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Sharon aprì gli occhi lentamente, sentiva le palpebre tremendamente pesanti e una vaga sensazione di stordimento.

«Ehi...»  sentì quella voce familiare.

Alessio era lì davanti a lei che la guardava dolcemente con un sorriso emozionato.

Lei chiuse gli occhi sentendo una sensazione pungente al petto.

«Finalmente ti sei svegliata.»

Sharon tentò di alzarsi a sedere ma il gesso glielo impedì

«Cosa è successo?» chiese confusa.

Alessio la guardò tristemente.

«Ti hanno investita, sei in ospedale.»

Lei fece una smorfia dolorante, respirava appena, il gesso al torace non glielo permetteva.

«Non ricordo niente.»

«Hai perso i sensi per il colpo.»

Sharon guardò confusa il ragazzo che stava ai piedi del letto che la guardava con due occhi verdi preoccupati.

«Ciao, sono Cameron, sono davvero dispiaciuto per quello che è successo.»

Alessio alzò gli occhi al cielo, non faceva altro che ripeterlo.

Sharon guardò Alessio confusa in cerca di spiegazioni e lui sospirò.

«È il tipo che ti ha investito.» spiegò.

Cameron a quelle parole trasalì.

«Come è successo?» chiese Sharon.

Alessio strinse i pugni al pensiero.

«Adam era venuto per parlarti e quando lo hai visto sei scesa dal marciapiede senza guardare.»

Sharon trasalì, l'ultima cosa che ricordava erano gli occhi di Adam e d'un tratto sentì una fitta al petto.

«Adesso vado a chiamare l'infermiera, mi hanno detto di far saper loro quando ti saresti svegliata.»

Guardò Alessio uscire dalla stanza e si sentì gli occhi di Cameron puntati addosso.

«Davvero, mi dispiace tanto.» le disse con una smorfia desolata.

Sharon si morse il labbro non sapeva cosa dire.

«Sei sbucata fuori all'improvviso e io...» fece una smorfia «Oh...» trasalì al ricordo e si appoggiò al letto.

Sharon sorrise per alleggerire la tensione.

«Beh, sono stata pure fortunata, mi ha investito un tipo carino che parla pure italiano.»

Cameron la guardò con una smorfia amara.

«Fortunata? Non direi.»

La porta si aprì ed entrarono due infermieri con Alessio.

«Devono farti dei controlli.»

Cameron si ricompose uscendo dalla stanza.

«I tuoi genitori arriveranno non appena possibile.»

Sharon guardò Alessio contrariata.

«Glielo hai detto? Mio padre sarà andato fuori di testa! Già non voleva che partissi.»

Alessio le rivolse un sorrisetto.

«Io adesso vado a prendermi un caffè, ne ho proprio bisogno.»

Lei lo guardò con aria truce mentre usciva.

Sei il mio abbraccio, quello che mi protegge dalle fauci del mondo. [COMPLETA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora