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'Stories of lives'

Mi alzo dal letto abbandonando lo studio, tanto ormai mi sono stancato.
Faccio qualche passo verso l'armadio, ma mia mamma mi chiama per la cena.
<<Jungkook...>>
Provo un'ultima volta, pur sapendo che non risponderà.
È inutile che mi preoccupi, giusto? dopotutto non può succedergli nulla...
Scendo, raggiungendo la mia famiglia in cucina.
<<Com'è andata a scuola tesoro?>> mi chiede mia mamma passandomi del riso.
<<Bene, tutto bene.>>
<<E Jimin? come sta?>> chiede mio padre.
<<Bene anche lui, era qui fino a poco fa.>>
Inizio a mangiare, seguendo i miei genitori, e il TG alla TV resta l'unico suono nella sala.
La cena trascorre in silenzio.
Quando ho finito, aiuto a sparecchiare e, dopo aver augurato la buonanotte ai miei, torno nella mia camera.
Ora posso... leggere tranquillamente?

***

Entro chiudendo a chiave la porta alla mie spalle.
Mi fermo davanti alle ante dell'armadio. È qui che ho nascosto il libro, sotto un cumulo di vestiti.
Lo prendo e mi siedo per terra.
Passando una mano sulla copertina sento come un brivido: mi guardo intorno, nel caso ci fosse Jungkook.
Ma non c'è.
Me lo rigiro tra le mani, esattamente come la prima volta che lo vidi. Stesse azioni, stesse sensazioni... Dovrei aprirlo?
"È solo un libro".
Decido di sfogliarlo velocemente.
Noto che le pagine non sono più completamente bianche.
Alcune hanno delle immagini, altre sono scritte.
Scelgo un punto abbastanza all'inizio e lo apro.
C'è la foto di un vecchio dalla lunga barba bianca, vestito modestamente, in una capanna. La foto occupa tutta la pagina. Nella seguente c'è uno scritto. Sembra una sorta di pagina di diario, con data e luogo.
Comincio a leggere; sembra più un racconto. Una specie di storia sulla vita di quel vecchio, delle cose che hanno fatto lui... e Jungkook.
Quell'uomo era un pastore.
Inizia ad annoiarmi, così decido di andare oltre. Sfoglio velocemente pagine, foto e parole, fino ad arrivare a quella di un bambino biondo. È vestito in modo molto sfarzoso, con pizzi e merletti che sembra quasi una bambina. Ancora una volta ci sono data e luogo, poi inizia il racconto della sua vita: un piccolo lord.
E ancora sfoglio quel libro, fermandomi sulla foto di un giovane soldato. Data, luogo, e qualche pagina di racconto. È molto breve rispetto agli altri; probabilmente è morto combattendo poco dopo.
Vado avanti. La foto di una donna di mezza età su mezza pagina, e quella di lei e alcuni bambini nell'altra metà. Comincio a leggere: era una maestra delle elementari.
Proseguo per un po' la lettura, poi cambio storia.
Vado avanti così per non so quanto tempo.
Cambio pagina, storia, persona, vita.
Arrivo alle ultime pagine scritte, quasi alla fine del libro.
C'è la foto di una giovane ragazza, vicino ad un uomo in divisa: la figlia del comandante di cui mi ha parlato Jungkook, l'ultima proprietaria del libro.
Qualche riga della sua vita, poi lascio perdere.
Nell'ultima effettiva pagina non bianca c'è una mia foto. Sono seduto sul muretto di scuola, sto ridendo, probabilmente ad una delle stupide battute di Hobi durante l'intervallo.
Data e luogo, e poche righe che raccontano il nostro incontro: mio e di Jungkook.
Non riesco a trattenere un sorriso.
Mi guardo intorno, è buio pesto fatta eccezione per la lampada sul comodino. La sveglia segna le 01.21 di mattina.
Credo sia meglio andare a dormire.
Mi butto sul letto senza neanche togliere i vestiti per la seconda sera di fila.
<<Jungkook?>> e poi mi addormento.