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Cameron guardava Sharon con la coda dell'occhio, agitò la sua bottiglia di birra distrattamente.

Era seduta accanto a lui sul molo persa nei propri pensieri.

Ripensava al suo turbamento quando le aveva mostrato l'ennesima foto dell'ex che se la spassava dall'altra parte del mondo con le donne.

Sospirò.

«Sai, Sharon non per forza ti serve un uomo accanto per essere felice.»

Lei lo guardò sorpresa da quella frase.

Come riusciva a leggerla nel pensiero?
Stava appunto pensando alla propria felicità.
Quel giorno aveva fatto l'ultima sessione di fisioterapia con lui.

«Cosa intendi?»

Cameron guardò l'orizzonte sospirando.

«Penso che dovresti finirla con Adam, ti logora e basta portare avanti una storia così.»

«Ma io lo amo.»

«Sì, ma anche se lo ami a volte questo non coincide con la felicità.»

«Non capisco.»

«La vostra storia si è esaurita, non trascinarla oltre se non senti di esserne più così innamorata.»

Sharon abbassò lo sguardo sui propri piedi.

Si sentiva vuota

«Non è che non lo amo è che...» sospirò frustrata «è che il nostro rapporto non torna più lo stesso di prima e questo mi fa male.»

Si portò le ginocchia al petto.

«È che siamo distanti, io sono distante nei suoi confronti e sento che non ci sia più niente che lui possa fare per farmi cambiare questa posizione.»

Cameron lanciò un sasso dentro l'acqua.

«Davvero, ti do un consiglio da amico, non trascinare oltre, finiresti solo col rovinare anche il bel ricordo che hai con lui.»

Lei sospirò frustrata.

«Vivi la vita, non aver paura di sbagliare.» le prese la mano e le sorrise.

«Te lo ripeto non devi per forza avere un uomo al tuo fianco per essere felice, tu sei la tua persona e tu devi crearti, non vivere sempre in balia degli eventi.»

Lei lo guardò negli occhi.

«Devi essere felice con te stessa, la persona che ti sta a fianco deve essere solo un plus.»

Lei lo guardò affranta.

«Sì, ma... »

«L'amore è anche questo, lasciar andare.»

Sharon sospirò profondamente.

Elizabeth e Federico se ne erano andati da qualche giorno lasciandosi dietro un vuoto.

Si guardò le punte dei piedi, si stava avvicinando maggio, ma il suo umore non rispecchiava per niente quel tempo.

«Abbi il coraggio di prendere una scelta per te stessa.»

«È che ci tengo a lui.»

«Ma come ci tieni? Lo vedi come il tuo compagno di vita tra vent'anni?»

Lei fece una smorfia, riusciva a malapena ad immaginarsi nel domani, figurarsi una previsione così a lungo termine.

«Cam, davvero non lo so.»

Lui le sorrise dolcemente.

«Mi sento così frustrata.»

«Davvero, non aver paura di sbagliare, vivi la vita, sei giovane.»

Sei il mio abbraccio, quello che mi protegge dalle fauci del mondo. [COMPLETA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora