XXXII Capitolo

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Spazio autrice:


Well,well, well... sono di nuovo qui! Molto prima del previsto perchè(forse) riuscirò ad aggiornare spesso. Dico forse, perchè nella vita non si sa mai ahahaahah. Alloraaaaa, in questo capitolo si parlerà di Zayn e Liam che sembravano essere scomparsi chissà dove... ma non potevo mica dimenticarmi di loro!

Ditemi cosa ve ne pare della storia e di come si sta svolgendo, mi piace moltissimo leggere i vostri commenti!

A presto, un bacione, Noemi :*



*Louis' Pov*


Ubriacarsi... d'amore?



- Che succede? Sono partito subito dopo aver sentito la tua chiamata -

Lo vidi ridacchiare e scolarsi tutto di una volta il contenuto dentro al bicchierino.

- Ti ho chiesto di raggiungermi al locale, non di salvarmi perchè stavo morendo -

- Lo so... ma so anche che questo è un momento delicato per te e ho pensato... -

- Rilassati, Louis... sto andando avanti! - bevve un altro shot e mi sedetti accanto a lui.

- Si, si vede proprio che stai andando avanti -

- Ognuno ha i propri modi, no? - ribattè scorbutico, poi fissò il bicchierino per qualche secondo e scosse il capo -Scusami, sono leggermente nervoso e me la prendo con te, non dovrei. Ti offro qualcosa? -

- Prendo una birra, ma non devi pagarmi nulla, Zayn. Da quello che vedo sul bancone, gli lascerai un po' di soldi stasera -

- Ultimamente tirano avanti grazie a me - rise ma io rimasi serio.

- In che senso? Vieni qui spesso? - feci un cenno al cameriere che mi raggiunse e ordinai la mia birra.

- Nell'ultima settimana giusto un... cinque volte credo -

- Zayn... - cominciai ma lui mi fermò alzando una mano - La cosa buffa sai qual è? Che quando bevo faccio danni... ma visto che non posso tornare indietro che mi costa bere ancora? Forse concludo con un bel danno finale - sgranai gli occhi e lui mi fissò senza capire la mia reazione esagerata. - NO! - esclamò all'improvviso-Non intendevo quel danno, Lou. Intendevo altri danni. Non lo so. Ne faccio tanti ma no, non farò più quel danno - e come a voler rinforzare il suo discorso si strinse il polso destro e poi afferrò un altro shot.

- Cosa stai bevendo? - cambiai discorso, non volendo pensare al suo danno finale. Dio... avrebbe potuto uccidersi?

- Jack Daniels -

- Ne hai bevuti sei? Cazzo vacci piano Zayn, sale tutto in una volta poi -

- Sta già salendo, amico - alzò la mano al cameriere ordinandone un altro e quello poco dopo ci raggiunse con la mia birra e lo shot di Jack.

- Dopo questo, tu hai finito. Ci mettiamo fuori e prendi una bella boccata d'aria -

- Sto benissimo -

Restammo per qualche minuto in silenzio, aveva lo sguardo fisso in un punto da un bel po' ma avevo passato il tempo a sorseggiare la birra e messaggiare con Harry. Ad un tratto mi convinsi di capire cosa stesse fissando e buttando giù l'ennesimo shot vidi che il suo sguardo puntava su due persone in particolare.

-Li fissi da tanto? - chiesi, prendendolo alla sprovvista, ma continuò a fissarli aggiungendo tranquillamente - Li ho notati qui qualche giorno fa... E' il loro posto, a quanto pare -

- E tu sei sempre venuto qui per ubriacarti davanti a loro? -

- O per ubriacarmi d'amore, dipende - sbottò amaro. - Certamente non del mio, però - ne ordinò un altro ma a quel punto feci cenno al cameriere di non azzardarsi a portarne più.

- Ti si chiudono gli occhi da soli, faresti meglio a tornare a casa invece di stare qua -

- Vai pure a casa Lou, resto qui un altro po' -

Scossi il capo e bevvi un altro sorso di birra - Tu sei folle se credi che io ti lasci da solo qui e a pochi metri da loro. Dovremmo andare Zayn. Non farti beccare di nuovo ubriaco da Liam, lo sai che sarebbe un passo in più fra voi -

- Ne ho fatti così tanti di passi, che quasi non ne vedo differenza. Guardalo. Si diverte, Louis. Ho mandato davvero tutto a puttane. Dio, quanto mi odio - si prese il viso tra le mani e vidi le sue spalle tremare.

- Amico, andiamo fuori, davvero -

- No! Voglio vederli. Voglio vedere quanto danno ho fatto così forse me ne rendo seriamente conto, no? Forse capisco cosa ha provato lui a sapermi tra le braccia di un altro. Ho bisogno di vedere -

- Non ne hai bisogno. Hai bisogno di scappare da qui invece, di allontanarti dall'alcol, da loro, dal locale e di uscire fuori,prendere una bella boccata d'aria e calmarti. Non hai bisogno di farti del male, soffri già molto per tutto quello che è successo -

- Non soffro abbastanza! Non.. non abbastanza quanto ha sofferto lui -quasi scoppiò a piangere così capii che era davvero il momento di andare via.

- Andiamo dai -

- Non mi muovo! Non esco da qui! -

- Bene, andiamo in bagno allora e poi torniamo qui, giusto il tempo di farti sciacquare la faccia -

Dopo altri minuti di tira e molla, finalmente lo avevo convinto ad andare in bagno. Lo aiutai a passare dell'acqua sul viso visto che non riusciva nemmeno a reggersi in piedi per quanto aveva bevuto. Per poco,infatti, non era crollato a terra quando non si era più travato davanti il sostegno del lavandino.

- Ti avevo detto di fermarti dal bere e invece no, non mi ascolti mai -lui rise, in una fase semi cosciente, perchè davvero, non c'eranulla che facesse ridere.
E sempre come se fosse uno scherzo del destino, aperta la porta del bagno, mi trovai davanti Liam e il suo amico se così potevo chiamarlo. Il suo sguardo, rilassato e spensierato, si scurì tutto in una volta e Zayn si aggrappò a me per desiderare un sostegno morale più che fisico.

- Se non ti avessi visto con Louis, avrei già pensato che sotto sotto ci godi ad ubriacarti e andare a letto con altri. Ma non ti fai schifo? Guarda come sei ridotto -

Lo sguardo di Zayn si fece subito lucido ma non disse nulla, nemmeno per difendersi.

- Che poi mi dico, non hai fatto abbastanza danno dopo che ti sei ubriacato quella volta? Ci trovi così tanto piacere a fare l'ubriacone in giro per la sala e cercare magari qualcuno con cui scopare? Cristo santo Zayn, è così che vorresti farti perdonare da me? Ma quando crescerai? Quando capirai che non hai più sedici anni e che non si gioca così con le persone? -

Fissai Liam con astio. Gli sembrava il momento di dire certe cose? Mi voltai subito quando sentii indebolirsi la presa di Zayn sul mio braccio e notai che si portava una mano alla bocca, indietreggiando.Mormorò più volte parole sconnesse come:" Devo...bagno... devo... vomitare" e poi si chiuse in uno dei cubicoli.
Ma fu quando Liam scosse il capo ridacchiando e il suo amico gli rise appresso che non riuscii più a trattenermi.

- Per prima cosa, questo non è nè il luogo giusto,nè il momento giusto per mollare un peso dalle tue spalle alle sue. Seconda cosa, per la ramanzina ci sono io che sono suo amico e non c'è bisogno che rendi la pillola ancora più amara da buttare giù. Per terza cosa, ognuno sta cercando il proprio modo di andare avanti e lui si sta aggrappando all'alcol invece che provarci con qualcuno. E' sbagliato ma ha il cuore rotto e nessuno potrà ripararlo. Quarta cosa, sta soffrendo come un pazzo, ha cercato in tutti i modi di farsi perdonare e fino alla scorsa settimana ti ha inviato fiori, regali, lettere, cioccolatini, per provare a riconquistarti. E quinta e ultima cosa, puoi permetterti di ridere di lui da solo, puoi permetterti di sputare nel piatto dal quale hai mangiato per anni e farti schifo da solo, ma guai a te se permetti ad altre persone che non lo conoscono, di denigrarlo, perchè la prossima volta gli alzo mani e giuro che a ridere sarò io e non voi. E fuori da questo bagno, ora! Dio santo Liam, ma che diamine ti è successo? Ti hanno fatto un lavaggio del cervello? Lo hai amato per sette anni e adesso li hai buttati nel cesso in poche settimane. E non dare tutta la colpa a Zayn, perchè tu non hai perso nemmeno un minuto a trovare conforto. Lui cerca il tuo, invece,come un disperato cieco alla ricerca della luce! - richiusi la porta sbattendogliela in faccia e poi mi avviai verso il cubicolo occupato.Lo avevo sentito vomitare per tutto il tempo in cui avevo parlato, ma una volta aperta la porta, lo trovai seduto a terra, la testa tra le braccia e le spalle scosse da violenti singhiozzi che si fecero subito rumorosi.

- Zayn... -

- Non merito nemmeno tutto quello che hai fatto per me. Mi dispiace così tanto, Louis. Fallisco sempre in quello che faccio -singhiozzò e si passò una mano sul viso. Lo abbracciai forte e gli accarezzai piano la nuca, cercando di farlo calmare. Ci riuscii, ma dopo ben venti minuti. Aveva vomitato altre tre volte edera completamente esausto.

- Vieni ti porto a casa mia -

- No. No. Ci sono i ragazzi e Harry, non mi sembra il caso -

- A me invece sembra il caso. Ti sistemo in una stanza, starai tranquillo e non preoccuparti dei ragazzi, dormono già e domani è Domenica quindi io ed Harry potremmo passare del tempo con te -

- Io... -

- Non accetto scuse e proteste -

- Va bene... -

Lo portai in macchina e poi guidai con tranquillità fino a casa mia. Avevo tenuto sveglio Zayn per tutto il tempo perchè sapevo che se si fosse addormentato e poi svegliato, avrebbe vomitato ancora.Così, non era stato molto difficile portarlo fino a una stanza vuota. Harry ci raggiunse, facendomi capire che mi aveva aspettato sveglio perchè era preoccupato per me e forse anche per Zayn.

- Ti porto qualcosa? - gli chiese. Il moro scosse il capo imbarazzato e andò a sedersi sul letto.

- Fa schifo, sapete? -

- Cosa? - chiesi, guardando Zayn.

- Ubriacarsi -

- Oh, lo sappiamo - affermai, lanciando un'occhiata d'intesa ad Harry che ridacchiò.

- No, intendo... d'amore. Ubriacarsi d'amore fa davvero schifo. -   

Lacrime di polvereDove le storie prendono vita. Scoprilo ora