Spazio autrice:
Holaaa! Siete pronti per questo nuovo capitolo? Pronti per la prima volta di Chris e James? Poi che dire... nulla! Godetevi il capitolo e fatemi sapere qualcosa, qualsiasi cosa ;) soprattutto per quanto riguarda l'inaspettato finale!
Oggi sono diretta e concisa perchè ho tantissime cose da fare ancora! Un bacione, a presto, Noemi :*
PS: meno 5 capitoli alla fine!
Secondo voi ci sarà un sequel?
*Christopher's Pov*
La prima volta.
Sospirai e gemetti. Cazzo.
- Sicuro sia la... cazzo... prima volta? -
James salì nuovamente verso l'alto e mi baciò il collo. - Sto andando a tentativi -
- E li stai azzeccando tutti, complimenti - gemetti di nuovo quando la sua mano arrivò al mio membro. - Vuoi uccidermi? -
- No - ridacchiò e il suo fiato mi solleticò la spalla - James... - lo supplicai - Fa' qualcosa -
- Così impaziente... - aprii gli occhi e fissai i suoi, lucidi ed eccitati. Portai una mia mano al suo membro - Non sono l'unico o sbaglio? -
- No... non sei l'unico - scese dal mio bacino e tirò fuori dal cassetto un preservativo e del lubrificante. Okay, allora vuole davvero andare fino in fondo... ma chi dei due?
James sembrò capire che stavo entrando nel panico e porgendomi il preservativo, si sdraiò accanto a me. Puntai il gomito nel materasso e lo fissai per qualche secondo in silenzio - Rimani lì a fissarmi o ti metti quel coso? - era nel panico tanto quanto me.
- Sei sicuro, James? Guarda che possiamo pure fermarci a qualche tocco io... -
- Prima troppo impaziente e ora troppo chiacchierone. Vai, sono sicuro -
- Farà male? - gli chiesi e lui rise - E' la prima volta pure per me, vedi -
- Sono nel panico - confessai - E se ti dovessi fare male? -
- Farà male, Chris, ma poi non più quindi datti una mossa, sul serio questa volta -
- Avrei dovuto chiedere a Louis e Harry - la mia battuta suscitò una risata incontrollata in James - Davvero? Oh immagino già la domanda che gli avresti posto, ma davvero sono eccitato e non è il caso che tu perda tempo -
Sospirai e afferrai il tubetto di lubrificante.
- Posizione preferita? -
- Chris, ti sto odiando - sorrisi dolcemente e lasciai che mi guidasse tra le sue gambe. Portò una mano alla mia nuca e mi avvicinò al suo viso. Riprese a baciarmi e il panico sembrò alleviarsi.
- E' come con una donna, no? -
Il mio ragazzo mi fissò serio - Ti sembro una donna? -
- No intendo... la posizione... -
James scosse il capo divertito - Puoi solo baciarmi e fare ciò che desideri? Se non dovesse piacermi, ti fermerò -
- Okay... va bene... emh... - afferrai di nuovo il tubetto e ne misi un po' sulle dita. Avrei dovuto prepararlo prima, no?
James mi abbassò di nuovo sul suo corpo e unì le nostre labbra. La sua mano viaggiò per tutto il mio busto, poi scese e risalì lungo il torace, percorrendo la spalla e il braccio fino a fermarsi sul mio polso. Portò la mia mano tra i nostri corpi e le sue gambe attorno al mio bacino. Continuando a baciarci, permise alla mia mano di raggiungere la sua fessura. Sospirò contro la mia bocca e subito dopo tornammo a baciarci. Ero maledettamente inesperto e avrei tanto voluto non esserlo per non apparire proprio come in quel momento, debole e nel panico.
Infilai un dito nel piccolo cerchietto e James staccò le nostre labbra, emettendo un piccolo gemito. - Dolore? -
- Fastidio, ma è okay, vai avanti -
Lentamente continuai quel movimento leggermente ipnotico fino a introdurre tre dita. James sospirava pesantemente ma diceva che era tutto a posto e vederlo in quello stato non faceva altro che eccitarmi. Acquistai sempre più sicurezza e a quando capii che era arrivato il momento giusto, srotolai il preservativo sul mio membro e poi, lentamente, entrai in James.
- Cazzo, se fa male - mormorò, stringendo la presa delle mani sulle mie braccia.
- Vuoi che continui? -
- Sì, prima mi abituo, prima sparisce il dolore -
A denti stretti sia per lui che soffriva che per me che dovevo trattenermi quanto più possibile dal perdere il controllo, quel procedimento durò per minuti fino a quando, dopo un particolare gemito, James mi fece capire che andava meglio, molto meglio. Così i movimenti si erano fatti più incontrollati, la passione era arrivata alle stelle e non mi preoccupavo più di fargli male perchè glielo leggevo sul volto che tutto quello stava bene ad entrambi.
- E' stupendo - mormorai, arrivando al culmine e dando le ultime spinte.
- Sono d-d'accordissimo con te - James venne tra i nostri corpi e io riuscii a godermi gli ultimi istanti di quel meraviglioso orgasmo.
- Non è mai stato così coinvolgente con una ragazza. Questa è in assoluto il momento più intimo e coinvolgente che io abbia mai passato - ammise il mio ragazzo. Uscii dal suo corpo e mi sdraiai accanto a lui, il respiro frenetico.
