XLII Capitolo

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Spazio autrice:

PER CHI NON LO AVESSE LETTO NELLO SCORSO CAPITOLO, HO PARLATO DI UN PROBABILE SEQUEL.


Ammetto che ci sto davvero pensando. Non ho mai scritto una trilogia maaa, l'idea mi piace davvero molto quindi, se riesco a trovare il tempo credo che ci sarà un terzo libro. A voi piace l'idea? Fatemi sapere, ho proprio bisogno del vostro sostegno!

Per il resto, ho notato che nello scorso capitolo ci sono stati altri dolci commenti, quindi grazie! Mi piacerebbe sapere cosa ne pensate degli Ziam alla fine di questo capitolo! Un bacione, a presto, Noemi :*

PS: meno 7 capitoli alla fine!


PPS: per farmi perdonare per questo ritardo, credo di riuscire a pubblicare anche domani, vi piace l'idea?




Happy Birthday


*Harry's Pov*


- Deve essere tutto assolutamente pronto e perfetto! - dissi a Louis, mettendo la torta in frigo e stando attento a non farla cadere. Louis sbuffò - Lo so amore, me lo hai detto tipo cinque volte nell'ultimo minuto. C'è tutta la squadra al completo oggi, vedrai che faremo in modo che sia tutto perfetto! -

- Sarà tutto perfettissimo! - annunciò Charly, entrando in cucina con il suo pancione. - Manca poco, eh? - mi riferii al bambino e lei annuì esasperata - Non vedo l'ora che nasca. Ogni minima cosa è uno sforzo estremo! -

- Ecco perchè dovresti stare seduta sul divano invece che gironzolare! Se dovesse nascere oggi, come faremmo? -

Charly rise e diede una pacca in testa a suo marito - Non portare sfiga! Non nascerà oggi, mancano ancora delle settimane. Vai a svolgere il tuo lavoro invece - ridemmo tutti allo sguardo bastonato di Niall. - Non immagino come sarà quando diventerò papà - esclamò sarcastico, uscendo dalla stanza.

- Stasera vorremmo dirvi una cosa io e Niall, quindi in caso dopo il compleanno, quando tutti gli estranei andranno via, ne parleremo, okay? -

- Certo, nessun problema. Ma adesso devo andare a controllare la situazione in generale. Darcy sarà qui tra... esattamente dieci minuti, Dio mio! - saltai fuori dalla cucina e osservai il salotto. Johannah, Lottie e Fizzy stavano gonfiando palloncini e li stavano gettando in giro per la sala. Daisy e Phoebe invece stavano appendendo il manifesto con la scritta "Happy Birthday" alla parete dietro il tavolo, sul quale avrei posato la torta. Niall, infatti, stava decorando il tavolo con bicchieri, piatti e tovaglioli delle principesse. Chris mi aveva detto che a Daisy avrebbe fatto tanto piacere e così mi ero ritrovato a decorare in quel modo la stanza, anche perchè ricordavo quella volta in cui fuori dallo studio di Louis, io avevo intrattenuto la piccola proprio disegnando una principessa. Quello stesso disegno glielo avevo fatto in uno dei giorni in cui stavamo giocando insieme e così avevo pensato di riportare lo stesso disegno sotto forma di cialda e di usarlo come decorazione della torta. Il risultato era stato davvero particolare e significativo.

- Haz, i bicchieri a destra o a sinistra? - mi chiese Niall. Lo osservai velocemente e dissi - I bicchieri a destra. I tovaglioli a sinistra. I piatti aprili e componili tipo piramide, in ordine, incastrati gli uni con gli altri - il biondino mi guardò con un sopracciglio alzato - Cos'è, indosso una maglietta con scritto Wedding planer? Perchè credevo di aver messo una semplice camicia - risi e lo aiutai.

- Vedi, intendevo questo. Non è poi così difficile -

- Sei tu, troppo meticoloso. Sparisci dalla mia vista adesso che mi fai sentire inferiore - ridendo, andai da Johannah. Mi assicurò che fosse tutto a posto e mise via ogni strumento che aveva utilizzato.

- Daisy e Phoebe. Come procede? -

- Alla grande! E' dritto vero? -

- E' perfetto! - alzai entrambi i pollici e raggiunsi Louis in cucina.

- Sembra tutto pronto. Mancano solo gli invitati e... - il campanello suonò.

- Credo siano proprio gli invitati! - mormorò Charly. Mi spinse poi verso la porta, dicendomi che sarebbe andato tutto bene e che mi sarei presentato nel migliore del modi con tutti. Avevo deciso di invitare gli amici che Darcy ultimamente si era fatta a scuola. Non erano molti, ma quei sei o sette bambini l'avrebbero resa felice e soprattutto le avrebbero tenuto allegria in quel giorno importante.

Aprii il portone e alcuni genitori mi si presentarono alla soglia. Li feci accomodare e scherzai con i loro bambini. Louis mi raggiunse, presentandosi a chi non conosceva. Fortunatamente quelle famiglie sembravano molto aperte. Avevano stretto subito amicizia con me e Louis, senza porsi problemi riguardo alla nostra famiglia o la nostra relazione. Una mamma, una mattina, si era addirittura congratulata con me per come avevo acconciato i capelli a Darcy. Era una semplice treccia ma lei aveva detto che avevo fatto un buon lavoro e che sicuramente ero un ottimo padre. Mi ero sentito così orgoglioso di quel bocciolo di fiore e le avrei dato tutto il mio amore e tutto me stesso per farla crescere bene. Per farla realizzare come grande donna. E ovviamente lo stesso valeva per quello scapestrato di Christopher, che per quanti casini potesse fare, rimaneva un ragazzo d'oro. Mi ricordava troppo Louis in alcuni momenti e questo alle volte mi faceva esasperare, altre mi rendeva fiero e felice.

- Vi ringrazio per essere venuti! Celine, come va con Matty? Ho saputo che ha avuto la febbre! - la donna posò la mano sulla testa del bambino e mi sorrise - Fortunatamente è venuta e andata via. Matty non riusciva più a stare a letto. Diceva che le mancava tantissimo la sua compagnetta di banco! -

- Allora scommetto che anche Darcy sarà felice! Venite pure in sala, potete mangiare qualcosa mentre aspettiamo il resto degli invitati -

Il campanello suonò di nuovo e Louis mi disse che avrebbe aperto lui. Dialogai un altro po' con Celine e ogni tanto lanciavo sguardi in giro, per essere sicuro che fosse tutto a posto. Johannah si era presentata ad alcune mamme e aveva scambiato con loro qualche consiglio. Più che altro era stata lei a dare consigli, visto la sua esperienza con le sue figlie. Per non parlare di Georgia. Era andata al college e mancava da casa già da mesi. Sarebbe ritornata in estate, ma a Johannah e a tutti noi mancava comunque tantissimo.

- Zayn! Finalmente. Iniziavo a darti per disperso! - esclamai, vedendo il moro in compagnia di Eddie. Quest'ultimo aveva un tutore al braccio. Zayn mi aveva raccontato un po' come erano andate le cose e soprattutto del quasi bacio con Liam. Dentro di me, credevo moltissimo nel fatto che si sarebbe risolta ogni cosa, ma la presenza di Eddie, nonostante non stesse facendo nulla di rischioso, non mi faceva stare tranquillo. Lo salutai per educazione, anche se non mi fidavo ancora molto, ma Zayn invece sì e quindi per rispetto suo, rispettavo anche il suo amico.

- Ci sarà anche Liam stasera, vero? - mi chiese il moro. Annuii - Non potevamo non invitarlo... -

- No, invece hai fatto bene. Vorrei proprio parlare con lui stasera... -

- Ecco... - s'intromise Louis - Riguardo a questo... io gli avevo detto che non era per nulla una buona idea ma lui ha insistito molto e... -

- Ed è venuto con il suo ragazzo - affermò. Alzai lo sguardo su di lui. Come faceva a saperlo con così tanta sicurezza? Zayn sembrò leggermi nella mente visto che indicò qualcuno dietro di noi.

Niall aveva aperto il portone e salutato Liam e il suo compagno.

Avevo insistito molto affinchè venisse da solo, ma Liam diceva che non avrebbe retto una serata da solo perchè sapeva che avrebbe avuto Zayn in agguato e per amore di tutti e della mia sanità mentale, ho dovuto accettare. Anche Louis aveva cercato di aiutarmi nell'impresa, ma nulla. Se non fosse venuto il suo amico, anche Liam sarebbe stato a casa. Ci doveva sempre essere un prezzo a tutto!

- Non preoccupati. Sopravvivrò! Vado da Eddie, mi sembra parecchio a disagio - leggendo un guizzo malizioso nei suoi occhi, gli bloccai il polso e lo feci girare verso di me - Non fare casini di cui potrai pentirti -

Zayn mi tranquillizzò a poi andò via. Pochi minuti dopo mi era arrivato un messaggio da Chris. Erano vicino casa. Ordinai a tutti di posizionarsi dietro al tavolo e presi la torta. Quando fummo tutti ai nostri posti, spensi le luci e soltanto quando il portone venne aperto, uscimmo dal nostro nascondiglio urlando "Sorpresa!" e facendo sobbalzare la piccola Darcy. In un primo momento rimase immobile, con lo zainetto ancora sulle spalle e lo sguardo scioccato. Poi Chris le diedi una piccola spinta e lei venne correndo verso di me e Louis. Ci abbracciò e poco dopo guardò con gli occhi lucidi la torta - La voglioo! - iniziò ad esclamare. Poco alla volta iniziò a dare attenzione anche ai suoi amichetti, soprattutto Matty. Sentii Louis borbottare quando i due iniziarono a parlare e io ridendo gli dissi di non fare il geloso. Chris invece, avrebbe voluto bruciare vivo quel bambino.

- James? - gli chiesi. Mi indicò il portone ancora aperto - Stava parlando con suo padre - e infatti poco dopo il ragazzo entrò e si guardò un po' attorno.

- Sembra perso, va' da lui! - lo spronai perchè davvero, mi sembrava Louis che non sapeva cosa fare di fronte ad alcune situazioni e aveva bisogno di una mia spinta.

- Questa festa si sta rivelando stupenda per la piccola Darcy! Dovresti vedere come si sta divertendo in giardino. Io vado a tenere i bambini d'occhio, tu vai a prendere la macchina fotografica così facciamo delle foto prima che sudino tutti - risi e ringraziai Johannah, seguendo poi i suoi consigli. Quando scesi con la macchina fotografica, Darcy era già un po' sudata. Bastò una piccola aggiustatina per renderla nuovamente presentabile, così iniziammo a scattarci delle foto. In ognuna di esse, la piccola o guardava innamorata la torta, o sorrideva o guardava innamorata me, Louis o Chris. Ero fiero di averle reso quel giorno memorabile. 

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