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'Third Recollection'

Night #3
<<Bene Tae, sta notte faremo qualcosa di un po' diverso... ti farò vedere i miei momenti preferiti passati con Lisa durante la sua infanzia, fino ai 14 anni più o meno, velocizzandoli come mi hai già visto fare.
Ho pensato fosse il modo migliore per emh... fartela conoscere in modo veloce ecco. Non so se basterà una sola notte, ma ne abbiamo così tante ancora. Anche tutte volendo! Sei pronto?>>
<<Non ti sentivo così entusiasta da... mai, Kookie. Sono pronto, se lo sei anche tu,>>

***

Questa volta al mio risveglio siamo nella camera di Lisa; è grande, l'armadio di fronte alla porta occupa tutto il muro, la finestra è a destra dell'armadio, con sotto il letto. La scrivania dall'altra parte, antica, in legno, piena di fogli e penne. Un grande tappeto prende posto sul pavimento. È tutta sui toni del celeste e del bianco, eccezion fatta per la scrivania appunto; strano per una ragazza. Ma non sono tipo che crede nella divisione dei generi. Non esistono cose, vestiti, giochi o colori da maschio o da femmina.
Lisa e Jungkook sono seduti sul grande tappeto e stanno disegnando, poi la scena cambia, stanno appendendo i disegni al muro, ora giocano a nascondino. Siccome la stanza è piccola, li seguo mentre vanno a giocare in salotto.
È così divertente anche solo guardarli, i loro sorrisi sono così grandi, e le risate così limpide.
Jungkook è così bello.
E poi entra la madre: "Tesoro che fai?"
"Gioco a nascondino con Jungkook Omma!!"
"Oh, e chi è Jungkook? un tuo amico?"
"È il mio migliore amico!!"
"Beh, salutalo da parte mia allora."
"Va bene Omma!"
"Buongiorno anche a lei, signora~"
"Ahah, ti ha chiamato signora!"
"Molte grazie emh... Jungkook... divertiti Lisa, fra poco è ora dì pranzo"
E così questo è come ha conosciuto sua madre.
La scena cambia, siamo in camera, seduti sul pavimento, i due sfogliano il libro di Jungkook.
Insieme leggono alcune delle storie degli ex possessori.
"Vedi Lisa, io sono legato a questo libro, e chiunque lo trovi e lo apra ne diventa il possessore. Ora sei tu. E io starò con te per sempre~"
"E quando io morirò?" la sua voce tradisce un po' di dolore, potrebbe scoppiare a piangere da un momento all'altro.
"Non pensarci, quando sarai vecchia e rimbambita io sarò ancora con te!" le da un buffetto sul naso.
"Ehi!! Io non sarò rimbambita!"
Iniziamo a rincorrersi per la stanza, e io posso quasi percepire la felicità dei loro cuori.
Quindi così è come le ha spiegato della sua condizione. Astuto, dato che era solo una bambina.
Le scene si susseguono davanti ai miei occhi: giochi in giardino, in camera, sulle scale. Le cene in cui lui la faceva ridere mentre mangiava, facendo scaturire il sorriso dolce della madre e l'espressione crucciata del padre.
E i temporali, quando passavano il tempo sotto le coperte con una torcia a parlare di storie di fantasmi buoni, perché esistono anche quelli.
Le notti in cui aveva incubi e lui la rassicurava cantando. Cazzo, mai sentita voce più angelica.

***

Al mio risveglio, non volevo altro che riaddormentarmi per vivere ancora di quella felicità fittizia, ma purtroppo la vita vera mi attende, e dovrò aspettare un'altra giornata per sognare ancora.

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