"Vi siete mai battuti contro un lupo mannaro?", domandò Jake con enfasi.
"Io mai", rispose Jason scuotendo la testa.
"Io nemmeno", si aggiunse Greta.
"Adrian?", chiese lui.
"Una volta, molti anni fa", rispose, sedendosi sul bordo del tavolo.
Incrociai le braccia al petto e mi appoggiai con la schiena contro al muro, guardandolo.
Era bellissimo, su questo non c'erano dubbi.
"E hai vinto?", chiese.
Annuì.
"Si, avevo vinto", rispose, sicuro di sé.
"Bene, perfetto. Credi di riuscire a dare una spiegazione o una dimostrazione veloce di come si uccide un licantropo?", chiese lui congiungendo le mani e facendo schioccare la lingua con un rumore sordo.
"Preferisco la pratica", gli fece l'occhiolino e, subito, pensai al peggio.
Da una parte, avrei voluto che lì con noi ci fosse anche Harris; ma da quanto ne sapevo io era andato a reclutare altri vampiri in grado di combattere contro ai licantropi e a prendere le armi in argento.
Se ci fosse stato, però, avrebbe sicuramente tenuto d'occhio la situazione senza far sì che nessuno si facesse del male.
"Dove potremmo andare ad allenarci?", chiese poi.
"Più in là, oltre il parco, c'è un bosco. Potremmo andare lì ad allenarci", propose Greta sorridente, con ai piedi un paio di scarpe da ginnastica ed una tuta azzurra che faceva risaltare ancora di più i suoi occhi chiari.
"Mi sembra perfetto", sorrise, "avete dei pugnali in questa casa? Anche se finti andranno bene. Servono solo per allenarci"
"Papà tiene dei vecchi pugnali in camera. Vado a prenderli", fece dietro front e guardò Adrian con gesto di sfida, "non romperglieli o ci spezzerà il collo"
"Guarda che ci sto attento!", ribatté lui, offeso.
Scosse la testa e salì di sopra.
In un attimo, scese di sotto con tre pugnali.
"Possiamo andare", Jake si alzò dalla sedia e proseguì in direzione della porta con, al seguito, Greta.
Li seguii silenziosamente mettendomi dietro ad Adrian.
Non potei che fermarmi a guardare il suo fondoschiena, senza che se ne accorgesse, fino a quando non fummo fuori da casa loro.
Mi richiusi la porta alle spalle ed iniziammo a dirigerci a piedi fino al parco.
Mi strinsi nel giubbotto e guardai i Miller con tute leggere e maglioncini.
Niente di pesante addosso, proprio come Jake.
Adoravo questa cosa del caldo perenne e mai freddo.
Forse, avrei proprio detto che era uno degli aspetti positivi.
Feci una piccola corsetta e mi misi a camminare al fianco del mio ragazzo, guardandolo di tanto in tanto.
Era concentrato e solo lui poteva sapere a che diamine stesse pensando.
Avrei voluto chiederglielo; ma non mi sembrava il caso vista la situazione in cui ci stavamo cacciando.
La cosa dell'allenamento non mi allietava parecchio.
Insomma, dovevo guardarli mentre si picchiavano a vicenda come un branco di ragazzini appena usciti da scuola.
Non era l'ideale.
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ROSA SELVATICA
Vampire-SECONDO LIBRO DELLA TRILOGIA DI "BIANCOSPINO"- Dall'arrivo in città dei lupi mannari tutto cambia. Il rapporto tra Lidya e Adrian sembra migliorare sempre di più fino a quando, quest'ultimo, non si vede costretto a dover partire con Greta e suo zio...