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“Ciao Elizabeth,
Tra poco ho l'aereo per tornare in Italia, non ti nascondo che sono triste, mi mancherà Cam, lui e la sua infinita dolcezza.
Mi mancherà Paris.
Qui ormai avevo la mia indipendenza e la mia routine e non ti nascondo che tornare a casa dei miei mi turba.
Come sarà ritornare a casa? Dopo quasi un anno che sono via.
Chissà mio fratello quanto è cresciuto.
È tutto così strano.
È strano anche tornare e pensare che tu non ci sarai, me la dovrò cavare da sola.
Ho promesso a Cameron di tornare per Halloween e ne ho parlato con Federico, mi accompagnerà volentieri, chissà che questa volta con Paris vada meglio, vieni anche tu?
Come va a Lione?
Quando hai intenzione di tornare a casa?
Fuggitiva anche tu.
Pensavo di farmi un viaggetto e venirti poi a trovare.
Mi dovrò impegnare al massimo se voglio recuperare il tempo perso con l'università.
Hai sentito che Melissa avrà una bambina?
Quell'idiota di Federico si è ricordato di dirmelo solo ieri.
Che bella notizia!
Sono davvero contenta per Melissa, si merita questa felicità.
Federico mi ha detto che sta ristrutturando una vecchia villetta in centro.
Chissà come sarà la piccola Thea e chissà Ginevra come è contenta!
Ho saputo pure da Federico che Kevin ha rilevato il locale come proprietario esclusivo.
Wow! Che colpaccio.
Non ti nascondo che la faccenda dei testimoni mi turba.
Ho paura di fallire, paura di vederlo, paura di non riuscire a farmi valere.
Ho guardato il meteo, c'è una differenza di dieci gradi rispetto a qui, penso che morirò di freddo tornando a casa.
Pensami in quel momento.
Mi fa strano pensare di tornare a casa e dormire in quel letto dove ho così tanti ricordi con Adam, ti confesso che a volte mi ritrovo a piangere pensandolo, ma so di aver fatto la scelta giusta.
Sono una donna libera e indipendente ed è questo quello che conta, il mio destino è nelle mie mani, posso fargli prendere la piega che voglio.
Solo non devo aver paura di sbagliare.
Oh, come è tardi, devo finire di preparare le cose.
Ciao amica mia.
Ti voglio bene. ”

Paris abbracciò Sharon con le lacrime agli occhi.

«See you soon.»

«Nemmeno un mese e torno a rompervi le scatole.» le strizzò l'occhiolino.

Cameron abbozzò un sorriso abbracciandola.

«Fai buon viaggio.»

Lei sorrise in quell'abbraccio.

«Lo farò.»

Ora più che mai capiva cosa intendeva lui con il non volersi spingere oltre, se lo avessero fatto quel distacco sarebbe stato ancora più doloroso.

«E ricorda non aver paura di sbagliare.»

Lei lo guardò negli occhi e annuì.

«Nessuna paura.»

«Perfetto.»

Sentì la voce nell'altoparlante che chiamava i passeggeri del suo volo.

«Ciao ragazzi.»

Entrambe le sorrisero e lei camminò all'indietro fino all'accettazione rimanendo a fissarli con il cuore sospeso.

Quanto male faceva.

Cameron la guardava tristemente, ma non si pentiva di ciò che aveva vissuto con lei.

Trasalì vedendola sparire dove lui non poteva seguirla.

Sua sorella gli mise dolcemente una mano sulla spalla per confortarlo.

Sharon guardava fuori dal finestrino dell'aereo, si chiedeva come sarebbe stato tornare a casa dopo tutto quel tempo.

Sospirò frustrata.

“Non avere paura di sbagliare.”

Strinse i pugni a quel pensiero.

Sei il mio abbraccio, quello che mi protegge dalle fauci del mondo. [COMPLETA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora