42

296 46 8
                                    

Alessio guardava oltre il parabrezza distrattamente la neve che cadeva sull'asfalto, attendeva che l'ennesima ragazza entrasse in quella macchina.

Sentiva una sorta di inquietudine che si impossessava di lui mentre guardava la neve candida sciogliersi sul vetro.

Disprezzava il mondo in generale, ma vedere la neve lo inquietava.

Era come se il suo gelo si impossessasse di lui.

Era il 30 di ottobre, cosa avrebbe fatto l'indomani?

Il suo migliore amico era dall'altra parte del mondo, come avrebbe passato quella serata?

Un sorriso gli comparve sulle labbra.

La risposta a quella domanda era ovvia.


Sharon aprì gli occhi guardando Paris mentre dormiva beatamente abbracciata al cuscino.

In quei giorni non se l'era sentita nè di dormire con Federico, nè con Cameron, nè con Lorenzo, così aveva preferito dividere il letto con Paris.

Si alzò di soppiatto tentando di non svegliare l'amica.

Il suo orologio biologico le impediva di dormire oltre.

Scese le scale decisa ad andare in cucina a bersi un bicchiere d'acqua, ma con sua enorme sorpresa vide Lorenzo in veranda che fumava.

«Non riesci a dormire nemmeno tu?»

Lui sollevò lo sguardo e le sorrise.

«No, sarebbero le due di pomeriggio, da noi, va bene poltrire, ma non mi riesce di dormire così tanto.»

«Vedrai come ci abitueremo in una settimana e poi quando torniamo a casa come ci sentiremo sfasati.»

Lorenzo si spostò sul dondolo facendole spazio per farla sedere.

«Quando partiamo?»

Lei gli sorrise.

«Prendiamo un aereo a Tijuana oggi pomeriggio, dovremmo essere a Città del Messico per sera.»

Lorenzo aspirò il fumo e rimase per qualche istante a fissare il vuoto.

«Da cosa ti vestirai ad Halloween?»

Sharon si strinse nelle spalle.

«Vedremo con Paris all'ultimo momento, Cameron voleva portarci a vedere Taxco.»

«Taxco?»

Lei abbozzò un sorriso.

«Dice che è interessante, per le miniere d'argento soprattutto.»

«Capisco.»

Sharon lo guardò dubbiosa.

«C'è qualcosa che non va?»

Lui accennò un sorriso.

«No, no, tutto magnificamente.» la realtà era che le parole di Cameron del giorno prima lo avevano turbato.


Sharon rideva con Federico e Paris sotto gli sguardi di Cameron e Lorenzo.

Cameron si voltò a guardarlo.

«Se mi prometti che seguirai il nostro piano, direi che potremmo stabilire una tregua.»

Lorenzo guardò dubbioso la sua mano tesa con fare amichevole.

«In fondo ci terrei che questa vacanza sia piacevole per tutti.»

Lorenzo accennò un sorriso.

Sei il mio abbraccio, quello che mi protegge dalle fauci del mondo. [COMPLETA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora