|29|

5K 510 60
                                    

'Sea'

<<Okay, Tae. Quindi... tu e Jimin, state insieme?>>
<<Cosa?!>> per poco non lascio cadere il piatto che stavo riponendo nella credenza.
<<State insieme? Nel senso, sei il suo ragazzo?>>
<<N-no. Cioè Jimin è una persona meravigliosa m-ma siamo solo amici... aish, perché tutti devono fraintendere?!>> mi butto a sedere su una sedia.
<<Anche Seokjin te l'ha chiesto vero?>>
Annuisco.
<<È che non vi comportate proprio da classici amici. Sembrate molto di più.>> Yoongi chiude lo sportello del mobile della cucina, e si siede vicino a me.
<<Noi siamo, cioè lui è il mio migliore amico. Non siamo i classici amici, siamo... semplicemente noi stessi...>>
'È sbagliato?...'
Come se mi avesse letto la mente, Yoongi rispondere alla mia domanda.
<<Va benissimo così, allora. Però non puoi biasimarmi se l'ho pensato.>>
<<Mh... ma perché me lo hai chiesto?>>
Lo guardo, il suo viso è davvero vicino al mio, TROPPO vicino. Mi tiro indietro.
<<Magari un giorno te lo dirò.>> mi risponde alzando le spalle con noncuranza, uscendo poi dalla cucina.
Resto per un po' seduto: sento il sonno prendere possesso del mio corpo, mi si chiudono gli occhi. Perché il lunedì deve farmi questo effetto?
Appoggio la testa sul tavolo, abbandonandomi al rumore della lavastoviglie che mi culla e mi addormento.

***

Mi risveglio, il suono della lavastoviglie è stato sostituito da quello del... mare?
Mi alzo guardandomi intorno: sono su un pontile di legno di quello che molto probabilmente è un porto.
Muovo qualche passo verso una folla di persone alla fine del molo.
<<Ci vediamo finiti i giorni di congedo ragazzi, io torno da mia figlia.>> un uomo alto, con le spalle larghe, saluta il gruppo avviandosi dalla parte opposta.
<<Seguimi...>>
Sento qualcuno afferrarmi la mano e cominciare a trascinarmi.
<<J-Jungkook?>>
<<No, tua zia. Velocizza il passo o lo perderemo di vista!>>
Faccio come mi è stato detto, cominciamo a correre dietro quell'uomo. Come cazzo è possibile che cammini così veloce?!

***

Ci fermiamo davanti ad una casa di tre piani davvero magnifica.
<<Vieni con me...>>
Jungkook mi trascina dentro la casa, attraverso la siepe e il muro, fino a che non ci fermiamo nell'ingresso.
<<Lei sta per arrivare!>> Gli brillano gli occhi, sembra così felice.
<<Chi?>>
Proprio in quel momento, una giovane ragazza dai capelli biondi avvolta in un vestito bianco ricamato compare dalla cima delle scale.
La porta si apre, e l'uomo alto entra.
<<PADRE!>> la ragazza scende di corsa le scale, andando da suo padre.
<<Sta fingendo, in realtà non lo sopportava. Oh, ti prego non prendermi in giro. Ero ridicolo!>> Jungkook si copre il volto con le mani, lasciando la mia, e solo in quel momento mi rendo conto che me l'ha tenuta tutto il tempo.
<<Di cosa stai parlando?>> gli chiedo.
Mi fa cenno con la testa di guardare le scale: , in piedi in un vestito beige, con i capelli tirati indietro col gel e le scarpe lucide, c'è Jungkook. Aspetta, due Jungkook?!
<<Ma cosa...>>
Riporto la mia attenzione sulla giovane ragazza.
<<Lisa, tesoro, come vanno i tuoi studi? E la danza?>> il suo tono è molto più rigido e severo di quello che ha usato per salutare i suoi compagni.
Ecco chi sono! Lisa, la ragazza che possedeva il libro prima di me, e suo padre!
<<Tutto bene padre, grazie. Voi? Com'è andato il viaggio?>>
Vedo il Jungkook vestito in modo buffo avvicinarsi, mettendosi al fianco della giovane, che gli sorride.
Si sorridono per un po', sotto lo sguardo stranito del padre.
<<Bene grazie, ora vorrei parlare con tua madre. Vai pure in camera tua.>> il suo sguardo è severo, e la ragazza annuisce per poi obbedire.
<<Lisa...>> Jungkook sospira tristemente.
Sono improvvisamente troppo stanco per fare qualunque cosa, e mi addormento.

***

through pagesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora