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'Days are passing by'

Ieri ho controllato nell'armadio, il libro c'è.
Ho provato a chiamare Jungkook, ad invocarlo, ho aperto il libro, lo riletto, l'ho richiuso.
Tutto a vuoto. Jungkook non è tornato.
Ho visto che si sono aggiunte delle pagine riguardanti me, ma non ho avuto il coraggio di leggerle. A differenza di Jungkook, a me i ricordi spaventano. Ho paura mi faranno troppo male.
Proprio come quelli con Jimin.
È passata una settimana da quel giorno, e le cose vanno sempre nello stesso modo.
Non so se sia un bene o un male, che non migliorino e non peggiorino, ma questa staticità mi mette a disagio. È come se fossi finito in un loop-temporale senza fine in cui ogni mattina mi alzo, mi preparo, faccio colazione e vado a scuola. Sto con Hoseok, ignoro Jimin e vengo ignorato, pranziamo, poi torno a casa. Faccio i compiti, a volte studio, poi sto sul letto a guardare il soffitto sperando di sentire la sua voce. Tipo un "Che fai principessa?" o "Ti sono mancato?"; "Sono più interessante del soffitto"; "Sono più bello, guarda me."
Dio ti prego, qualsiasi cosa pur di farlo tornare.
Perché Jungkook non mi ha mai insegnato come richiamarlo? Perché è possibile no?
Cioè, anche se se ne fosse andato di sua spontanea volontà, io dovrei poterlo richiamare giusto?...
Ma perché se n'è andato? Ho sbagliato qualcosa? COSA?! Aish, è così frustrante.

<<Tae! Taetae mi ascolti?!>>
<<Oh, scusa hyung... dimmi.>>
Hoseok sospira. Stiamo tornando a casa da soli, Jimin oggi non c'era.
<<Cos'ha Jimin?>>
Hobi mi guarda di sottecchi <<La febbre. Si rimetterà presto, non preoccuparti.>>
<<Chissenefrega...>>
Ma chi voglio prendere in giro?
Anche stare con lui senza parlarci mi basta.
<<Uff, sei proprio testone eh! Se vuoi passiamo a trovarlo->>
<<No, no lascia perdere.>>
<<Okay... tu piuttosto, come stai? Sei un po' strano ultimamente...>>
<<Mh...>> Mi dispiace hyung, ma non capiresti.
<<È per Jimin? Yoongi?>>
<<EHI CAVALLO!>>
Ci voltiamo: <<Parli del diavolo...>>
<<Ciao hyung...>> saluto.
<<SMETTILA DI CHIAMARMI CAVALLO, TARTARUGA!>>
<<Ehi Tae, tutto bene? Sembri giù.>>
<<Sono solo stanco... beh Hobi, visto che sei in compagnia ti precedo. A domani. Ciao Yoongi!!>>
Inizio a correre lasciandomeli alle spalle, perplessi.
Corro più che posso, e scoppio a piangere.
'Dio, Jungkook, dove cazzo sei?!'
Arrivo a casa, saluto mamma e corro in camera.
Chiusa a chiave la porta, sprofondo tra le lacrime nel letto. E mi addormento.

***

Mi risveglio per colpa della finestra aperta.
Il freddo di inizio Dicembre comincia ad intensificarsi. Credo andrò a fare due passi.
<<Esco mamma, a dopo!>>
<<Metti la sciarpa Tae!>> mi urla dalla cucina.
<<Va bene,>>
Non so di preciso dove voglio andare, ma non m'importa.
Qualche minuto dopo mi ritrovo davanti casa di Jimin. Vaffanculo al mio orientamento che mi porta sempre nei posti giusti.
Suono il campanello e sua mamma viene ad aprire.
<<Tae, tesoro!!>>
<<Buonasera signora Park..>>
<<Non ti vedo da tantissimo, come sei bello! Entra, Jimin è in camera sua che si riposa. Una brutta influenza ma il peggio è passato. Sali pure, vi preparo del tè.>>
<<Grazie mille, signora Park.>>
<<Quando abbandonerai queste formalità tesoro?>>
Le sorrido, poi raggiungo camera di Jimin infondo al corridoio. Busso.
<<Avanti.>>
Apro la porta ed entro, chiudendola subito dopo.
Non so se è più stupito lui di vedermi o io di trovarmi qui.
<<Tae!>> nella sua voce c'è il tono di stupore di un bambino.
<<Ehi, Jiminie.>>

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