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Piccolo spazio per me:
Se non mi vedrete più aggiornare è perchè sono scappata con Cameron.(Alex Pettyfer nella foto.)
Alessio tenetevelo, tutto vostro.
Hahaha.

Sono di sentimenti mobili.
😁

~

Cameron emise un fischio vedendo la macchina di Sharon.

«Quindi ti vedrò guidare per la prima volta?»

Lei rise.

«Sì.»

«Devo aver paura?»

Lei alzò gli occhi al cielo, sorrise a Paris e poi tornò a guardare Cameron.

«Se vuoi, puoi andare a piedi.»

Lui scosse la testa divertito.

«Ma non ci penso nemmeno!»

Salirono in macchina e lui ammirò ciò che gli si presentava davanti agli occhi.

Sorrise, in fin dei conti era felice di essere lì, di conoscere quella città.

«Voglio che ci porti al Night Rose.»

Sharon annuì con un sorriso.

«Ho, anzi, abbiamo, appuntamento con Federico stasera lì, solo che lui non sa ancora che saremo in tre, prima non si poteva perchè lavora tutto il giorno.»

«Perfect dear Sharon.» disse Paris che era impaziente di rivedere Federico.


Emile sorrise a Paris.

«Piacere sono il padre di Sharon.»

Paris gli strinse la mano e aprì la bocca con un sorriso enorme vedendo Laura scendere le scale con il piccolo Adam.

«It's your brother Sharon?»

«Yes.»

Sharon gliene aveva parlato, ma Paris non l'aveva mai visto di persona.

«Hi little boy, how are you?»

Il bambino abbozzò un sorriso timido rannicchiandosi contro la mamma.

«Hi, I'm Paris.» si presentò porgendo la mano alla madre di Sharon.

«Laura.» rispose lei stringendogliela a sua volta.

«Paris ci terrebbe a imparare l'italiano, quindi ha chiesto se possiamo parlare solo quello.»

Laura annuì e sorrise a Cameron.

«Ciao Cameron.»

«Salve signora Bonvin.»

«Chiamami Laura.» gli sorrise ancora cordialmente pronunciando quelle parole.




«Sicuri che non volete entrare?» chiese Sharon.

Cameron le sorrise.

«No, davvero non ti preoccupare, non mi sembra il caso, siamo degli sconosciuti, io e Paris vi aspetteremo qui.» la rassicurò sedendosi.

Sharon intrecciò il proprio braccio con quello della madre.

«Non ci metteremo molto.»

Cameron annuì.

«Non vi preoccupate.»





Alessio camminava per il corridoio trattenendo a malapena uno sbadiglio.

Sei il mio abbraccio, quello che mi protegge dalle fauci del mondo. [COMPLETA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora