Capitolo 4

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Un colpo di tosse e l'agente speciale Anthony DiNozzo si ritrovò di nuovo nel presente, la gola gli bruciava, sentiva le forze abbandonarlo ed il caldo era sempre più insopportabile. Respirare era diventato faticoso, segno che con molta probabilità aveva qualche costola rotta, un altro colpo di tosse e dovette mordersi il labbro inferiore per non urlare.
"Jamie..." sussurrò con un filo di voce e la sua mente tornò di nuovo indietro nel tempo a qualche giorno prima quando era ancora un semplice infiltrato. Insieme ad altri cadetti si era riunito nel cortine del campo base, sapeva per certo che i nuovi arrivati venivano sotto posti a una specie di test per verificare le loro qualità e che tra i marine più anziani venivano organizzate vere e proprie azioni punitive per verificare di persona il valore delle reclute.
"Ehi, sei nuovo? Io sono Jamie, Jamie Stewart". Il ragazzo che l'aveva avvicinato non aveva un'aria minacciosa, anzi. Aveva una faccia pulita, un fisico asciutto e due occhi azzurro cielo. Gli aveva teso la mano in segno di saluto e aveva deciso di stringerla con forza. Non sapeva se fosse il ragazzo che aveva lasciato il messaggio nella segreteria dell'NCIS, ne tantomeno se poteva fidarsi di lui, ma doveva giocare e mettersi in gioco o non sarebbe andato avanti nell'indagine.
"Si, sono arrivato ieri, mi chiamo Anthony La Rouce, ma puoi chiamarmi Tony" sorrise con moderazione.
"Wow che stretta portentosa!" esclamò il giovane lasciando la presa, "ma non sei un po' troppo vecchio per arruolarti?" gli chiese con una smorfia. Tony la fissò perplesso, se non fosse stato certo di mandar a monte l'intera copertura, gliene avrebbe staccate quattro, gli avrebbe fatto vedere lui chi era il vecchio, ma doveva cercare di mantenere la giusta calma, così sorrise sornione: "La vocazione non ha età, marine! Quando si ha a cuore il bene della propria nazione, poco importa se hai diciotto, ventidue o trent'anni, conta quello che hai qui" rispose indicandosi la tempia, "e qui!" concluse indicandosi il petto dalla parte del cuore.
"Hai ragione, mi piace!" si complimentò Jamie annuendo più volte.

"Ehi Jamie, chi è il tuo nuovo amico?" chiese un nuovo marine andandogli incontro, aveva un atteggiamento da bullo e dava tutta l'impressione di essere il leader del sostenuto gruppo di persone alle sue spalle. Il giovane marine dagli occhi di ghiaccio stava per rispondere, ma Tony lo precedette: "Problemi amico?" chiese cauto. L'altro rise guardando verso i suoi sottoposti: "Dipende... sei nuovo di qui vero? Non ti ho mai visto".
"Sono arrivato alcuni giorni fa".
"Ehi, dev'essere il tizio di cui parlavano in palestra" si aggiunse una quarta voce alle spalle del leader.
"Chi? Quello che dicono abbia steso Munch con due pugni?" ribatté un altro.
"Erano tre colpi, ma non so se parliamo della stessa persona" intervenne Tony con la sua solita aria spavalda. Il gruppo si scambiò una breve occhiata, ma quello che attirò maggiormente la sua attenzione fu il comportamento di Jamie che non appena gli aveva visti arrivare, non aveva smesso un solo istante di tremane.
"Complimenti, Much è un duro, sei forte bello!" sorrise il leader.
Tony ricambiò il sorriso con aria di sfida, ma non aggiunse nulla.
"Ci si vede" salutò rivolto a Tony, poi spostò lo sguardo su Jamie: "Con te ci vediamo più tardi!" sorrise dandogli uno schiaffetto sul viso ed allontanandosi.
Jamie sembrava sollevato dal fatto che il gruppo si fosse allontanato da loro, ma non disse nulla a riguardo, cercò la prima scusa possibile per allontanarsi da Tony che non obiettò lasciandolo solo.

Passarono alcune ore prima che Tony lo riavrebbe incontrato e quando accadde si rese subito conto che c'era qualcosa che non andava, il giovane era scosso, uno zigomo gonfio ed un labbro spaccato. Era entrato silenziosamente nella stanza e si era lasciato cadere sulla branda sfinito.
"Ehi! A quanto pare siamo compagni di camera" attaccò bottone Tony, "cos'hai fatto alla faccia?" gli chiese notato il volto deturpato.
"Non è nulla, sono solo caduto" si affrettò l'altro, "ora scusami, ma sono a pezzi, vorrei solo dormire un po', domani abbiamo la sveglia all'alba" concluse voltandosi e dandogli le spalle.
"Come vuoi, io vado a farmi una doccia" avvisò Anthony prendendo l'occorrente.


Fino all'Ultimo RespiroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora