"A fine incontro era visibilmente affaticato, si reggeva appena in piedi ed io mi sono avvicinato a bordo ring per aiutarlo a scendere quando sono arrivati altri lottatori" fece una pausa per concentrarsi, "quattro o forse cinque non ricordo bene, ma ricordo che lo circondarono e lo attaccarono tutti insieme, io urlai di lasciarlo andare e stavo per intervenire, ma Joel l'uomo che organizzava gli incontri mi bloccò dicendomi di starne fuori perché Tony era un agente infiltrato ed era ormai spacciato. Non vi dico la mia sorpresa, ma non ebbi altra scelta che vederlo soccombere sotto i colpi di quei tizi senza poter far nulla per aiutarlo".
"Dopo che successe?" chiese McGee con lo sguardo fisso verso il giovane che sembrava soffrire molto nel ricordare quegli avvenimenti.
"Dopo averlo picchiato fino a fargli perdere i sensi, lo caricarono in una jeep e lo portarono via. Nessuno li si fece domande, perché a volte capitava che qualcuno subisse qualche raid punitivo subito dopo un incontro, ma io sapevo che Tony era una persona onesta che difficilmente avrebbe attirato l'attenzione o pestato i piedi a qualcuno, così chiesi a Joel di dirmi dove lo avrebbero portato" cercava di ricordare Jamie.
"E questo non fece insospettire questo Joel?" intervenne Ziva.
"Mi finsi indignato! Gli dissi che volevo vendicarmi per avermi soffiato il titolo di campione e che volevo fargliela pagare, così lui mi disse di quel posto nel mezzo del campo addestramenti" spiegò.
Ziva si fece scappare un verso a metà tra un sorrisino e uno sbuffo che fece innervosire Tim che la squadrò come a dirle di darci un taglio!"Senta, non sono certo qui per farmi giudicare da lei agente David, non è a lei che devo delle spiegazioni, ma semmai a Tony o al suo diretto superiore, l'agente Gibbs, quindi può evitarmi il suo sarcasmo? E' irritante!" sbottò il marine a denti stretti. Ziva stava per rispondere quando la porta della stanza si aprì e Gibbs fece il suo ingresso.
"Capo?!" esclamarono McGee e Ziva.
"Stewart ho bisogno di te!" tagliò corto Gibbs parandosi davanti al marine.
"Cosa posso fare per lei, signore?" chiese.
"Chi ti ha dato la pistola che avevi con te al momento del ritrovamento?".
"Il colonnello Coole, voleva che giustiziassimo Tony dopo averlo torturato ancora un po'" ci pensò su, "le sue parole sono state: Divertitevi e poi uccidetelo" concluse sostenendo lo sguardo penetrante e inquisitore di Gibbs.
"Sai dirmi dove trovare Coole o se l'avevi già visto a qualche altro incontro?" ribatté Gibbs con espressione soddisfatta. Non vi era ombra negli occhi di quel giovane, iniziava a capire perché Tony si era legato subito a lui, persone così grandi d'animo sono rare.
"Si, il colonnello Coole si era presentato già diverse volte, fu lui a dichiarare la mia nomina a campione e mi invitò spesso nella sua baita fuori città" rispose sereno.
"Baita? Quale baita?" scattò McGee.
"Non ci sono mai stato personalmente, perché girava voce che il colonnello avesse il vizio di allungare le mani sui marine che venivano portati lì in cambio di cospicue mazzette e, per quanto avessi bisogno di soldi, non avrei mai venduto il mio corpo a uno così, ma so per certo perché detto da altri che si trova a qualche miglia a nord fuori dal centro abitato in una zona dove i cellulari non prendono" rispose Jamie guardando entrambi gli uomini.
"Senti, cercando col satellite, saresti in grado, più o meno di identificare la zona?" chiese Tim eccitato all'idea di avere una nuova pista.
"Si penso di si" mormorò il giovane marine.
"Bene, McGee vai con lui e trovate questo posto, Ziva tu continua le ricerca tra gli aeroporti pubblici e privati" ordinò Gibbs uscendo dalla stanza.
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Fino all'Ultimo Respiro
FanfictionL'Agente molto speciale Anthony DiNozzo viene scelto per una missione difficile dove dovrà giocarsi il tutto per tutto e dove la sua vita sarà messa seriamente in pericolo. Riuscirà Tony a vincere la sua battaglia e portare a termine la missione che...