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Lui strinse la sua mano affondando i propri occhi azzurri in quelli di lei, le era profondamente grato per quella nuova possibilità, sentiva una gioia inquantificabile salirgli dal cuore.

Stava stringendo la sua mano, nonostante tutto quello che era successo, questo gli bastava.

«Possiamo provare.» gli disse Sharon.

Lui si portò la sua mano al viso baciandole le nocche.

«Ti amo.» le disse emozionato.

Lei sorrise debolmente, sentiva anche lei di amarlo, ma in quell'istante non se la sentiva di farglielo presente.

Vide la porta aprirsi e un secondo dopo Alessio fare capolino e guardare malamente Adam seduto di fianco al letto.

«Ciao Ale.» lo salutò imbarazzata.

Alessio alle sue parole la guardò negli occhi.

«Ciao.» la salutò mettendosi le mani nelle tasche dei jeans; era dalla parte opposta del letto rispetto ad Adam

Sharon guardò i due fissarsi, si sentiva che erano ostili l'uno nei confronti dell'altro, la tensione nella stanza era palpabile.

«Adam per favore esci.» lo invitò Sharon cortesemente.

Lui lasciò la sua mano di malavoglia e uscì dalla porta.

Sharon rimase qualche istante a fissare il vuoto raccogliendo le idee poi guardò gli occhi ambrati di lui.

«Ale, devo parlarti.»

Lui alzò lo sguardo e le sorrise.

«Cosa devi dirmi?»

Sharon si morse il labbro, perchè era così difficile?

«Adam mi ha chiesto un'altra possibilità.»

Vide il suo sguardo improvvisamente farsi serio e cupo.

«E...?»

Lei abbassò lo sguardo.

«E ho deciso di concedergliela.» disse guardandolo con il cuore in gola,  riusciva malapena a sostenere il suo sguardo dopo aver pronunciato quelle parole.

Osservò la sua mascella contrarsi e le labbra serrarsi in una linea dura.

Lui la guardava in silenzio e Sharon sentiva di annegarci in quell'assenza di parole.

«Di' qualcosa ti prego.» lo supplicò.

Lo guardò negli occhi aspettando le sue parole.

«Sai cosa ti dico?»

«Cosa?» chiese lei temendo la sua reazione.

«Che questa è la volta che ti mando a fanculo, mi sono stancato di questa situazione, non ho più intenzione di prestarmi a questo gioco ridicolo, non voglio più vederti.» e così dicendo si avviò verso la porta.

Una volta sulla porta le diede un'ultima occhiata con indifferenza.

«Ti auguro di essere felice.»

Sharon guardò scossa la porta sbattere malamente.

Abbozzò una smorfia di dolore guardando la porta mentre sentiva quella fitta al cuore.

“Scusami.”




Melissa fissava Federico mentre faceva colazione.

«Perchè è tornato?» le chiese.

Scosse la testa e si strinse nelle spalle alla domanda del fratello e fece una smorfia dolorante.

«Non lo so, qualcosa deve essere andato storto.»

Sei il mio abbraccio, quello che mi protegge dalle fauci del mondo. [COMPLETA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora