58

371 47 29
                                    

-2 alla fine.
Non ci voglio credere.

~

Paris si stiracchiò abbandonandosi sul letto con una smorfia felice.

«Pensi che tutta la farsa di stasera sia servita a qualcosa?» chiese Sharon.

Cameron sbadigliò, si sentiva stravolto per il fuso orario.

«Vedremo.»

Tutto l'alcool che aveva in corpo non lo aiutava a tenersi sveglio.

Si abbandonò ad un sorriso malizioso.

«Visti, ci ha visti sicuramente.»

Sharon si fece pensierosa e perse il proprio sguardo nel vuoto.

Quella sera aveva considerato l'idea che se anche quel piano di Cameron si sarebbe rivelato fallimentare, si sarebbe trasferita in California per seguire l'Università.

Non tanto per Cameron stesso, ma piuttosto per andarsene da lì.

Sapeva che scappare non era la soluzione, ma restare a combattere con i ricordi le pesava troppo.

“Vedremo come andrà.”

«Buonanotte.»

«Buonanotte.» rispose lei sovrapensiero.

Cameron le stampò un bacio sulla fronte per poi sparire fuori dalla stanza qualche secondo dopo.

Sharon guardò Paris che già dormiva nel letto a fianco.

Distrattamente ripensò alle parole di Cameron di quella sera.

Le aveva detto che riusciva a fare tutto ciò con lei, perchè la vedeva come una sorella da proteggere, che il suo sentimento era mutato in questo gran affetto, perchè lui era super convinto che lei era destinata ad Alessio.

Voleva crederci almeno la metà di quanto ci credesse lui.

La verità era che lo vedeva sempre più distante e sempre più irraggiungibile.

Si abbandonò al cuscino sospirando.

“Cerchiamo di dormire.”


Laura sorrise guardandoli seduti al tavolo.

«Allora come procede il vostro piano?»

Cameron fece una smorfia.

«Non procede, sembra si sia dato alla fuga.» si tamburellò il pollice nervosamente sul labbro mentre rimuginava.

«Ieri sera non lo abbiamo visto e Federico non sapeva dove fosse andato dopo che sono stati da Melissa.» spiegò Sharon.

Laura abbozzò un sorriso divertito stavano proprio praticando una caccia all'uomo.

«Magari stasera sarete più fortunati, tra l'altro cosa farete?»

«Visto che Simone non lavora pensavamo di andare in discoteca, alla fine l'altra sera una cosa tira l'altra non ci siamo più andati.»

Laura annuì.

«Con che macchina andate?»

«Con la mia, Simone verrà qui a piedi e poi passiamo a prendere Federico.»

«Non bere mi raccomando.» le raccomandò Laura.



Simone camminava lungo il marciapiede, distrattamente ripensava alla chiamata fatta con Elizabeth qualche minuto prima.

Sei il mio abbraccio, quello che mi protegge dalle fauci del mondo. [COMPLETA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora