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'Best friends'

Ho le cuffiette nelle orecchie, la muscia bassa, e con la coda dell'occhio guardo Jungkook saltellare e correre in giro.
Lo vedo fermarsi ad osservare vetrine e persone, accarezzare cani, sorridere ai bambini, per poi raggiungermi correndo.
Forse non siamo poi così diversi.
So di essere tendenzialmente curioso, e forse anche Jungkook un po' lo è.
Ho notato che come me non riesce a stare fermo un minuto, sembra così allegro.
È quasi infantile il suo comportamento, ma in senso positivo.
<<È così bello questo secolo Hyung, uno dei migliori!>> mi si affianca.
<<Dici?>>
<<Ne sono sicuro.>>
Dovrò spiegargli molte cose.
Non che io sia uno di quelli che si lamentano in continuazione, e che "si stava meglio quando si stava peggio", e tutta quella roba lì, ma sono convinto che ci sarebbero degli aspetti da migliorare nel nostro tempo... tipo le macchine voltanti. Quanto sarebbe più bello il mondo con delle macchine volanti?!
<<Ma magari è solo perché sono con te, Taetae.>>
Mi volto dall'altra parte per non fargli vedere che sono arrossito <<Mentre sono a scuola non farlo mai.>> gli impongo cercando di tenere ferma la voce.
Non capisco come si sia preso già tutta questa confidenza... ma magari per lui è normale, non è la prima volta che si affianca alla vita di un essere umano che non ha mai visto prima.
Eppure con questo suo modo di fare riesce a mettermi a mio agio, e non sono una persona molto facile. Non perché lo voglia, è così e basta.
Annuisce, spero davvero mi dia retta una buona volta.

***

Dopo non pochi minuti finalmente varchiamo il cancello che da nel cortile della mia scuola.
Manca poco alla campanella.
Cerco con lo sguardo i miei amici, e li trovo appoggiati al muretto vicino l'ingresso.
<<Buongiorno.>> saluto sorridendo.
<<Buondì!>> Hoseok ricambia il mio sorriso.
<<Chi non muore si rivede mh?>>
<<Jiminie, non essere scontroso! Sarai mica ancora arrabbiato per ieri?>> gli chiedo passandogli una mano tra i capelli.
<<Certo che lo sono! Mi hai dato buca! Perché dovevi studiare poi... pff. Spero quella ricerca ti valga almeno metà del voto finale.>> mi risponde cercando di risistemarsi i capelli.
<<Aw, grazie. Lo farà. È fantastica.>>
((Da qui in poi quando è scritto <<così>> è Jungkook che parla, e ovviamente solo Tae può sentirlo))
<<Ovvio che lo è, ti ho aiutato io!>>
<<Bene, ma oggi pomeriggio usciamo. Tutti e tre. E non sento scuse!>> lancia a me e ad Hobi uno sguardo di traverso.
<<Va bene, va bene. Ma mi accompagnate a restituire dei libri in biblioteca, e non sento scuse!>> gli faccio il verso dicendo l'ultima frase.
<<Sei davvero un...>> non riesco a sentire la fine della sua affermazione a causa della campanella che segna l'inizio delle lezioni.
<<Andiamo, forza e coraggio!>> Hoseok ci prende per i polsi e ci trascina dentro.
<<Questo tipo non mi piace, si prende troppa confidenza...>>
Sento Jungkook borbottare seguendoci, ti prego, non mettermi in imbarazzo. Ci penso già da solo.
Prese le cose dai nostri armadietti ci separiamo, Hoseok è un anno più grande di me e Jimin, quindi è una classe avanti.
Noi raggiungiamo la classe della prima ora, matematica.
Conosco Jimin da quando eravamo bambini, è il mio migliore amico da sempre, mentre abbiamo incontrato Hoseok alla scuola media, quando... beh, magari un'altra volta...
Ci sediamo ai nostri banchi nel fondo della classe aspettando l'ingresso della prof.
Noto Jungkook seduto sopra l'attaccapanni e mi viene da ridere, sembra proprio un bambino il primo giorno di scuola.
<<Cos'hai da ridere?>> mi chiede Jimin.
<<Umh, niente. Tranquillo.>>
<<Se lo dici tu... ascolta...>>
Per la seconda volta non posso sentire cosa ha da dirmi, la professoressa entra in classe.
Si siede alla cattedra ed apre il registro: <<Kim Taehyung, interrogato.>>
Porca merda!

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