CAPITOLO 15

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"Jake?!", domandai, senza capire perché fosse lì vicino a me e non al suo posto.

Mi sorrise.

"Ciao, Lidya"

Scombussolata, guardai nei posti davanti e vidi Gladys in quello di Jake, di fianco a quello vuoto di Adrian.

Un impeto di gelosia mi assalii; ma subito passò non appena mi ricordai che Adrian non era lì.

"Perché Gladys è al tuo posto? E perché tu sei al suo?", domandai ancora.

"La tua amica mi ha chiesto se potevamo fare scambio di posto", sorrise, "ed io, naturalmente, ho accettato", mi fece l'occhiolino.

Scossi la testa.

"No, no...", sussurrai devastata.

"Cosa?", chiese lui, avvicinandosi.

"Gladys... ora mi odia e mi odierà per sempre", sbuffai e mi passai una mano tra i capelli.

"Lidya...", disse il mio nome a bassa voce e con un tono caldo e gentile, "mi vuoi spiegare per quale motivo continui a voler allontanare tutti?"

Deglutii e scossi la testa.

"È... complicato", ammisi.

Jake s'allontanò e ridacchiò sommessamente.

"Beh, sappi che avrai tutto il tempo di sto mondo per raccontarmi questa cosa complicata dal momento che Gladys non sembra volersi muovere dal mio posto", mi comunicò.

"Oh, perfetto...", bisbigliai.

"Passeremo un bel fine anno assieme", mi prese in giro, poggiandomi una mano sul braccio.

Ridacchiai e guardai per aria.

"Lo ammetto: ho già la pelle d'oca", continuai a deriderlo, scherzando.

In realtà, non ero poi così dispiaciuta di averlo come compagno di banco.

Jake non sembrava voler sapere a tutti i costi i cavoli miei. Anzi, provava a chiedermi; ma, dal momento che negavo il tutto, lui passava a parlar d'altro.

"Lo immaginavo. Lo immaginavo", alzò le sopracciglia ripetutamente quando la porta si aprì.

La professoressa fece la sua entrata ed io rimasi muta, in attesa che scoprisse il mio nuovo compagno di banco.

Come se nulla fosse, però, si sedette e sistemò i libri aprendo il registro di classe.

Iniziò a leggere i cognomi di ognuno fino ad arrivare a quello di Jake: Collins.

Al suono del suo cognome, alzò la mano senza esitare o sembrare impaurito.

La professoressa lo cercò con lo sguardo al suo solito posto; ma, quando vide Gladys, sgranò gli occhi.

"E... tu? Che ci fai lì?", domandò, guardando Gladys da sotto gli occhiali.

Gladys era sempre stata brava a scuola. Una persona diligente e piena di bei voti.

Nessuno si era mai lamentato di lei. Mai nessuno.

"Nulla, professoressa. Solo che qua davanti seguirei meglio la lezione e ho chiesto a Collins di fare cambio con me", spiegò lei a voce bassa.

Bugiarda.

Abbassai la testa e Jake mi lanciò uno sguardo veloce, tirandomi una gomitata.

"Ehi, Lidya... tutto okay?", domandò lui con voce preoccupata.

Annuii, anche se sapevo di mentire.

"Vedrai che si sistemerà tutto", cercò di tranquillizzarmi lui venendomi più vicino.

ROSA SELVATICADove le storie prendono vita. Scoprilo ora