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'Fourth Recollection'

Night #4
<<Ieri ti sei divertito eh? Hai sorriso tutta la notte...>>
<<Perché non eri con me?>> chiedo alzando la
testa <<...mi sei mancato...>>
<<Non sembrava...>> sento che sta scherzando, fa una pausa <<Vederli, quei ricordi... fa troppo male...>>
Dio Jungkook, ma me vale la pena?
Vale la pena di conoscerti se questo ti fa star male?
<<Pronto Tae?>>
<<No.>> Non lo voglio più fare se devi soffrirne <<Non m'importa più. Tu non devi soffrire per colpa mia.>>
Sorride, inclinando la testa di lato <<Cos'è, ti tiri indietro? Hai paura che conoscendomi meglio capirai che sono praticamente un dio e t'innamorerai di me?>> percepisco lo scherno nella sua voce, ma io sono già innamorato di te Jungkook.
<<Bella battuta, fantasma dei miei stivali! Forza iniziamo.>>
<<Sei pronto?>>
Prendo un grande respiro <<Se lo sei anche tu.>>

***

Eccomi qua, nella camera celeste.
Lisa sta crescendo, ora dovrebbe avere intorno ai dieci anni, ma le cose che fa con Jungkook restano le stesse: giocano, ridono, scherzano, vivono.
Lisa ha iniziato a prendere lezioni di violino e danza classica, oltre a quelle di pianoforte che prende da quando era più piccola.
Il suo insegnante privato viene ad impartirle lezioni di storia, geografia, dizione, grammatica e scienze tutti i giorni tranne la domenica,mentre prima veniva solo tre volte a settimana.
Lei e Jungkook continuano a giocare a nascondino in giardino, ma senza che la madre li veda, perché ormai lei è grande per gli amici "immaginari".
Jungkook non la fa più ridere a tavola, perché è "disdicevole per una signorina".
Lisa ormai sa tutto sui fantasmi buoni, e comincia ad interessarsi a quelli cattivi , anche se poi non riesce a dormire e ha degli incubi.
I giorni passano, i ricordi si accumulano.
Suo padre va e viene, le ha riportato un orsacchiotto bianco e un vestitino.
Lei dice che non le manca, ma nonostante tutto gli vuole bene.
La biblioteca si sta riempiendo di polvere, ormai non riesce più a soddisfare la sua voglia di conoscenza, ma di uscire non se ne parla.
A volte accompagna la madre al mercato, o dalla
sarta, dalla vicina o magari al porto.
Jungkook le racconta dei posti dove il suo libro è stato aperto, dei possessori che ha conosciuto, e lei come me vive attraverso i ricordi di qualcun altro, seppur per motivi diversi.
Jungkook la aiuta durante le lezioni, o mentre studia. Fa si che il violino continui a suonare mentre lei si riposa, così la madre non rompe.
A volte fa qualche scherzo all'insegnante di danza, e Lisa nasconde una risata.
Una volta sono pure andati al cinema con gli zii di lei. Ovviamente loro non sapevano ci fosse anche Jungkook, ma nessuno lo nota mai.
Tranne Barney, il cane del panettiere. Lui gli scodinzola sempre.
"I cani ed i bambini sono più sensibili al mondo degli spiriti." spiega Jungkook.
"Ho sempre voluto un cucciolo..." sospira Lisa accarezzandolo.
Lisa crescendo ha davvero compreso chi è, o meglio, cos'è Jungkook, ma ha continuato a difendere il libro e ad essergli amica.
Più i ricordi avanzano, e più io ho paura.
Paura, di vedere come la promessa si infranse, perché quel per sempre non fu infinito.

***

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