- Vale anche per me. E' stato strano... ma in modo positivo. Mi è piaciuto tantissimo -
- Concordo -
Restammo in silenzio fino a quando i fiati non tornarono normali, poi James tirò la coperta sui nostri corpi e mi fissò intensamente - Dormi qui, vero? -
- Avevo già avvisato Louis... quindi sì, dormo qui -
- Perfetto - ci scambiammo un ultimo bacio e poi crollammo sfiniti, stretti in un groviglio di braccia e gambe.
Non sognai quella notte, ma quando il sole entrò nella stanza e si abbattè sui miei occhi ero comunque rilassato, tranquillo, come mai lo ero stato fino a quel momento.
James dormiva ancora e ne approfittai per fissarlo in totale tranquillità. Dopo una decina di minuti mi alzai e indossai un paio di boxer. Approffittai del bagno che il mio ragazzo aveva in stanza e quando uscii sentii uno sguardo addosso.
Jay mi guardava ancora assonnato, ma in uno stato di totale beatitudine.
- Ehi, come va? -
- Mi fa male il culo, ma va benissimo. Sono così rilassato -
Ridacchiai e mi sedetti accanto a lui - Se mi dai il tuo permesso, vado a preparare qualcosa per la colazione e te la porto fino a qui -
- Oh, hai il mio totale permesso! -
- Bene - lo baciai sulle labbra e mi guardai attorno per trovare il mio paio di pantaloni. All'improvviso qualcuno bussò alla porta e io mi voltai irrigidito verso James.
- Cazzo - arrivò a mormorare lui prima che quel qualcuno aprisse la porta.
- James questi... - le parole gli morirono in bocca quando mi fissò mezzo nudo al centro della stanza. Frederick fissò poi il figlio, ancora arrotolato tra le lenzuola del letto. Chiunque... chiunque avrebbe capito cosa fosse successo in quella stanza. E non solo per i vestiti sparsi in giro e l'aria ancora pesante, ma per le nostre espressioni.
Fissai le mani dell'uomo e notai che stava tenendo i miei pantaloni.
- Questi sono i tuoi? - affermò duramente. Annuii senza fiato e lui li tirò ai miei piedi.
- Mi devi una spiegazione, non trovi? - sibilò verso il figlio che si era rimpicciolito a letto. Mi abbassai e afferrai i pantaloni, indossandoli alla velocità della luce. James aveva detto che suo padre sarebbe stato via per due giorni... che cazzo ci faceva lì?
- James! Sto parlando con te! Cosa ci fa lui qui? -
- Io... papà devo parlarti di una cosa... -
- Oh, immagino proprio di sì. Ti piacciono gli uomini, adesso? Da quando poi? - il suo timbro di voce ci fece rabbrividire e avrei tanto voluto sparire.
- Christopher è il mio ragazzo... - affermò titubante e lo fissai. Tremava pesantemente.
- Non ci posso credere... non puoi essere serio... ma lo sai che famiglia ha? Suo padre è in galera adesso e suo madre in qualche clinica psichiatrica -
Strinsi i pugni lungo i fianchi.
- Non credo che la mia famiglia possa stabilire chi io sia - aggiunsi, trovando una forza che mi sembrava di aver perso.
- E invece io credo proprio di si! Indifferentemente dal fatto che tu sia uomo o donna, non avresti nulla da offrire a mio figlio! Nulla! Avevi una famiglia pietosa prima e ce l'hai anche ora -
- Non conosce la famiglia Tomlinson e non la può nemmeno offendere! -
- Sono abbastanza sicuro che non siano in grado di crescere figli e si vede che tu sei proprio deviato. Sarai violento come tuo padre e ti voglio lontano da questa stanza e dalla vita di mio figlio. Raccatta la tua robaccia da quattro soldi e vedi di sparire! - poi si voltò verso il figlio - Che almeno te le scegliessi bene, le tue conquiste! Porti gente depravata in casa, gente che non può nemmeno pulirti le scarpe! Gente che non merita nulla dalla società! Ti prendi sempre gli scarti. Cosa vuoi che possa offrirti lui, eh? Una casa distrutta? Una famiglia penosa? Se questo è un torto nei miei confronti James, stai sbagliando approccio. Tu vedi di sparire dalla mia vista ragazzo e tu, invece, raggiungimi allo studio! - Frederick uscì dalla stanza e io fissai James che non aveva detto nemmeno una parola fino a quel momento.
- Gli parlerai? - mi odiavo perchè avevo la voce rotta. Quel tizio non avrebbe dovuto nemmeno scalfirmi con le sue parole e invece c'era riuscito. Aveva toccato tutti i punti giusti.
- Chris...è difficile -
- Hai ragione. Dove avrò messo la felpa? - chiesi a nessuno in particolare. La trovai ai piedi del letto e la indossai. Presti tutto il resto delle cose che avevo lasciato in giro per la stanza e mi voltai verso James sperando che dicesse qualcosa... possibilmente qualcosa che mi avrebbe fatto sentire meglio... che avrebbe alleviato il peso che mi opprimeva il petto.
- E' meglio se vai adesso... -
Bene...
- E' quello che sto facendo, James. Quando ritorni in te, fammi uno squillo - sibilai incazzato per poi andare via.
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Lacrime di polvere
FanfictionSequel de " Il Grido della libertà", primo libro della trilogia. Terzo libro della trilogia: Come la prima volta. Sette anni dopo, le cose sono parecchio cambiate. Louis e Harry sono sposati e di solito dopo il matrimonio si pensa subito ad allargar...