50

290 47 49
                                    

Sharon si guardò nello specchio, le sembrava il colmo essere vestita così con il freddo che faceva fuori, con la neve che cadeva colorando tutto di bianco.

"Se voglio facilitare le cose, dovrò patire un po' di freddo."

Sospirò a fondo prendendo il telefono; aveva pensato a tutto.

Digitò quelle parole.

"Ciao Fe, tuo fratello è a casa?"

Rimase a fissarsi nello specchio mentre aspettava la risposta.

Lorenzo le aveva detto di avere una cena con Dennis quella sera, quindi per esclusione non era con Lorenzo, se non fosse stato a casa sarebbe cominciata la caccia, se fosse stato a casa avrebbe aspettato che uscisse, sapeva che lo avrebbe fatto prima o poi.

"E se non riesco a trovarlo?"

Fece una smorfia a quel pensiero.

"No, devo trovarlo, costi quel che costi."

Si infilò la giacca decisa ad uscire di casa.

"Tanto uscire, devo uscire in ogni caso."

Scese le scale e salutò i suoi genitori.

«Dove vai?» le chiese la madre.

«Mi vedo con Federico.» mentì.

«Ah, okay.»

Non se la sentiva di rendere partecipe la madre di quello che le frullava per la testa in quel momento, probabilmente l'avrebbe presa per pazza.

«Non hai freddo così vestita?» le chiese il padre con un'occhiataccia.

«No, no.» mentì.

Emile guardò perplesso la moglie che si strinse nelle spalle e poi tornò guardare Sharon.

«Buona serata tesoro.» le augurò Laura.

«Buona serata anche a voi.»

Sharon si chiuse la porta alle spalle.

"Okay, fuori casa." spuntò nella propria lista mentale quell'azione.

Sospirò.

"Fatto."

Camminò vagliando mentalmente i prossimi passi da compiere e fu in quel preciso istante che sentì il proprio telefono suonare.

Lo prese fulmineamente dalla tasca della giacca, le tremavano le mani tanto era nervosa.

"No, è appena uscito, perchè?"

Fece una smorfia leggendo quelle parole.

"Mi toccherà cercare."

Digitò la risposta.

"Niente, pensavo di venirti a trovare e non mi andava di vederlo."

"Stasera non sono a casa, te lo avevo detto."

"Ah, già, che svampita!"

In realtà se lo ricordava bene, voleva sapere solo se lui fosse a casa.

Guardò la strada davanti a sè.

"Okay, adesso si comincia."

Prese il telefono guardando la mappa dalla città mentre faceva mente locale.

"La discoteca oggi è chiusa, quindi, esclusa."

Si morse il labbro macinando con il cervello.

"Casa di Melissa no, è a cena dalla sorella di Kevin."

Sei il mio abbraccio, quello che mi protegge dalle fauci del mondo. [COMPLETA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora