'Morning run'
Mi infilo una felpa sopra il pigiama ed esco.
Vengo prontamente schiaffeggiato dal freddo dei primi di Novembre, ma di tornare in casa non se ne parla.
Prendo la strada che porta verso un parchetto isolato vicino casa mia, infilando le cuffiette nelle orecchie e lasciando liberi i pensieri che mi vorticano in testa da ieri pomeriggio.
Di Jimin nessun segno di vita.
Hoseok mi ha detto di avergli tenuto compagnia fino a tardi; era ridotto uno straccio.
Eppure, nonostante io mi senta davvero una merda, la mia preoccupazione più grande resta Jungkook. Non lo vedo da quando se n'è andato da casa di Namjoon seguendo Hobi.
È uno spirito, non può succedergli nulla.. giusto?
Non ho ancora ben capito come funzioni tutta questa storia, e lui non sembra intenzionato a spiegarsi... o a farsi conoscere.
Nonostante questo non riesco a non essere preoccupato per lui, e non smetto di pensare ai suoi occhi gonfi di lacrime.
Perché poi stava piangendo, solo lui lo sa.
Mi sarò ripetuto questa frase un centinaio di volte da quando ho aperto quel semplice libro settimana scorsa... non avrei mai pensato che in poco tempo le cose potessero cambiare così.
E non avrei nemmeno mai immaginato di poter provare qualcosa, e non sto dicendo che lo faccio, per qualcuno, a caso, che poi è uno spirito uscito da un fottuto libro.
Sento crescere in me un misto di tante cose, domande e sentimenti, che mi fanno provare un gran disagio. E rabbia anche.
Comincio a correre tra i vialetti del parco deserto, dopotutto sono le cinque di mattina.
Corro per non so quanto tempo, fino a sentirmi le gambe a pezzi, i polmoni in fiamme e una fitta alla milza. Mi sento vecchio, ma forse sono soltanto stanco.
Stanco di non capirci un cazzo dei miei sentimenti, di Jungkook e del perché la mia vita si è rivelata un casino in così poco tempo.
<<DIO PERCHÉ?!>>
Che poi io non ci credo nemmeno, in dio.
Sento dei singhiozzi provenire da dietro un albero e mi avvicino.
<<Jungkook?...>>
Alza lo sguardo di colpo, fulminandomi.
<<Che vuoi Taehyung?>>
<<I-io... perché stai piangendo Kookie?>>
Piega la testa, appoggiandola sulle ginocchia che tiene strette al petto <<Non sono affari tuoi. Vattene via.>>
<<Ora non fare il bambino, dimmi cos'hai.>>
Mi inginocchio davanti al lui, vorrei poterlo abbracciare.
<<Ti ho detto di andartene Taehyung, non voglio la tua compassione.>>
<<Ma compassione di cosa se non so nemmeno perché stai piangendo?!>> comincia ad esasperarmi.
<<Ah non lo sai eh?!!>> alza la voce <<Dopotutto a te cosa te ne frega degli altri?! Sempre a lamentarti dei tuoi problemi con Jimin, Yoongi, Hoseok e tutti i tuoi amici. Non ti rendi nemmeno conto di quello che possono provare gli altri!! Pensa a chi- a chi->> le sue urla cessano e scoppia di nuovo a piangere.
Si ricompone e torna ad urlare <<Dopotutto il povero Taehyung ha i suoi problemi con vattelappesca chi e tutti gli altri scompaiono. Io, in primis. Come se solo perché sono un fottuto fantasma non avessi dei sentimenti.>> si ferma, sospira e riprende <<Beh, notizia flash Taehyung: io li ho dei sentimenti, e tu li calpesti in continuazione.>>
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Fanfiction||Dove Jungkook è uno spirito che vive in un libro, e Taehyung ha la brillante idea di aprirlo, quel libro.|| BTS||J.jk&K.th 03.02.17-19.09.17 •Complete• ;ex 'Just a book -Vkook/Taekook'; -@emyjhx