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'I want to help you'

<<Allora?>>
Siamo sul retro della scuola, in mezzo a cespugli ed alberi non molto curati.
Poco distante c'è il cassonetto dove buttano i rifiuti della mensa, nel quale io e Jimin siamo finiti dentro al nostro primo anno grazie a dei simpatici "bulli" che si divertivano ad umiliarci.
Ma comunque, Jungkook è difronte a me, e cerco di evitare il suo sguardo per non perdermi di nuovo. È fondamentale che io torni da Jimin.
<<Jimin è molto importante per te, vero?>>
<<Jungkook, cosa c'entra adesso?>>
<<Tu rispondimi.>>
<<Okay... Si. Si, lo è. Jimin è tipo una delle persone più importanti della mia vita.>>
<<Quindi vorresti aiutarlo...>>
<<Beh, si, ovvio che voglio aiutarlo. Ma più di suggerirgli cosa posso fare?>>
Suona abbastanza patetica detta con questo tono, ma sono davvero preoccupato.
Noto un'ombra passare negli occhi di Jungkook, che se ne sta in silenzio a fissare il suolo.
Sospira.
<<Lascia fare a me, d'accordo?>>
<<Cosa? E come? Tu... lui... insomma...>>
<<Tu digli di sedersi e prendere la penna. Poi si deve rilassare e provare a concentrarsi. Il resto lo farò io.>>
Rimango in silenzio.
<<Ti fidi di me?>>
Non riesco a spiegarmi questa sensazione di tristezza che mi sembra di percepire in lui, come se fosse a momenti la persona più felice al mondo e poi diventasse improvvisamente triste.
<<Certo che mi fido di te Jungkook. Allora, beh, grazie.>> gli sorrido.
Ricambia debolmente, per poi scomparire attraverso il muro.
Rimango fermo per un po', ma la campanella mi fa riscuotere e corro in classe.
Jimin è già seduto.
<<Chimchim, respira. Prendi la penna e prova a concentrarti. Vedrai che andrà bene!>>
Gli accarezzo la testa sorridendogli.
<<Se lo dici tu...>>
La professoressa entra in classe e distribuisce il compito.
Guardo verso Jimin.
<<Fighting!>>
<<...si, fighting...>>
'Oh, ti prego Jungkook... ti prego...'

***

<<Com'è andato poi il compito d'inglese Jiminie?>> Hoseok ci raggiunge al cancello di scuola.
<<Bene... stranamente me li ricordavo quasi tutti, immagino fosse estremamente facile.>>
<<Meglio così, andiamo?>> risponde Hobi rivolto a Jimin, che annuisce.
<<Andate dove?>>
<<Scusami Taehyungie, mi sono dimenticato di dirtelo. Andiamo a provare qualche coreografia, come facevamo prima delle vacanze invernali. Ti spiace?>>
<<Perché dovrebbe? Finché io posso starmene a casa a dormire fate pure.>> mi arriva una gomitata.
<<Sei un idiota. Prima o poi verrai con noi!>>
<<Certo Hobi, vai convinto.>>
<<Pff, a lunedì!>>
<<Ti scrivo dopo!>> Jimin mi saluta con la mano.
<<Si, divertitevi!>> mi volto incamminandomi verso casa.
<<Così siamo di nuovo soli tesoro.>>
Jungkook mi passa un braccio intorno alla vita.
<<S-si, ma n-non chiamarmi tesoro.>> un brivido mi percorre l'intera colonna vertebrale.
<<Hai i brividi a causa mia bae?>>
<<Dio se ti detesto.>> mi stringe un po' più a se e vengo scosso da una serie di brividi incontrollabili <<M-merda.>>
<<Cosa sono queste brutte parole?>>
<<Come farò a sopportarti?!>>
<<Sono bello, sono simpatico, intelligente, brillante, bello, amorevole, bello... ho già detto bello?>>
<<Giusto una volta.>> roteo gli occhi; questo ragazzo è fatto dal 99% di ego spropositato e dal 1% di... boh, della roba con cui sono fatti gli spiriti.
Neanche fosse l'ottava meraviglia del mondo.
Proseguiamo in silenzio lungo il marciapiede, con Jungkook che mi precede di qualche passo.
<<Kookie?>>
Si volta sorridendo e resto a fissarlo un'attimo.
È davvero bello mentre sorride.*
<<Grazie per aver aiutato Jimin. Io... ci conosciamo da due giorni e già mi hai aiutato tanto, ti ringrazio davvero...>> immagino di essere arrossito, strano.
<<Sei l'unica persona al modo che posso aiutare.>> si giustifica <<E, ora come ora, anche l'unica che mi va di rendere felice.
Grazie a te, per non avermi cacciato.>>
Annuisco debolmente ricambiando il suo sorriso.
Lui si volta e insieme riprendiamo a camminare.


(A/N: *la coerenza Taehyung è una gran bella cosa)

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