Capitolo 51

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"Agente Fornell?".

Tobias si girò trovandosi davanti il dottor Cale con in mano una cartella clinica.

"Salve dottore, tutto ok?" chiese spiazzato da quell'avvicinamento.

"Si, abbiamo buone notizie" sorrise il medico, "stiamo per trasferire l'agente DiNozzo in reparto".

"No, non potete!" scattò l'agente dell'FBI.

"Scusi?" scattò l'altro, "come sarebbe a dire che non possiamo? Le sto dicendo che il suo agente è ufficialmente fuori pericolo e lei reagisce così?".

"Prima di tutto, non è un mio agente o credo che gli avrei già sparato da un pezzo!" ironizzò Tobias, "e poi, come già le ha spiegato l'agente Gibbs, DiNozzo è nel mirino di alcuni assassini in questo momento e per la sua sicurezza sarebbe meglio se restasse qui dove è più facile controllarlo".

"Spiacente ma non posso" ribatté il dottore scuotendo il capo, "capisco le sue motivazioni, ma a noi serve che la sala rianimazione sia libera in vista di altre emergenze. Se l'agente DiNozzo è in pericolo come dice, beh, ci siete comunque voi a proteggerlo e l'infermiera Anna continuerà a stare con lui 24 ore su 24, questa è tutto quello che posso fare per voi" ribadì irremovibile.

Tobias sospirò: "Ottimo. Meglio chiamare Gibbs" concluse avviandosi verso la stanza dell'agente ferito.

Il telefono squillò una decina di volte prima che dall'altro capo qualcuno rispondesse: "Dimmi Tobias".

"Era ora, se stavo morendo ero già all'altro mondo!" sbraitò cinico l'agente dell'FBI.

"Non è il momento di scherzare, dimmi, è successo qualcosa a Tony?" sospirò dall'altra parte Gibbs.

"Ehi, che succede da te? Sei strano!" si allarmò l'amico.

"Stiamo solo dando tutti di matto per via delle tensione, non farci caso. Allora?".

"Qui è tutto ok, DiNozzo sta bene e lascerà ufficialmente il reparto di rianimazione" comunicò Fornell comprendendo la situazione.

"Magnifico! Questo significa che sta meglio!" esclamò Gibbs con tono più vivo.

"Certo, ma significa anche che ora è un bersaglio più abbordabile" fece una pausa pensando che Jethro avrebbe risposto qualcosa ma tacque, "controllare una singola stanza non è come controllare un intero reparto, senza contare che non so fino a quando sarà concesso a noi dell'FBI di restare a dare una mano" spiegò.

"Aspetta un attimo! Di che diavolo parli?" scattò Gibbs, "avete intenzione di darvi indietro per caso?".

"Certo che no Jethro, ma non possiamo neanche sprecare all'infinito un dispiego così massiccio di uomini per un singolo agente. Cerca di capire, potrebbe arrivare l'ordine di mollare tutto da un momento all'altro e fino al processo è ancora lunga" sospirò, "ascolta, io ti darò la mia disponibilità fino alla fine, ma non posso garantire per i miei uomini".

"Si, capisco Tobias" rispose con tono sfinito Gibbs.

"Mi spiace Jethro, ma dal momento in cui lascerà la rianimazione, non possiamo escludere che l'FBI faccia marcia indietro, comunque ti terrò aggiornato" si scusò Fornell.

"Si, grazie Tobias" rispose Gibbs mettendo già la telefonata.

"Che dice Fornell?" chiese Vance che era accanto a lui mentre Ducky gli medicava la mano.

Jethro si passò una mano tra i capelli, era saturo di tutta quella tensione e non riusciva a vedere una via d'uscita da nessuna parte. Alzò gli occhi al soffitto, prese fiato e rispose alla domanda del suo direttore: "Stanno portando Tony fuori dalla rianimazione".

"Questa è una buona notizia!" esultò Palmer visibilmente sollevato.

"No signor Palmer" intervenne Ducky con il viso contratto, "non è affatto una buona notizia".

Jimmy guardò il dottor Mallard sconcertato, poi notò che anche Gibbs e Vance avevano la stessa espressione tesa e capì che gli era sfuggito qualcosa di molto importante: "Dottore, non capisco..." mormorò perplesso, "se Tony è fuori dal reparto di rianimazione, significa che sta leggermente migliorando, no? Qual è allora il problema?".

"Vede signor Palmer, il reparto di rianimazione è strutturato in mondo che non è consentito il libero passaggio alle persone. Uscire dalla rianimazione equivale esporre Anthony a un pericolo più grosso" rispose Ducky guardandolo, "ora è chiaro, Jimmy?".

"Oh santo cielo!" si lasciò sfuggire il giovane patologo.

"Questo proprio non ci voleva Gibbs" commentò Vance.

"Non è tutto" riprese Jethro, "Tobias si è sbilanciato dicendo che se Tony viene considerato fuori pericolo, non si esclude una ritirata dell'FBI dall'operazione".

"Ma non possono farlo!" scattò Palmer pallido in volto.

"Mi spiace contraddirla dottor Palmer ma invece possono" rispose Vance, "loro ci avevo offerto aiuto per proteggere DiNozzo che non era in grado di difendersi da solo, ma se esce dalla rianimazione, per loro sarà come guarito".

"Non funziona esattamente così" intervenne Ducky ancora più scettico del suo collega.

"Lo sappiamo dottor Mallard, ma conosciamo quelli al potere" rispose Leon guardandosi la fasciatura alla mano, "alla fine per loro siamo pedine sacrificabili.. niente di più e niente di meno!".

"Mi offro volontario!" scattò Jimmy sull'attenti.

Tutti lo guardarono come se fosse impazzito.

"Signor Palmer cosa...?" mormorò il dottor Mallard, ma Jimmy lo interruppe: "Non cerchi di fermarmi, dottore! Se nessuno vuole proteggere Tony, allora ci penserò io a farlo! Tony è mio amico, gli voglio bene e farò di tutto per proteggerlo!" concluse convinto.

"Ti ringrazio Jimmy" sorrise Gibbs dandogli una sonora pacca sulle spalle, "ma a Tony ci pensiamo noi, vero Leon?".

"Certo, se lasciamo che uno dei nostri patologi faccia il nostro lavoro, che ne sarebbe del buon nome di questa agenzia?" scherzò Vance mantenendo il gioco a Leroy.

"Ma... io...".

"Va tutto bene, signor Palmer" sorrise Ducky, "con loro Anthony è in una botte di ferro, non temere!".

"Si, dottore"    

Fino all'Ultimo RespiroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora