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Ed eccoci arrivati alla fine "quasi", perchè dopo ci sarà il capitolo finale.
Ci terrei a dirvi che dopo questo libro ne sto già scrivendo un altro, dove ritroverete i personaggi di questo sotto una prospettiva tutta nuova.
Buona lettura.
PS. Le parti in grassetto sono indizi per il prossimo libro.

~

Federico guardò il cielo azzurro con un sorriso, che bella giornata, faceva insolitamente caldo.

«Forza amore, muoviti.»

Scosse la testa divertito guardando Paris che lo aspettava fremendo d'impazienza sulla porta del salotto.

Abbandonò la ringhiera ed entrò in casa.

Paris fece una smorfia.

«Your brother are so nervous.»

«Sarebbe strano il contrario, mio fratello è sempre nervoso.»

«Federico!» lo riproverò Ginevra.

«Mamma, ma è vero.»

«Va a dargli man forte, invece di star qui a ciarlare.»

Federico sbuffò.

«Vado, vado.»


Elizabeth salì la gradinata in apprensione e trovò Cameron appoggiato al portone.

Gli sorrise e diede un'occhiata veloce dentro.

«Tutto pronto?» le chiese lui con un sorriso.

Elizabeth fece un gran sospiro liberatorio.

«Sì, non mi sembra vero, ma ce l'abbiamo fatta.»

«Take a breath Elizabeth.» le disse Cameron mettendole una mano sulla spalla.

«Una parola americano dei miei stivali.»

Lui rise.

«Lei com'è?»

Lei sorrise al pensiero.

«Bellissima.»

Proprio in quel momento guardò la macchina fermarsi e Federico scendere con Paris al proprio fianco.

Sorrise vedendo la macchina di Lorenzo fermarsi proprio dietro quella di Federico e scenderne Lorenzo e Alessio.

Si vedeva che era un fascio di nervi.

Lorenzo gli si piazzò davanti con un sorriso.

«Andrà tutto bene.» lo rassicurò.

Prese dalla macchina due bicchieri con una bottiglia di Montenegro e sorrise appoggiandoli sul cofano dell'auto; vi versò con cura il liquore e ne porse uno all'amico.

«A tutte le avventure che hai condiviso con me, a tutte le cazzate che abbiamo vissuto insieme, a tutte le pazzie che hai fatto per lei di cui sono stato testimone.»

Alessio fece una smorfia a quelle parole.

«Grazie.»

Lui gli sorrise.

«Ti auguro tanta felicità, hai lottato tanto, te la meriti.»

Fecero tintinnare insieme i bicchieri e Alessio perse lo sguardo dentro il proprio, si sentiva irrequieto.

«Arriverà, adesso l'hai catturata.»

Lui inghiottì il cuore che gli era salito in gola, lo sperava tanto.

«Alessio Ferro! Ti pare il momento di bere!»

Lui guardò sua madre che lo fissava con aria di rimprovero.

Sei il mio abbraccio, quello che mi protegge dalle fauci del mondo. [COMPLETA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora