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Sharon entrò in casa e si ricordò del telefono che mentre guidava le era vibrato nella tasca dei pantaloni.

Sorrise leggendo il messaggio di Federico.

“Thea è nata stanotte alle 3.37.”

Salendo le scale digitò la risposta.

“Che bella notizia! Immagino abbiate fatto le ore piccole ad aspettarla.”

Si immaginò Alessio nella sala d'aspetto di quell'ospedale.

«Dove sei stata?!»

Trasalì sentendo le parole sussurrate di sua madre.

Sollevò lo sguardo e trovò i suoi occhi arrabbiati.

«Ti va bene che papà non si è ancora svegliato!»

Sharon fece una smorfia, l'altra volta non se n'era accorta subito.

«Sono andata alla casa al mare di Alessio e mi ci sono addormentata, praticamente davanti.»

Laura sembrò tranquillizzarsi.

«Cosa ci sei andata a fare?»

La figlia abbassò lo sguardo.

«Per ricordare.»

Sharon guardò tristemente la madre scendere qualche scalino per abbracciarla.

«È nata Thea stanotte.» disse cercando di alleviare quell'attimo.

«Davvero? Che bella notizia!»

Sharon annuì.

«Allora oggi pomeriggio andiamo a trovarla.»

A quelle parole fece una smorfia, aveva paura di incontrarlo.

«Adesso va a metterti il pigiama che se tuo padre si alza, sono guai.»


Sharon guardò l'orologio con un sospiro e aprì il computer.

Alla fine aveva deciso di comune accordo con sua madre di andare da Melissa l'indomani, in modo da poter lasciare Adam a papà.

Incrociò le gambe nervosamente, per fortuna non c'era nessuno in casa.

Non voleva che sua madre accidentalmente ascoltasse quella conversazione.

Chiamò Cameron e rimase in attesa che lui rispondesse.

Non rimase tanto sorpresa di ritrovarselo davanti avvolto in un asciugamano; in fin dei conti, visto il fuso orario erano costretti a chiamarsi a quell'ora per incontrarsi.

Da lui mattina e da lei pomeriggio inoltrato, capitava raramente che lui potesse parlarle sul mezzogiorno.

«Sei in debito, cazzo se sei in debito!» le disse e le sorrise, ma il suo sorriso svanì non appena vide la sua espressione.

«Cosa è successo?»

«Mia madre ti ha torchiato eh?» gli chiese lei tentando di sviare l'argomento.

«Non cambiare discorso, cosa è successo? Hai dormito stanotte?»

Sharon fece una smorfia pensandoci e il cuore le si incrinò.

Si morse il labbro nervosamente.

«Penso di aver giocato tutte le possibilità e ho perso.» disse forzando un sorriso.

Era meglio levarsi la spina dal cuore al più presto.

Cameron la guardò dubbioso dall'altra parte dello schermo.

Sei il mio abbraccio, quello che mi protegge dalle fauci del mondo. [COMPLETA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora