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'What to do?'

Ad aspettarmi c'è Yoongi.
<<Aish, buona fortuna Tete.>> Jungkook mi da una pacca sulla spalla, la sensazione è che qualcuno mi abbia appoggiato un panno freddo dietro al collo.
Mi avvicino al ragazzo corvino.
<<C-ciao hyung.>>
<<Ciao Taehyung. I ragazzi si sono avviati, passavo di qua e ho deciso di aspettarti, così potevamo andare assieme.>>
<<Passavi di qua?>>
<<Si, lavoro in uno studio qui vicino, e devo sempre passare davanti alla scuola quando vado da Namjoon. Andiamo?>>
Annuisco, e lo raggiungo cominciando a camminare.
<<Che lavoro fai? Non lavoravi in quel ristorante?..>>
<<Non è così che gli dimostrerai che non ti interessa...>> mi ammonisce Jungkook.
Ma io sto solo cercando di essere gentile!
<<Ho smesso. In realtà lo facevo per dare una mano ad un amico. Comunque scrivo canzoni, compongo. Sai, quella roba lì.>> alza le spalle
<<Forte...>>
Torniamo al nostro silenzio, che Yoongi spezza dopo poco.
<<Ieri ti ho scritto.>>
Non rispondo, cosa dovrei dirgli?
<<Taehyung?>>
Si ferma.
<<Oh, s-si. S-scusa è che... ieri è stata una giornata un po' così e mi sono emh... dimenticato...>>
<<Okay, fa niente, rispondimi ora.>>
Abbasso lo sguardo sulle mie scarpe.
Sono proprio vecchie e rovinate queste Vans, dovrei cambiarle.
<<Tae, è il momento...>>
Prendo un bel respiro.
<<V-vedi Yoongi, i-io... tu, sono convinto che sei una bella persona ma- io... non posso...>>
Perché fa così caldo?
<<Non puoi?>>
<<Non posso... e non vog-insomma, non... no.>>
<<Non ti capisco Taehyung, cosa mi stai dicendo?>>
<<Che mi dispiace, ma no...>>
<<E perché??>> il suo tono si è fatto più aspro.
'Jungkook...'
<<E-ecco...>>
<<Dai Tae, digli la verità... o io lo ammazzo questo cretino...>>
<<Non, non sei la persona giusta per me Yoongi... mi spiace...>>
<<Ma non mi conosci nemmeno!!>>
<<L-lo so, è che io... p-penso di essere interessato a qualcun altro...>>
Vedo la sua espressione cambiare. Da arrabbiato passa a triste, poi di nuovo arrabbiato, poi indifferente.
<<E sarebbe?>>
Sposto il mio sguardo su Jungkook, la cui espressione è cambiata a sua volta: sembra triste.
<<Taehyung?>>
<<Umh, n-non lo conosci Yoongi, davvero. Mi dispiace.>>
<<Come ti pare, ma non ho intenzione di arrendermi così. Ora muoviti, stiamo facendo tardi.>> riprende a camminare ad un passo incredibilmente svelto.
Lo seguo piano, cosa mi è saltato in mente?!
Dirgli che mi piace un'altra persona... come minimo penserà a Jimin o a so io chi!!
'E tu a chi stavi pensando?'
'Non lo so! A nessuno immagino...'
'Seh vabbè, e io sono etero...'
'Sta zitto'
Questa cosa del parlare da solo mi sta sfuggendo di mano.
Arriviamo davanti ad una casa GIGANTE.
Soltanto il giardino è grande quanto casa mia!
La facciata è bianca, le grandi finestre lucide chiuse da tendine, bianche anch'esse, dietro ad un cancello di ferro battuto.
Yoongi suona il citofono.
<<Chi è?>>
<<Yoongi e Tae.>>
<<Alla buon ora!!>> solo ora riconosco la voce di Hoseok.
Ci aprono ed entriamo. Seguo Yoongi, che sembra essere tornato alla normalità, menefreghista e scontroso.
Entriamo in casa e Jimin corre ad abbracciarmi.
<<Scusa Tae se non ti ho aspettato!!>>
Ricambio l'abbraccio.
<<È tutto okay pabo, la prossima volta sarò io a mollarti.>>
<<Fanculo!>> mi spinge via.
Saluto gli altri, facendo i complimenti a Namjoon per la casa.
Mi dice che è dei suoi genitori, che sono due imprenditori di successo in america; per questo sa così bene l'inglese.
<<Potresti aiutare Jiminie allora, è un disastro!>>
<<Yah, come ti permetti!>>
Gli altri ridono, fatta eccezione per Yoongi, che se ne sta seduto a fissare il vuoto.
Non riesco a capire se è arrabbiato o...
<<Magari c'è rimasto male.>>


(A/N: Da oggi aggiornerò tre volte a settimana:
lunedì, mercoledì e venerdì.
Le prime due settimane di luglio sarò a Londra e non so se riuscirò ad aggiornare (spero proprio di si) ma se dovessi sparire, ora sapete il perché.
Spero il capitolo vi sia piaciuto)

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