poi mi sorrise e io sgranai ancora gli occhi mentre dentro il petto il cuore aveva smesso di battere.

- Sono più forte, vero Haz? - mi chiese. Chris mi fissò ma non disse nulla.

Biascicai un flebile -Certo - giusto per non andarmene senza dirle nulla.Poi scappai davvero via e quando entrai in cucina dovetti sedermi perchè sentivo le gambe molli e deboli.

- Che succede? - mi chiese Louis.

- Succede che non so se voglio mai diventare papà. E'un'emozione così forte che nemmeno la reggo, Lou. Mi sono cedutele gambe solo vedendo che Darcy aveva ascoltato quello che le avevo detto di fare. Cosa mi succederebbe nel caso in cui decidessi di adottare un bambino? Nel caso in cui lo vedessi compiere i primi passi,stringermi la mano, sorridermi, asciugarsi gli occhi, svegliarsi,stiracchiarsi, crescere e superarmi. Diventare forte, grande,intraprendente, coraggioso. Costruirsi un futuro, una casa, una famiglia. Non potrei reggerlo capisci? Non potrei averlo con me e poi vederlo andare via. Mi distruggerebbe. Mi lascerebbe un vuoto dentro -biascicai scioccato. Mio marito mi sorrise dolcemente e si sedette accanto a me.

- Allora ne adotteremo all'infinito, così da non sentire mai quel vuoto dentro. E poi, lo fanno tutti i genitori Haz, crescono il bambino, crescono con il bambino e lo seguono in ogni passo, anche quando la stanchezza gli pesa sulla schiena e li fa camminare curvi. Seguono sempre i loro passi,anche se sono lontani. Non crescerai qualcuno che andrà via date. Ma crescerai qualcuno che sarà fiero di te, che tenderà ad essere come te, che ti renderà orgoglioso di vedere l'opera d'arte sulla quale hai lavorato per anni -

- E se non fossi portato? Non dico di adottare loro, che hanno problemi. Ma qualsiasi bambino. Se non fossi capace e mi odiasse?Prendi Chris, mi odia già senza che gli abbia fatto nulla -

- Pensi che un bambino che non ha mai ricevuto amore possa odiare colui che gli insegna l'affetto di una carezza, il calore di un abbraccio,l'importanza di un bacio, la delicatezza di un respiro sulla pelle?Come pensi possa odiarti un bambino Haz, se lo educhi all'amore, alla dolcezza, all'affetto? Perchè dovrebbe odiarti un bambino a cui hai dato tutto quello che non ha mai avuto? Ti amerà. Ti amerà perchè tu ti sarai preso cura di lui, perchè tu non lo abbandonerai, perchè tu lo crescerai, perchè tu gli insegnerai come fare i nodi con la storia del coniglietto,perchè gli farai capire in quale verso si indossa una maglia e quante gambe far entrare nei pantaloni. Ti amerà perchè la mattina lo sveglierai dolcemente e la sera lo cullerai allo stesso modo. Haz, nessuno è nato come genitore perfetto. Si diventa bravi con l'esperienza. Si sbaglia, s'impara e non c'è nulla di male nel volersi creare una famiglia, nel volere amare qualcuno all'infuori di tuo marito -

Gli occhi di Louis erano lucidi e vivi di vita, tanto che anche i miei diventarono irrimediabilmente tali. Le sue parole erano così belle da aver smosso un mare dentro me.

- Forse un giorno lo vorrò. Vorrò avere questa fortuna e vorrò condividerla con te -

- Così mi piace, quando ti carichi il mondo sulle spalle e fai vedere a tutti chi sei. E adesso vai di là e tieni testa al moccioso! - mi baciò la punta del naso, poi le labbra e infine uscì dalla cucina. Mi alzai con una forza capace di farmi fare qualsiasi cosa e tornai in salotto. Chris era seduto sul divano e cullava la sorella dormiente tra le braccia.

- Mettila a letto - gli dissi dolcemente - E vieni con me, dobbiamo disinfettare quelle ferite che ti ritrovi in faccia. Il sangue si sarà già incrostato -

Dopo qualche minuto, Chris mi ascoltò, si alzò dal divano sistemando la sorella e mi seguì in bagno. Si sedette sulla tavoletta del wc e io tirai fuori dal cassetto dei batuffoli di cotone e del disinfettante.

- Ha avuto un incubo? - gli chiesi ma lui non rispose. "Tieni testa al moccioso!"

- Vedi che non ho proprio intenzione di toglierti via nessuno.Se un giorno vorrò adottare qualcuno, di certo non strapperò questo bambino dalla sua famiglia. Adotterò qualcuno che nella vita non si ritrova nulla e gli darò io qualcosa. Noi gliela daremo. E' piacevole sapere che tu sei molto protettivo nei confronti di tua sorella e in momenti del genere avrei voluto anche io qualcuno che mi proteggesse e mi facesse sentire al sicuro. Ammiro il lavoro che fai con lei, sei davvero forte.Perciò rilassati, non ho cattive intenzioni con nessuno dei due -

Christopher rimase in silenzio, ma il suo volto si rilassò parecchio. Mi permise di curare le ferite e alla fine mi ringraziò pure. Be', era un passo avanti.

- Vai a letto, stenditi sul divano vicino a Darcy. Vado a prenderti una coperta più pesante e torno. Vuoi un pigiama di Louis? Credo sia della tua misura -

- No, dormo così. Ma accetto la coperta, però -

- Ma certo - salii fino alla mia camera, tirai fuori la coperta e osservai Louis, che sdraiato sul letto, mi aspettava. Aveva indossatogli occhiali da vista, tolto probabilmente le lentine e leggeva qualcosa sul cellulare mentre sfogliava dei fascicoli.

Portai la coperta sotto. Chris si era già abbracciato alla sorella, così gli poggiai sopra la coperta. Gli augurai una dolce buonanotte anche se non rispose nemmeno a quello e poi raggiunsi mio marito nella nostra camera. Nel nostro nido d'amore.

- Ho parlato con Liam. Domani quando i ragazzi vanno via e dopo il lavoro, passiamo a trovarli. Mi ha detto che tutto sommato Zayn sta bene, ma è parecchio sciupato, come se non toccasse cibo da settimane. Gli ho detto di provare a chiarire le cose con lui ma... mi ha detto che è confuso, che non sa più cosa prova. Lo preoccupa sapere che sta male, ma qualche giorno fa ha incontrato un tizio e boh, è confuso adesso - il suo sguardo si accigliò e sospirò affranto. Capii dove voleva andare a parare.

- Sarà una piccola sbandata. Sono sicuro che quello che prova per Zayn è molto più forte e poi Lou, se è successo a loro, non è detto che succederà anche a noi.Basta non metterci i mezzi. Fino a poco fa, mi hai detto parole stupende sulla famiglia, quindi lasciamo che sia il tempo a dirci cosa fare, a farci prendere le scelte giuste. Siamo sposati da un paio di anni, ci sopportiamo da più tempo, eppure ti amo sempre allo stesso modo. Non tutte le coppie sono fatte per stare insieme fino alla fine, ma noi saremo l'eccezione - mormorai, sdraiandomi accanto a lui,mettendo da parte alcuni fogli e baciandogli le labbra.

- Noi saremo l'eccezione - mormorò nel bacio.   

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