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Lorenzo si rigirava la bottiglia di latta di Heineken vuota fra le mani poi gli venne un' idea.

Guardò i presenti al tavolo.

Sì, avrebbe potuto essere interessante.

«E se facessimo un gioco?» propose.

Sharon che gli stava accanto lo guardò interrogativa.

«Visto che qui nessuno è tecnicamente fidanzato, potremmo fare il gioco della bottiglia.»

Elizabeth lo guardò sgomenta, guardando poi Simone dal lato opposto del tavolo circolare, poi guardò Alessio vicino a lui e la ragazza che gli stava vicino.

Sharon guardò confusa Lorenzo.

«Io non penso che sia una buona idea.»

Lui le sorrise dolcemente.

«Perchè? Forse è la volta buona che riesco a rubarti un bacio.»

Lei lo guardò confusa.

«Come?»

«Dai, che hai capito.» le sorrise.

Rimase a fissarlo atterrita.

Che Federico avesse ragione?

«Io ci sto.» disse Selene «Però solo se tu partecipi.»

Alessio la guardò non troppo convinto dopo il discorso di Elizabeth, non gli sembrava per niente una buona idea.

«Io anche.» disse Simone.

Lorenzo lo guardò con un sorriso.

«Bravo, così si fa.»

Sharon guardò sgomenta Lorenzo.

«No, io passo.»

«Dove è finito il suo motto signorina Castelli?»

«Che?»

«Non aver paura di sbagliare, sta sotto la tua immagine profilo.»

Lei ridacchiò nervosa.

«Sì, ma mica per queste cose.»

Lorenzo guardò Elizabeth che a sua volta guardò Sharon.

Entrambe si dettero un'occhiata preoccupata.

«No, io passo.» disse Elizabeth.

«Dai, Ely non fare la nonnetta.» la prese in giro Lorenzo.

Lei fece una smorfia a quelle parole.

«È che non mi sembra una buona idea.» spiegò.

«Manco fosse così serio, si tratta di baci innocenti.»

Sharon si morse il labbro.

«Sì, ma...» si guardò le dita perdendo i pensieri in quel se.

Se fosse uscito lui?

Aveva paura che il suo povero cuore non avrebbe retto.

«Allora?» le chiese Lorenzo impaziente.

Elizabeth e Sharon si scambiarono di nuovo un'occhiata preoccupata.

«Io seguo te.» le disse Elizabeth.

Lei fece una smorfia.

Voleva rifiutarsi, ma una parte di lei, non voleva essere la guasta feste e c'era quell'altra parte di lei che voleva sfidare il destino.

Sospirò.

«Okay.» disse infine.

Alessio la guardò sgomento, come era possibile che avesse acconsentito a una pazzia del genere?

Sei il mio abbraccio, quello che mi protegge dalle fauci del mondo. [COMPLETA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora